domenica 30 settembre 2018

Russia Insider - Gli imperatori nudi e gli imperi con i militari obsoleti non ottengono molto rispetto


 

"Gli imperi sono costruiti sulla forza militare, l'impero americano non ha fatto eccezione, molti americani pensano ancora che l'esercito statunitense goda del predominio che aveva nel 1946, un concetto che Vladimir Putin ha sepolto il 1 marzo". 

Cosa succede quando la maggior parte della tua infrastruttura militare è improvvisamente obsoleta?
L'imperatore fu l'ultimo a capire che era nudo. Questo non è inusuale, gli imperatori sono gli ultimi a scoprire qualsiasi cosa. Chi ha la forza di dire loro la verità, specialmente una verità sconvolgente? E così è con l'impero degli Stati Uniti, l'esistenza di cui la maggior parte dei suoi cittadini, organi dei media e funzionari sono inconsapevoli o non riconosceranno. La verità è che l'impero americano, riconosciuto o meno, è finito. Ci vorranno anni prima che venga accettato dalla classe dirigente. Non informeranno mai ufficialmente i loro sudditi, che sono bloccati con il conto per la sua spesa immensamente dispendiosa.
Gli imperi sono costruiti sulla forza militare. L'impero americano non ha fatto eccezione. Molti americani pensano ancora che l'esercito americano goda del dominio che aveva nel 1946, un concetto che Vladimir Putin ha sepolto il 1 marzo.In quella data ha annunciato nuove armi che renderanno obsolete la nostra flotta navale, le forze terrestri, le basi mondiali e i sistemi antiballistici ( vedi  qui ,  qui e  qui ). La leadership militare statunitense ha a malincuore riconosciuto molte delle affermazioni di Putin.
L'inconfondibile conclusione: la maggior parte delle spese militari statunitensi è lo stato sociale con spalline. Paga per armi, basi e personale la cui inutilità sarebbe rivelata entro mezz'ora dopo l'inizio di una guerra non nucleare con la Russia. Non abbiamo difese convenzionali contro le nuove armi della Russia...

Il Simplicissimus - Il Deficit ...é...di sinistra !

Deficit di sinistra

Il Simplicissimus
 
Se piegano la testa allora vuol dire che sono come Tsipras, se invece resistono ai ricatti come è successo con la Nota di aggiornamento al Def e la resa del ministro Tria, sono invece dei pericolosi sovversivi o magari Tsipras di destra. Se di fonte alla disubbidienza europea del governo Conte è assolutamente scontata la reazione scomposta e rabbiosa degli ambienti euro finanziari e dell’asse politico che da esso dipende in via diretta, diciamo dalla Meloni alla Boldrini frequentatrici assidue del bar Quirinale, non è altrettanto scontato il giudizio negativo di quella galassia della sinistra italiana che ambirebbe a riconquistare i ceti popolari, ma che quando si passa dalle parole ai fatti sembra smarrirsi e ritrovarsi assieme al padrone a recitare la preghiera mattutina davanti alle borse. La si ritrova  a chiedersi se la disubbidienza ai diktat europei che sottraggono risorse e diritti alle classi popolari non susciti una reazione vendicativa che finirà per colpire i più poveri. Tutto questo è davvero straordinario perché è l’esatto contrario della politica: se sei costretto a ubbidire a un sistema costruito sulla disuguaglianza, illudersi che questa possa essere smussata all’interno di tale paradigma, è semplicemente un non senso, una fuga dalla razionalità e dalle responsabilità...

Pd in mezza-piazza a Roma contro il governo. Renzi: “Uniti per fermare la deriva venezuelana di Salvini e Di Maio”

Pd in piazza contro il governo, le immagini della manifestazione dall'alto. Organizzatori: "200 pullman e 6 treni"
di Manolo Lanaro
 
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A piazza del Popolo sono presenti migliaia di militanti e cittadini, in arrivo con 200 pullman e 6 treni, che hanno raggiunto la Capitale per la manifestazione dei dem. "Siamo cinquantamila", dicono gli organizzatori, ma la piazza è piena a metà. Martina contro Tria ("non ha dignità, vada a casa") e la manovra. E su Salvini-Di Maio: "Fanno i piromani". Delrio e Calenda si smarcano dalla corsa per la segreteria...
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https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/30/pd-in-piazza-contro-il-governo-renzi-uniti-contro-la-deriva-venezuelana/4659108/

Francesco Bonazzi per la Verità - Sarà anche il senatore semplice ma Matteo Renzi maneggia ancora una fitta rete di potere del Partito democratico.

