Agr – il cui controllo da febbraio 2018 è stato trasferito a Agr International, nel paradiso fiscale delle Seychelles – è sospettata anche di riciclaggio di «oro insanguinato», proveniente proveniente da zone di conflitto in Congo, Sudan Meridionale e Zimbabwe. Ma questo non le ha impedito di diventare fornitore di numerose imprese statunitensi...
Dalle comunicazioni alla Sec, scrive il Wall Street Journal, risulta che nel 2018 Agr ha rifornito ben 237 società quotate negli Usa, tra cui General Electric, General Motors e Starbucks.
L’oro esportato clandestinamente da Caracas – con due spedizioni avvenute il 2 e il 4 marzo scorsi – avrebbe volato a bordo di aerei della Nordwind Airlines, una compagnia russa.
Il secondo carico (da 3,6 tonnellate) è stato messo sotto sequestro dalla polizia, ma dissequestrato poche settimane dopo – dicono le fonti del Wsj – su ordine del presidente ugandese Yoweri Museveni.
Da anni il Venezuela sta cedendo riserve auree per sopravvivere al gravissimo dissesto delle finanze statali. Secondo la commissione finanze dell’Assemblea nazionale, tra la fine del 2017 e il 1° febbraio di quest’anno Caracas ha venduto almeno 73,3 tonnellate di oro, con un valore di mercato di circa 3 miliardi di dollari.
Dopo il 1° novembre 2018 le sanzioni Usa hanno reso più difficile –
Altre riserve venezuelane, sempre custodite nei forzieri di Londra, sono al centro di misteriose vicende in cui si sospetta un intervento degli Stati Uniti.--
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