da Affari italiani.it
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Palamara: la moglie Giovanna Remigi vinse un bando per dirigente “esterno” in regione Lazio, già guidata da Zingaretti.
Giovanna Remigi, moglie del pm Luca Palamara, è stata per quasi tre anni dirigente esterna della Regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti. Come scrive Il FattoQuotidiano, un ruolo ricoperto dal 2015 al 2017 nell’ufficio staff del direttore Coordinamento del contenzioso nella Direzione Salute e Politiche Sociali alla cifra di 78.000 euro l’anno più retribuzione di risultato. Prima di ottenere un contratto triennale all’Agenzia Italiana del Farmaco nel 2017, quando il ministro della Salute del governo Renzi era Beatrice Lorenzin. L’incarico è arrivato nel febbraio 2015, periodo in cui – secondo quanto riportato da L’Espresso – stando alle dichiarazioni dell’avvocato Giuseppe Calafiore sarebbero stati forti i legami fra il lobbista Fabrizio Centofanti e diversi esponenti della Regione Lazio, fra cui l’ex capo di Gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro, dimessosi nel marzo 2015 in seguito all’inchiesta “Mondo di Mezzo” e condannato in Appello a 1 anno di carcere per turbativa d’asta...
Centofanti, secondo i magistrati della Procura di Perugia, fra il 2015 e il 2017 avrebbe pagato a Palamara e a una sua amica alcuni soggiorni-vacanza, oltre a benefit di vario genere. Giovanna Remigi, avvocato classe 1966, entra nel “mondo regionale” nel luglio 2006, firmando il contratto con Laziosanità, l’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, società esterna per il controllo e indirizzo della spesa sanitaria, occupandosi soprattutto di contratti d’appalto. Nel 2013, la Giunta Zingaretti chiude diverse aziende regionali, fra cui l’Agenzia di Sanità Pubblica. Sempre come scrive Il Fatto Quotidiano, tutti i suoi dipendenti, Remigi compresa, vengono assorbiti nella Direzione Salute fino a scadenza di contratto. Nel febbraio 2015 la manager partecipa con altre 24 persone esterne all’amministrazione a un bando pubblico per 4 posti a tempo determinato nella Direzione regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria, e lo vince. Sempre nel febbraio 2015 ottiene il ruolo di dirigente dell’ufficio Analisi del contenzioso, alla cifra di 78.310,80 euro. Una nomina temporanea, rinnovata nel giugno 2016.
L’ufficio stampa della Regione Lazio precisa che “all’atto della chiusura dell’Asp, tutti i dipendenti sono stati trattati alla stessa maniera e i contratti a tempo arrivati successivamente, come sempre accade, sono stati gestiti in maniera trasparente e secondo le norme”. L’incarico dura fino al 19 settembre 2017, quando l’allora dg dell’Aifa, Mario Melazzini – nominato l’anno prima dalla ministra Lorenzin – chiama Giovanna Remigi nella sua segreteria tecnica istituzionale e le fa firmare un contratto di tre anni, ancora in corso nonostante il cambio alla direzione generale e che scadrà il 20 settembre 2020. Sempre riporta Il Fatto Quotidiano, nonostante le telefonate e gli sms, non è stato possibile parlare con l’ex ministra. Il Fatto ha provato più volte a contattare Giovanna Remigi attraverso gli uffici dell’Agenzia del Farmaco, ma la sua segreteria ha risposto picche. Ha risposto al Fatto, invece, il pm Luca Palamara, sposato con Remigi dal 1999: “Mia moglie non ha mai avuto bisogno di me per gestire il suo lavoro – dice –, ha una lunga carriera alle spalle, ha un curriculum di tutto rispetto nei più importanti studi amministrativi. Se ho mai parlato con Zingaretti o altri? Non ne aveva bisogno lei, né avevo bisogno io di farlo”.---
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