venerdì 6 maggio 2011

Pd, Mario Adinolfi: ''Il Partito democratico non attrae i giovani''.

''Il Pd non riesce a essere sinistra''
Roma - (Adnkronos) - L'accusa allo stato maggiore viene dall'esponente del 'movimento dei Quarantenni' che, a 'Una domanda a...', rubrica sul sito Ign Adnkronos, dice: ''Fassino e Pisapia? Amici e bravissimi, ma hanno 62 anni.

''Il Pd ha una cultura Novecentesca e non riesce ad attrarre i giovani e le loro energie''. L'accusa allo stato maggiore del Partito Democratico viene dall'esponente del movimento dei Quarantenni Mario Adinolfi a 'Una domanda a...', rubrica sul sito Ign Adnkronos.


''Il Pd ha una difficoltà vera - rincara - non riesce a essere sinistra, cioè a interpretare quella forza che nasce dalla battaglia per il criterio di uguaglianza. In questa fase, pur nello spirito della difficoltà del Paese, la massima diseguaglianza è quella tra generazioni . Per questo non attrae il consenso delle giovani generazioni''.

''Vedo - critica ancora - un partito che ha come punta di diamante alle prossime amministrative Piero, mio amico carissimo Fassino, ma è un sessantaduenne che per dieci anni aspira a fare il sindaco di Torino. A Milano poi candidiamo un pregevole e bravissimo borghese comunista di 62 anni che si chiama Giuliano Pisapia: fossi milanese voterei per il ventenne Matteo Calise. E mi chiedo perché un partito come il Pd non è stato capace, come il Partito democratico americano, di attrarre in sé le energie dei ventenni''.
''Noi quarantenni abbiamo, nello spirito del richiamo di Napolitano, una diversa proposta programmatica. In politica bisogna usare i soldi della spesa pubblica. Io li spenderei principalmente.....

continua.....
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Pd-Mario-Adinolfi-Il-Partito-democratico-

PS: Non dico di dire bugie, ma una volta tanto c'è qualcuno del Pd che riesce a non parlare male del suo stesso Partito? Sarebbe anche ora di smetterla e provare a fare qualcosa per migliorarlo, se se ne è capaci. Parlare e facile, fare è difficile!
Un saluto da Umberto Marabese 

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