(dagospia.com) – 
Francesco Bonazzi per la Verità – Certo, sarà anche il semplice «senatore di Firenze», come si è presentato su Linkedin con insospettabile understatement, però Matteo Renzi maneggia ancora una fitta rete di potere.
Il segretario ombra del Pd, forte di un controllo largamente maggioritario delle truppe parlamentari, ha piazzato un fedelissimo come David Ermini vicepresidente del Csm, ma nel suo arco ha molte frecce ancora ben appuntite, tra istituzioni e aziende pubbliche. Un Renzi-power incredibilmente sopravvissuto alla doppia catastrofe personale del referendum costituzionale e delle elezioni politiche.
Ermini è il caso di questi giorni, il colpo gobbo che non t’ aspetti se non conosci uno come Renzi, che è di quelli che arretra (poco) solo per avanzare, come insegna anche la storia delle prime elezioni primarie perse nel dicembre del 2012. Certo, Ermini è di Figline Valdarno, una dozzina di chilometri da Rignano, è un vecchio amico di Babbo Tiziano, un avanzo di scudo crociato che sa come si naviga nella politica e da avvocato ha difeso i renziani nello scandalo Consip....

, di Marco Travaglio - “Tre uomini in barca”...La “vita d’inferno” di Giovanni Tria



pressreader.com) – 
Non so voi, ma io sono seriamente preoccupato per le condizioni di Giovanni Tria, Vincenzo Boccia e Carlo Calenda. Di Tria sappiamo che è nato a Roma, ha appena compiuto 70 anni, insegna a Tor Vergata, e fin qui tutto bene. Ma ha pure lavorato con Brunetta, siede nella Fondazione Craxi, scriveva sul Foglio, e non si sa quale delle tre cose sia peggio. Nella sua prima e unica intervista, concessa a Federico Fubini del Corriere appena insediato al Mef, apprendemmo dall’intervistatore che “Tria è un professore dal sorriso ironico dietro il quale s’intuisce la capacità di irrigidirsi per le cose in cui crede”. E dall’intervistato che la manovra “sarà del tutto coerente con l’obiettivo di proseguire sulla strada della riduzione del rapporto debito-Pil… Non devono esserci dubbi… L’attenzione a far scendere il debito non è opportuna perché ce lo dice l’Europa, ma perché non è il caso di incrinare la fiducia sulla nostra stabilità finanziaria… Confermo l’obiettivo di un calo del debito nel 2018 e nel 2019… Per quest’anno è già tutto determinato e presidierò perché nulla cambi. L’obiettivo del 2019 è di proseguire”....

di Clara Weiss su World Socialist Web Site - Nuovi documenti sulle conversazioni Eltsin-Clinton espongono ulteriormente le “interferenze” americane nella politica russa

Nuovi documenti sulle conversazioni Eltsin-Clinton espongono ulteriormente le “interferenze” americane nella politica russa

All’inizio dell’estate, la Fondazione Clinton ha pubblicato centinaia di pagine ddocumenti appena declassificati [in inglese]sulle conversazioni tra il presidente americano Bill Clinton e il presidente russo Boris Eltsin tra il 1996 e il 1999. I documenti mostrano la portata dell’ingerenza statunitense nella politica interna russa negli anni ‘90, e sono una netta testimonianza dell’asservimento dell’oligarchia russa, personificata da Boris Eltsin, all’imperialismo USA.
Per via dell’isteria fortemente ipocrita dei media di destra riguardo alla presunta “intromissione” russa nelle elezioni americane del 2016, e del massiccio rafforzamento militare della NATO contro la Russia, questi documenti acquistano un significato speciale. Il fatto che quasi nessun giornale americano ha riportato i documenti appena declassificati, che contraddicono quasi ogni elemento della loro propaganda anti-russa, la dice lunga.
I primi documenti risalgono al 1996, l’anno delle elezioni presidenziali in Russia. Boris Eltsin, che aveva presieduto la “terapia d’urto” con cui il capitalismo era stato completamente restaurato in Russia, era ormai largamente odiato e non aveva quasi nessuna possibilità di vincere le elezioni. Il vincitore più probabile era Gennadij Zjuganov, il leader del Partito Comunista (KPRF) ultranazionalista e stalinista.
Il fatto che gli Stati Uniti siano intervenuti pesantemente in queste elezioni per sostenere Eltsin, con il quale Clinton aveva sviluppato una stretta relazione politica, è noto da tempo. Di fatto, i media statunitensi, compresa la rivista Time, si sono vantati di questa operazione, che ha comportato l’invio in Russia di ex funzionari statunitensi altamente retribuiti per aiutare Eltsin nella sua campagna [in inglese]...

