venerdì 20 maggio 2011

Il grande incubo del Pd è al Sud.

Allarme. Disastro in Calabria, terremoto in Campania.
di Tommaso Labate.

Meno male che esiste la Basilicata. Perché altrimenti - viste le macerie lasciate dai democrat in Sicilia, Calabria, Puglia e Campania - nel Sud Italia quel Pd partito alla reconquista del Nord si troverebbe al lumicino.
In Sicilia, l’unica regione che non è stata interessata dall’ultima tornata elettorale, le divisioni che si sono prodotte dentro il Pd sul sostegno al governatore Lombardo sono lontane dall’essere ricomposte.
In Calabria, invece, l’uscita di scena di Agazio Loiero e il lungo periodo di commissariamento del partito regionale hanno finito di fatto per svuotare tanto le piazze quanto le urne del Pd. Transizioni mal gestite, rancori personali, faide correntizie. Lasciando perdere la débâcle delle ultime regionali, tutto questo (e anche di più) si ritrova plasticamente riprodotto nell’ormai celebre caso Cosenza. Dove il sindaco uscente Salvatore Perugini passa dall’elezione al primo turno del 2006 (24.346 voti, pari al 53,83 per cento) a un misero terzo posto (6.664 voti, 15,60 percento)....... 

continua......  http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/396457/

PS: Un articolo che spiega bene i problemi che ancora serve risolvere per poter dire di aver vinto, vedi D'Alema. E' giusto esultare dove si ottengono risultati incoraggianti, vedi Cagliari e Milano, o dove si rinsaldano ancor più, vedi Bologna e Torino, ma bisogna ricordarsi che "l'Italia è una e unita". Non basta aver delle oasi felici dove il sole e l'acqua si rispecchiano a vicenda.
Saluti da Umberto Marabese.

     

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