Dopo la strigliata di Napolitano, Vendola, Casini e Di Pietro saltano al collo di Bersani: "Scelga con chi allearsi". Imbarazzo nel Pd. Fioroni e Gentiloni: "Tagliare con l'Idv". Ora Bersani rischia grosso.
Roma - Al Pd di Pier Luigi Bersani non ha fatto per nulla bene la strigliata del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ieri sera nel dire una ovvietà ("Così com'è la sinistra non vincerà mai") ha riassunto in poche parole lo stato terminale dell'opposizione. L'analisi medica del capo dello Stato non ha fatto altro che acuire le distanze tra gli alleati di centrosinistra e far venire a galla divisioni e dissapori. Così Antonio Di Pietro, Pierferdinando Casini e Nichi Vendola sono saltati al collo di Bersani tirando il segretario piddì per la giacca e chiedendogli di fare una scelta definitiva di campo: "O stai con noi o stai contro di noi". Il problema? Bersani sa che nemmeno mettendo assieme tutte le forze anti Cav riuscirebbe a scalzare il premier da Palazzo Chigi, figuriamoci potando i centristi o la sinistra radicale. Quindi torna in mente il presagio sinistro di Napolitano: "Così si resta a sinistra".
"Per parlare chiaro, l’Idv sta alla sinistra come la Lega sta alla destra". Il leader dell’Idv non ci gira troppo attorno. E in una intervista alla Stampa emerge tutta l'irritazione dell'ex pm di Mani puliti per le parole del presidente della Repubblica sull'alternativa "credibile, affidabile e praticabile" che la sinistra deve rappresentare. Il fatto è che lo stesso Di Pietro - quasi - schifa l'essere "iscritto alla categoria della....
continua.....
PS: Non si può stare con un piede su due scarpe, figuriamoci su tre....Di Pietro, o Vendola, o Casini-Fini-Rutelli!
Un saluto da Umberto Marabese.
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