sabato 29 settembre 2018

Laurent Guyénot - La circoncisione è la fonte dell'angoscia degli ebrei? Mutilazione genitale e trauma psichico

Un approccio compassionevole all'ebraicità

1. La circoncisione è un trauma epigenetico?

Recentemente, il parlamento islandese ha proposto una legge per vietare la circoncisione per ragioni non mediche come una violazione dei diritti dei bambini punibile con fino a sei anni di prigione, estrapolando parallelismi con le mutilazioni genitali femminili, che è già vietata in molti paesi europei.
Proprio come in Germania, sei anni fa , i leader e le organizzazioni ebraiche europee hanno esercitato pressioni contro il disegno di legge islandese definendolo antisemita: "I nazisti hanno promulgato tale legge nel 1933 e sappiamo come è finita", dichiarò (in modo del tutto sbagliato) Pinchas Goldschmidt , presidente della Conferenza dei rabbini europei, aggiungendo con soddisfazione: "Penso che la pressione internazionale li abbia fatti arretrare, ma la lotta per la milah [circoncisione] e la shechitah [il sacrificio animale], continuerà in Europa “...

huffingtonpost - Mattarella preoccupato per i conti pubblici. Salvini: "Presidente stia tranquillo






Le perplessità del Colle sul deficit imposto dalla manovra: "Conti pubblici solidi indispensabili per il futuro dei giovani".

"Avere conti pubblici solidi e in ordine è una condizione indispensabile di sicurezza sociale, soprattutto per i giovani e per il loro futuro". Lo afferma il Presidente Sergio Mattarella, in occasione dell'incontro con i partecipanti all'iniziativa "Viaggio in bicicletta intorno ai 70 anni della Costituzione Italiana".
La Costituzione "rappresenta la base e la garanzia della nostra libertà, della nostra democrazia" e all'articolo 97 "dispone che occorre assicurare l'equilibrio di bilancio e la sostenibilità del debito pubblico. Questo per tutelare i risparmi dei nostri concittadini, le risorse per le famiglie e per le imprese, per difendere le pensioni, per rendere possibili interventi sociali concreti ed efficaci".
A replicare al Capo dello Stato ci ha pensato direttamente il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Stia tranquillo il Presidente, dopo anni di manovre economiche imposte dall'Europa che hanno fatto esplodere il debito pubblico (giunto ai suoi massimi storici) finalmente si cambia rotta e si scommette sul futuro e sulla crescita. Con equilibrio, con orgoglio e con coraggio. Prima gli Italiani, si passa dalle parole ai fatti!".---
https://www.huffingtonpost.it/2018/09/29/il-monito-di-mattarella-conti-pubblici-solidi-indispensabili-per-il-futuro-dei-giovani_a_23545811/?utm_hp_ref=it-homepage

Def: il “piano B” di Matteo Renzi:“Forza Spread”.// L’Unicef (e il Pd) salvano il cognato di Renzi

Marco Travaglio
 Leggete qua: “Noi pensiamo che l’Italia debba porre il veto all’introduzione del Fiscal compact nei trattati e stabilire un percorso a lungo termine… Un accordo di legislatura e in cambio del via libera al ritorno per almeno cinque anni ai criteri di Maastricht con il deficit al 2,9%”. È il piano B di Savona per l’uscita dall’euro? No. È l’ultimo delirio di Di Maio dal balcone? No. È una diretta Facebook di Salvini imbeccato da Borghi & Bagnai? No. È un intervento di Matteo Renzi sul Sole 24 Ore di un anno fa, addì 9 luglio 2017. Altro che il deficit-Pil al 2,4 per tre anni deliberato dal governo Conte: lui lo voleva al 2,9% per 5 anni (naturalmente “solo per la riduzione delle tasse”, cioè per fare un altro regalo ai ceti più abbienti). Lo stesso Renzi che ora, completata la metamorfosi in gufo, vaticina “conseguenze devastanti delle scelte di oggi”....             continua a leggere...                                         https://infosannio.wordpress.com/2018/09/29/def-il-piano-b-di-matteo-renzi/                                     -------------------------------------------------------------------------------------

