domenica 8 maggio 2011

FIOM: Il lungo autunno delle tute blu.

Nell’occhio del ciclone della polemica politica, accusata di conservatorismo e massimalismo, la Fiom sta attraversando una nuova stagione della sua ultracentenaria esistenza. Un libro ripercorre le ultime tappe nell’era berlusconiana.

Ha centodieci anni, la più antica organizzazione “di massa” italiana ancora in vita. Un nome che odora di ferro e ruggine, Federazione impiegati operai metallurgici. A dirigerla – nell’epoca dei partiti liquidi e delle strutture leggere – c’è un Comitato centrale. Si potrebbe concludere che vive in un altro tempo, che oggi non ci sia nulla di così «superato» come la Fiom.
Eppure mostra una notevole vitalità, in quel che resta della sinistra politica italiana non c’è sigla più invocata, intellettuali e movimenti di base la chiamano a manforte di ogni iniziativa, i giornali la danno mille volte per spacciata e poi continuano a interrogarsi sul suo «mistero». E tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 i metalmeccanici della Cgil sono stati al centro di discussioni, analisi, attenzioni. Rappresentanza inattesa di problemi e conflitti cancellati dall’agenda dell’Italia berlusconiana.
Rinascita improvvisa ed effimera? Difficile vaticinare il futuro. Si può raccontare e cercare di capire il passato, almeno quello più recente, avvicinandosi a un «perché».....

continua.....
http://www.lospiffero.com/article.php?id_sezione=8&id=1382

PS: La mia prima adesione al sindacato di fabbrica, risale al settembre del 1966, appena tornato dal militare. Non c'erano ancora le tessere intese come ora, c'era una specie di "assegno"con una quota da pagare. Avevo iniziato la mia vita da lavoratore il 27 luglio 1961 e già ai primi di ottobre sono iniziati i primi scioperi e alla Lancia di Torino, la mobilitazione è stata da subito massiccia, guidata dal timoniere Emilio Pugno. Essendo Metalmeccanico lo sbocco fu poi alla FIOM fino al 31 marzo 1998: ultimo giorno di lavoro, ora pensionato.
Ho descritto la mia vita sindacale, in estrama sintesi,  per far comprendere meglio il mio sfogo sui sindacati, meglio sulla CGIL. Lo sbaglio della Fiom-CGIL è stato quello di seguire la politica a secondo di quale parte governava, come oggi è evidente. Se governa il C/D, scioperi contraproducenti; se governa il C/S si accetto tutto e si firma tutto. Lo sciopero si fà quando il lavoro c'è, al "padrone"in tempi di vacca mgrisssssssima come adesso, fa piacere!
Con quali governanti "noi" di sinistra abbiamo firmate le più grosse porcate?
- 1992 con Governo Amato e Bruno Trentin, stangata fiscale, Concertazione e riforma, come sempre in peggio, delle pensioni( età, contributi, ecc).
-2006/7, con Governo Prodi (ministri Damiano Pd e Ferreo PRC) con  Epifani al timone CGIL, innalzamento età pensionabile per uomini e donne, diminuzione dell'assegno di pensionamento passando da retributivo a contributivo, ecc.
Ho fatto due esempi, l'inizio e la fine del Sindacato nato per difendere i lavoratori tutti e vissuto dal 1992 in poi a difendere  i Governi pseudi-C/S in malefatte che un giorno classificherò e posterò in questo blog.
Come ho già scritto pochi giorni fà, i dirigenti dei Sindacati tutti, per salvare almeno la faccia, dovrebbero dichiarare fallimento per "dichiarata inferiorità" nel difendere coloro i quali li mantengono pagando la tessera: i lavoratori tutti!.
Un saluto da Umberto Marabese.

Storia della CGIL:  http://www.google.it/url?sa=t&source=web&cd=3&ved

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