domenica 29 maggio 2011

Kabul, il raid Nato fa strage di civili

«Tra i morti donne e bambini». Il "fuoco amico" uccide anche
20 agenti della polizia afghana. L'Alleanza apre un'inchiesta
Ieri attacco kamikaze alla sede del governo a Takhar: 9 morti

Negli ultimi giorni, oltre 50 persone, tra cui 32 civili, sono rimaste uccise in conseguenza di raid della Nato . A denunciarlo sono state le autoritá delle province meridionale di Helmand e nordorientale del Nuristán. I quattordici di cui ha fatto riferimento Ka - tra cui 12 bambini - sono state uccise nel bombardamento di due abitazioni, ha spiegato il governatore Daud Ahmadi. I raid, ha spiegato, sono scattati su richiesta di un gruppo di militari americani attaccati da militanti Talebani. In un altro incidente, 18 civili e 20 poliziotti afgani sono morti nel distretto di Du Aab, nella provincia del Nuristán, in un attacco di aerei Nato contro postazioni dei ribelli talebani.
Venti agenti di polizia afgani e 18 civili sono morti il 25 maggio scorso in un raid aereo della Nato nel nord-est dell'Afghanistan: l'incursione ha provocato la morte anche di una trentina di talebani, ha annunciato il governatore della provincia del Nuristan. Combattimenti intensi avevano opposto quel giorno le forze afgane e della Nato egli insorti talebani.

«Gli agenti sono stati uccisi da fuoco amico», ha affermato Jamalddin Badar. «I civili sono morti perché sono stati scambiati per errore con talebani che, a corto di munizioni, si erano rifugiati tra la popolazione». La forza della Nato in Afghanistan ha «inviato un team per verificare le accuse», ha detto un portavoce, Tim James, precisando però che «dalle prime informazioni non risultano perdite civili a seguito di quel raid»......
continua.... http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/404550/

PS: Quanti "civili assassinati " servono per essere portati sotto processo all'Aja? Sono sicuro che tra la "guerra umanitaria" in Iraq; la "guerra contro Al Qaida" in Afghanistan e la "guerra per salvare i civili" in Libia, a VOI, politici italiani, che siete per la continuazione di questo massacro, non serva nemmeno il processo, siete già condannati per quello che state facendo nel mondo.
Un saluto da Umberto Marabese.

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