(themeticulous.altervista.org)

L’organizzazione non presenta denuncia: grazie alla legge varata in extremis dall’esecutivo di Gentiloni, Conticini e i suoi fratelli potranno godersi i 6,6 milioni destinati ai bambini poveri. .altervista.org) – I fratelli Conticini sono accusati di aver utilizzato a fini personali parte dei fondi versati alla loro Play Therapy Africa dalle associazioni umanitarie. Si tratta di 6,6 milioni. L’annuncio dell’organizzazione farà piacere agli indagati perché grazie alla riforma che porta il nome dell’ex ministro della giustizia, Andrea Orlando, se la parte lesa non sporge formale denuncia l’intera inchiesta può concludersi con un nulla di fatto.

Unicef New York non sporgerà querela nei confronti dei fratelli Conticini, indagati dalla Procura di Firenze perché accusati di aver utilizzato a fini personali parte dei fondi versati dalle associazioni umanitarie alla loro Play Therapy Africa. Non spiccioli: 6,6 milioni. La decisione è stata raggiunta dopo alcune settimane di “approfondimenti interni”, ha spiegato Paolo Rozera, direttore di Unicef Italia al suo rientro da New York. E così, grazie alla riforma che porta il nome dell’ex ministro della giustizia, Andrea Orlando, se la parte lesa non sporge formale denuncia l’intera indagine rischia di concludersi con un nulla di fatto. Il decreto, approvato dal governo Gentiloni, ha modificato la procedibilità di alcuni reati, in particolare i “delitti contro il patrimonio”. Quindi truffa, frode informatica, appropriazione indebita non sono più procedibili d’ufficio ma solamente su querela delle parti offese...                                  continua a leggerere...                                  https://infosannio.wordpress.com/2018/09/29/lunicef-e-il-pd-salvano-il-cognato-di-renzi/

IL Video Blog di Claudio Messora - IL COLPO DI STATO DELLA UE – Tiziana Alterio, Franco Fracassi

La Storia è costellata di Colpi di Stato. Da sempre il potere, violentemente o in modo subdolo, con la guerra o con la finanza, si arroga il diritto di rovesciare governi e di decidere, in base alle sue esigenze, il destino dei popoli.
Il mondo occidentale crede di essere al sicuro, protetto dalla democrazia e dalle Costituzioni. Ma è davvero così? I Colpi di Stato avvengono solamente in paesi distanti da noi? Siamo sicuri che appartengano al passato?
Colpo di Stato: L’assalto dell’Europa e della Finanza alla Grecia e ai Paesi del Sud Europa” è il titolo del libro scritto a due mani da Tiziana Alterio e Franco Fracassi presentato a Roma, il 26 settembre nella Sala Santa Maria in Aquiro del Senato, da ospiti d’eccezione.---
Byoblu ha seguito l’evento e con un format innovativo presenta gli interventi dei relatori che, offrendo il loro personale contributo, mettono in luce questo tema tanto delicato quanto attuale.

venerdì 28 settembre 2018

Elijah J. Magnier - L'Iran e la Siria celebrano le forze di arroganza israeliane come Putin's Hand



Elijah J. Magnier
Non doveva essere così per quanto riguarda il Cremlino, ma tra Israele ei suoi generali Putin ha scelto quest'ultimo. La Russia ha deciso di inviare in Siria il suo sistema VM S-300 e ha iniziato a consegnare il jammer per sistemi radar Krasukha 4 e altre attrezzature militari correlate. Queste installazioni indicano il basso livello delle relazioni tra Mosca e Tel Aviv. La capacità di Israele di distruggere il nuovo sistema russo in Siria non è in discussione. Israele potrebbe trovare un modo per farlo. Ciononostante, una simile mossa rappresenterà una sfida diretta allo status di superpotenza della Russia.
La Russia ha ripetutamente dimostrato una pazienza strategica: quando due dei suoi aerei sono stati abbattuti (prima dalla Turchia nel 2015), quando gli Stati Uniti hanno lanciato 59 missili da crociera sopra la sua testa, e quando gli Stati Uniti hanno bombardato le posizioni siriane e gli appaltatori russi a Deirezzour. L'ultima di molte provocazioni israeliane rischia di far sembrare la Russia più debole di quanto non sia. In questo modo, Israele ha costretto la Russia a dare una risposta aggressiva...

