lunedì 30 maggio 2011

Notte all'addiaccio per 500 No Tav.

Domani scade il termine per l'inizio dei lavori a Chiomonte.
 Sel: cresce il pericolo tensione, no alle manifestazioni.

torino
Sono oltre 500, secondo il movimento No Tav, le persone che hanno passato la notte al presidio di Chiomonte (Torino) dove deve essere realizzato lo scavo per il tunnel esplorativo della nuova ferrovia Torino-Lione. L’apertura del cantiere dovrebbe avvenire entro domani, scadenza fissata dall’Unione Europea per avviare i lavori ed avere quindi diritti ai finanziamenti comunitari.
Anche se non è escluso che ci sia un piccolo slittamento, l’attesa del movimento di contestazione è molto alta e da uno dei siti più seguiti si rinnova l’invito alla mobilitazione. «Domani - si legge su notav.eu - è la fatidica data del 31....e noi dobbiamo essere ancora di più dei già tanti di questa notte».
Domani pochi chilometri più a valle, a Susa, si terrà il presidio organizzato dalla Cisl in segno di solidarietà con i lavoratori aggrediti una settimana fa al loro arrivo al cantiere di Chiomonte. All’iniziativa - bollata da SELcome un errore - ha aderito anche il Pd torinese. «Crediamo - dice il consigliere regionale di Sel- che in questo momento sia un errore organizzare manifestazioni in Val Susa, in quanto il pericolo evidente è quello di aumentare la tensione. Nessuna forma di violenza è giustificabile, tuttavia si poteva evitare il presidio, che non nasce neanche con l’accordo di tutte le organizzazioni sindacali».
Sull’adesione del Partito Democratico, «ogni forza politica  può legittimamente esprimere le proprie posizioni, ma, dato l’imbarbarimento generale del clima, che sembra giustificare l’uso della forza solo se va in una direzione, piuttosto che in un’altra, sarebbe invece auspicabile un atteggiamento di richiamo alla responsabilità collettiva, indipendentemente dalla posizione pro o contro l’opera».

PS: No alla violenza, si al presidio del popolo!
Buona notte da Umberto Marabese.

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