(Maurizio Montanari) –
Ma come , non vai alla ‘Repubblica delle Idee? Mica sarai diventato fascista anche tu?! O, peggio ( con la faccina con le mani sugli occhi e capo chinato) sei un grillino??’ mi schiaffa di buon mattino l’amico progressista dalle buone letture, arruolandomi di fatto in quell’esercito di peccaminosi recidivi i quali, come ne ‘ i Blues Brothers’ , si rifiuta di redimersi andando alla predica del reverendo Cleophus.
Congedato per ragioni di età il nemico Berlusconi, non senza che Scalfari gli abbia tributato un leggendario onore delle armi ( ‘ Tra lui e Di Maio preferisco il primo’ diceva il decano), Repubblica si è autoincoronata garante del Pensiero illuminato Custode della Verità in trincea contro il male. Dopo le beghe di Arcore, che hanno garantito in via Colombo un bel mucchio di copie , ha sposato totalmente il renzismo che stava spiccando il balzo verso il nulla dal quale proveniva, mettendo in trincea tutte le sue firme a baionetta spianata a sostenere il rottamatore. Ne nacque una narrazione che Gilgames scansati...
Il culmine giornalistico Repubblica lo raggiunse in una torrida estate quando un indimenticabile articolo di Recalcati poneva l’essenziale questione ‘ perché ce l’hanno tutTi con Renzi?’. Ma peggio di quello, fu il dibattito che ne seguiva ( ‘ma si, è che so’ tutti invidiosi’ erano le argomentazioni piu’ profonde) . I fogli di Rep iniziarono da li a diventare areoplanini per i ragazzini in spiaggia. Il popolo lettore ( ingrato! Con tutti gli inserti che repubblica gli ha dato! ) decretò la scelta scellerata infliggendo copiose perdite per l’ appoggio talebano a Telemaco, ben presto diventato un Icaro schiantatosi al suolo per aver osato troppo. Bastarono un po’ di 4 del mese per mostrare alla redazione intera come in realtà costui non solo era sgradito a molti, ma aveva intera Italia alle calcagna.
Poi, un giorno, è arrivato il padrone. De Benedetti, che alla pecunia ci guarda essendo soldi suoi, ha richiamato la truppa all’ordine. Basta appoggi a Renzi o si scende a livello di copie di ‘Leggo’ . Da li i peana cessarono.
Autocritiche? Articolesse di scuse? Ma non ci pensate nemmeno! La dentro hanno la verità! Una verità che andava semplicemente rimodulata.
Ecco allora la nuova frontiera! Il fascismo. Si, il fascismo col fez alle porte! Di nuovo tutti con l’elmetto, senza mai aver fatto due passi in centro o, che dio ne scampi, nelle periferie. Figurarsi! Un equazione ben studiata in redazione, fatta col medesimo criterio che pigliava Renzi per uno che sarebbe durato, stabilì che le Forze del Male radunate da Salvini erano le medesime che a suo tempo non compresero la lungimiranza degli appelli di Repubblica a sostenere il renzismo. L’altra metà invece è fatta dalla stolida massa di elettori 5 stelle che, essendo il loro capo un ‘illetterato con difficoltà lessicali’, dove vuoi mai che andassero a parare? E allora via! Altro giro senza mai spostarsi dalla sedia. Repubblica delle idee nella sua tre giorni ci indica la strada, tenetevi, della resistenza! Il nocciolo duro dell’intellighenzia repubblicana scuote il capo , rattristata dalle masse che ancora una volta non hanno capito il guaio nel quale si vanno ficcando e , con le stesse faccie, le stesse penne e lo stesso livore, ci spiega stavolta come fronteggiare la dittatura alle porte.
Nessuno gli ha mai fatto notare che un bel tacere non fu mai scritto. Che dopo tante topiche, si può saltare un giro . Che si può stare in silenzio. Che piu’ che un laboratorio di pensiero progressista sembra il gruppo di juventini che se la suona e se la racconta ( è che in Europa ce l’hanno con noi. La Champion sarà presto nostra!)