Marcello Veneziani - Sì cacciare, ma poi?



Marcello Veneziani 
Devo confessare una cosa. Nonostante lo scandalo generale e la condanna unanime, a me non spaventa affatto l’anatema di Casalino sui tecnici, confermato da Di Maio e Di Battista. A me non spaventa affatto la minaccia di mandare a casa i burocrati e i dirigenti pubblici riluttanti a seguire la linea del governo. A me non spaventa affatto nemmeno la guerra dichiarata dai medesimi e dal Toninelli contro la società autostrade per il ponte di Genova e contro la rete di complicità politiche e parastatali coi Benetton. Magari si potesse riformare lo Stato, cambiare direzione, effettuare lo spoil system, ridare efficacia ed equità. Mi andrebbe bene la rivoluzione. Ma a una sola condizione: se sai chi mettere al loro posto, dove mettere le mani, cosa fare. Altrimenti, sii prudente, sii graduale, annuncia quando puoi farlo e fallo quando sai chi e cosa metterci al suo posto.
Mentre Salvini marcia sicuro con la sua battaglia per fermare i migranti perché è a costo zero, se non addirittura con un saldo attivo; e gli basta mostrare casi, episodi, numeri, fatti simbolici per dimostrare che qualcosa sta cambiando, a lui bastano gli annunci per produrre effetti, soprattutto nella percezione della gente, ai grillini succede invece il contrario. I loro annunci tuonanti alimentano aspettative che non sono in grado di esaudire. Non solo quelle economiche, i sussidi, le assistenze, che costano un sacco, anzi due se si allargano pure agli immigrati. Ma restano incompiute, impraticabili, anche le rivoluzioni politiche, il ricambio delle classi dirigenti, la circolazione delle élite. Riescono solo a varare qualche provvedimento vistoso e punitivo, come quello sui vitalizi. Ma il ricambio, la sostituzione, l’alternativa no...

Il Ministro Savona interviene in risposta all’ex ministro Padoan: breve corso di Politica Economica

Riportiamo la risposta del Ministro Savona a Padoan ed a coloro che hanno contestato le sue parole circa i poteri della BCE. Appare chiaro il concetto del Ministro : l’unica uscita possibile dalle contraddizioni dell’euro è attraverso la crescita in TUTTI i paesi europei, da raggiungere tramite un ampliamento dei poteri della Banca Centrale Europea che dovrebbe agire ufficialmente da prestatore di ultima istanza e , soprattutto, dovrebbe regolare il cammino attraverso il quale i paesi si possono avviare ad un allineamento  dei livelli dei debiti pubblici, cosa che non è stata fatta, errando , prima dell’entrata nell’euro.  
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Risposta del Ministro Savona a Padoan 
Il collega Pier Carlo Padoan ha cortesemente commentato il contenuto dedocumento che ho inoltrato alle autorità europee per conto del Governo italiano secondo le linee discusse in seno al Comitato interministeriale degli Affari europei che presiedo. Per la considerazione che porto alle idee e all’opera di Padoan è doveroso rispondergli.
Padoan afferma che è d’accordo su tre punti della mia analisi:
  • 1. necessità di una politica economica basata sia sull’offerta, sia sulla domanda;
  • 2. gli investimenti pubblico e privati svolgono un ruolo centrale in questa politica biforme;
  • 3. la governance europea, in particolare della zona euro, deve essere modificata per sostenere queste linee programmatiche.
È invece in dissenso sul ruolo che attribuisco alla Bce di operare al fine di “azzerare” gli spread sui tassi dell’interesse....

Manovra, così l’asse M5s-Lega piega la resistenza del tecnico con Conte mediatore. Ma se il M5s fa festa, la Lega si eclissa



Manovra, così l’asse M5s-Lega piega la resistenza del tecnico con Conte mediatore. Ma se il M5s fa festa, la Lega si eclissa

Il racconto di come Tria sia stato costretto a cedere tra vertici separati e l'insistenza dei due partiti di maggioranza. A convincere il titolare del Tesoro, tra l'altro, l'assicurazione di investimenti pubblici, come rivendicato dal capo del governo, diventato (insieme a Savona) "ambasciatore" tra il Mef e i due leader di partito. Sullo sfondo la differenza di reazioni tra l'esultanza dei Cinquestelle e il silenzio tombale dei leghisti