mercoledì 30 settembre 2020

POLITICA 30/09/2020 20:44 CEST Luigi Di Maio, con un triplo salto poltrona....ritorno all'Occidente.

 

U.S. Secretary of State Mike Pompeo bumps elbows with Italian Foreign Minister Luigi Di Maio at the end...


PS: Finalmente un po' di lavoro per il Ministro degli esteri... il solo che può svolgere, a qualunque schieramente appartenga... dire Obbedisco ai padroni USA. Colonia siamo, colonia rimaniamo, con o senza UE....!

umberto marabese
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il ministro vede Pompeo e lo rassicura... "senza l'ok americano niente 5G con i cinesi".... Proprio lui che un anno fa fu folgorato sulla via della Seta. Più prudente la posizione di Conte

Mike Pompeo arriva a Roma per capovolgere quello che è stato a lungo uno slogan della politica italiana targata M5s: “La Cina è vicina”. Dunque il segretario di Stato americano nella sua spola tra Villa Taverna, Palazzo Chigi e Farnesina, senza passare per il Vaticano, ha voluto divaricare le sorti dell’Italia dall’invadenza economica dell’impero cinese del 5G. Missione compiuta? Alla fine riceve rassicurazioni forti dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Proprio da lui che il 23 marzo del 2019 aveva posto la firma sull’intesa con la Cina riguardo la Via della Seta. Oggi invece il capo della Farnesina di fatto ritorna in Occidente facendo capire che senza l’ok dell’America la strada per il 5G non sarà intrapresa.

Più sfumata la posizione del premier Giuseppe Conte. Anche perché siamo alla vigilia delle elezioni americane e il quadro potrebbe stravolgersi repentinamente. Ed è per questa ragione che il presidente del Consiglio, rimasto in silenzio, è più cauto. Solo una nota di Palazzo Chigi spiega che si è parlato di crisi del Mediterraneo e relazioni con la Cina. Sul 5G viene mantenuta una linea legata all’Unione europea, che guarda verso la Cina sul piano dello sviluppo tecnologico.

Il numero uno della Farnesina in conferenza stampa al termine dell’incontro invece esordisce così: “L’Italia è saldamente ancorata agli Stati Uniti e all’Unione Europea, a cui ci uniscono valori e interessi comuni”. Per poi arrivare al nocciolo della questione, ovvero alla rete di quinta generazione per le connessioni telefoniche mobili. Di Maio non nasconde, come è ovvio, i rapporti dell’Italia con la Cina. “Abbiamo alleati, interlocutori e partner economici e commerciali. È evidente che un paese dinamico come il nostro sia aperto a nuove opportunità di investimento e di sviluppo ma tutto questo non potrà mai avvenire al di fuori del perimetro tracciato dai nostri valori euro-atlantici”. Che tradotto significa che l’Italia resta ancorata alla Nato e che ogni possibilità di sviluppo del 5G rientrerà nei valori europei e americani, e dovrà garantire la sicurezza nazionale.

Comunque sia, Pompeo ha più volte messo in guardia l’Italia da potenziali pericoli: “Nella mia discussione con il premier Conte gli ho chiesto di fare attenzione alla privacy dei suoi cittadini”. E poi ancora: “Il Partito comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri”. Immediata la reazione di Di Maio, tutta volta a tranquillizzare il responsabile della politica estera americana: “Sulla questione del 5G ho comunicato al segretario Pompeo che abbiamo ben presenti le preoccupazioni degli alleati statunitensi e siamo ben consapevoli della responsabilità che grava su ogni paese Nato quando entra in gioco la sicurezza degli alleati. L’Italia è pienamente conscia dell’importanza di assicurare la sicurezza delle reti 5G e per questo siamo a favore di regole Ue comuni”.

Per Di Maio l’alleanza con gli Stati Uniti è importante sia sul fronte libico sia su quello turco per quando riguarda l’approvvigionamento energetico. La Turchia, dice, è “un attore imprescindibile per la stabilità della regione” ed “è fondamentale lavorare insieme potendo contare sull’influenza positiva degli Stati Uniti al fine di incoraggiare la Turchia a continuare a dimostrare un approccio costruttivo. Rimaniamo molto attivi sul canale bilaterale mantenendo con Ankara un rapporto costruttivo ma anche estremamente franco”. Sulla Libia “stiamo lavorando intensamente con i nostri partner europei e i nostri alleati per sostenere un processo costruttivo di dialogo che accompagni il paese verso un cessate il fuoco permanente. La voce di un alleato strategico così importante come gli Stati Uniti per noi rappresenta un contributo fondamentale per la stabilità dell’intera regione”. Il ministro ha anche ringraziato Pompeo “per l’attenzione dedicata al caso del nostro connazionale Chico Forti, una vicenda che ci sta particolarmente a cuore e per la quale l’Italia continuerà a impegnarsi con la massima forza”. E per finire, Di Maio saluta Pompeo con una certezza: “I nostri rapporti bilaterali sono eccellenti sotto tutti i profili”.

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