Probabilmente ha ragione l’ideologo della Leopolda, c’è un altro amore. Oggi lo sussurra piu’ dolcemente, non con quella veemenza sfacciata con al quale, dal palco, gridava ‘ io sono il padre di Telemaco!’ guardando commosso il figliolo fiorentino prima che le mura gli cascassero in faccia. Probabilmente si riferisce all’amor cortese del quale si parla nei cenacoli della gauche non piu’ caviale ma finger food, oppure nelle serate dedicate a guardarsi tronfi come nuovi eroi della ‘resistenza’ ( nonno, perdonali da lassù, perché davvero non hanno idea..).. Siete belli, ricchi e fortunati, e quanto è grande l’enigma di queste stupide masse che si ostinano ancora a non seguire il vostro nuovo pensiero. Lesti a guidare la resistenza verso quel fascismo del quale voi avete dannatamente bisogno per sostanziare il vostro pensiero, feroce , isterico, che ha bisogno di un nemico per campare e respirare. ( ma si! c’è anche quella scrittrice che ha mandato in edicola il ‘fascisotometro! Si, quello che ti misura il tasso nero nel cuore e ti dice se sei democratico oppure ardito in camicia nera. ) Cosa dice Recalcati? ‘ c’è un altro amore? Quindi quello per Telemaco era solo una cotta estiva? Come? Cosa?
Perché fuori di li di amore non ce n’è mica tanto. Ah cari miei epici Che Guevara , quando vi portano la colazione in camera, forse i vs maggiordomi o le vostre domestiche non vi dicono che la fuori ( Contessa..) spira piuttosto rabbia, delusione disperazione, incazzatiura . Il rancore impiegatizio di una classe media che ha perso i soldi per pagare le rate. Di quella operaia che ha perso la cena e a volte il pranzo. Ne volete una dimostrazione? Volete fare cultura? Invitate gli insegnanti domenica mattina ad assistere al discorso di Renzi , da voi invitato alla kermesse ( what’ else?) e vedrete che freddo fa la fuori. Come dite? Votano lega perché sono tutti fascisti? Vot6abno 5 Stelel perchè non sanno quello che fanno? Dai! Questa si che è una elaborazione teorica degna di un elite! E che diamine. Bastava saperlo prima che son tutte camice nere!
A pochi chilometri dal cuore di Bologna, c’è stato i crollo della Mercatone Uno. Migliaia di persone per strada, calcio in culo e via! Senza manco il tempo di prendersi il sacco del pranzo. Pensavate forse che dentro al quadrilatero dorato della Repubblica delle ideee si parlasse di questo? Pensavate forse che questi qua sappiano cosa sia successo alla Mercatone Uno ? Pensate che questa gente sappia che esista Mercatone uno, abituati a mobili di design ?
No, li dentro le lacrime emiliane non sono arrivate, come non sono arrivate le grida di incazzo di tutti quei lavoratori che sono stati schiacciati dal fetido sistema delle cooperative spurie, una vergona tutta emiliana. No, li dentro si persegue la stolida idea di essere i portatori di un verbo incompreso da questa Italia che non vi legge piu’.
Hai voglia a reimpaginarla con le grida cubitali! Già, l’avete vista l’ultima versione di Repubblica dopo la defenestrazione di Calabresi? Non capendo il messaggio lanciatogli dagli abbonati che hanno smesso di scucire denaro, si saranno detti ‘ hei! ma dobbiamo essere popolari!’ Eh già. Ma come fa un giornale insaccato su sè stesso come un concistoro a spacciarsi come popolare? Semplice, grida! Il popolaccio cosa fa se non urlare? E allora ecco l’uovo di colombo! Stessa gente, stese firme, medesimo mainstream , ma in prima pagina i caratteri cubitali da strillone. Venghino siori venghino! Repubblica è cambiata! Ora vi dice le cose come stanno! ‘ Tutti rubano! Governo ladro!’
E vai , senza accorgersi di apparire come un qualsiasi ‘Libero’ , solo più grande.
Voi, voi, dannatamente voi siete stati una della cause maggiori di questa deriva destroide. Voi che vi siete prodigati per sputare su tutto ciò che non era renzismo definendolo ‘ sinistra ‘radicale’. Voi che avete concorso a massacrare l’idea di una cultura dal basso, preferendo la deriva elitaria che vi vedeva a capo di una neo rivoluzione culturale.
Voi, che domani parla Lerner che dice ‘ ma io non costo molto! solo 700.000€ e nessuno che batta ciglio! Voi che siete in tutti i canali Rai a gridare che in Rai c’è la censura!---
Voi siete la polizza a vita di Salvini.
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