lunedì 18 novembre 2024

Fabrizio Poggi X Anti Diplomatico - ATACMS e "Aegis Ashore”: la guerra tanto bramata dai vampiri di Bruxelles è servita

 18 Novembre 2024 11:00


di Fabrizio Poggi per l'AntiiDiplomatico

 

A fronte della notizia del via libera concesso a Kiev tre giorni fa da Joe Biden a colpire la regione russa di Kursk con missili balistici tattici ATACMS americani, le “novità” provenienti dalla Polonia paiono passare in quart'ordine, sopravanzate anche da quelle secondo cui le stesse Francia e Gran Bretagna avrebbero autorizzato attacchi ucraini con missili tattici SCALP e Storm Shadow. Le informazioni da Varsavia, tra l'altro, non sono poi nemmeno freschissime e risalgono a quattro o cinque giorni fa, oltre a essere attese almeno dal 2018.

Ma, dati i tempi scanditi dalle decisioni UE-NATO di dirottare miliardi e miliardi dalle spese sociali a quelle di guerra e l'esagitazione bellica che infervora varie cancellerie europee, anche ciò che riguarda la Polonia merita di di essere rimarcato, tanto più che rientra nel medesimo scenario da “voglia di guerra” euro-atlantica a tutti i costi.

Dunque, dopo una discreta serie di rinvii annuali, lo scorso 13 novembre, presenti il segretario NATO Mark Rutte e il presidente polacco Andrzej Duda, è stata solennemente inaugurata all'aeroporto militare polacco di Redzikowo la base che ospita il sistema (anti)missilistico americano Aegis Ashore”, che segue la base aperta in Romania nel 2016. Formalmente, la base è sotto controllo NATO; di fatto, gestione e manutenzione bellica sono affidate a personale militare yankee.

Deveselu (Romania), Redzikowo, il radar di preallarme a Kurecik (Turchia), i quattro cacciatorpediniere USA che, a rotazione, incrociano i mari con sistemi “Aegis” a bordo e il centro di comando di Ramstein, sono tutti collegati all'intero sistema di “difesa” missilistica NATO in Europa EPAA (European Phased Adaptive Approach), pianificato sin dal 2008 sotto la presidenza di Barack Obama, con il pretesto di “difendere” il vecchio continente da possibili attacchi missilistici da Iran e Corea del Nord.

Ora, a parte il fatto che l'Iran non aveva all'epoca e non ha nemmeno oggi missili in grado di raggiungere le principali capitali europee (a parte forse Istanbul, Budapest e Bucarest), il sistema Aegis è in grado anche, oltre che offrire copertura missilistica, di lanciare a sua volta missili Tomahawk e, in generale, razzi di portata da 500 a 5.500 km. E Redzikowo dista appena 165 km dal confine con l'exclave russa di Kaliningrad. Non per nulla, all'inaugurazione Andrzej Duda ha detto chiaro e tondo che la NATO aveva cominciato a realizzare il progetto sedici anni fa proprio per la guerra con la Russia.

Operativamente, nella nuova base USA in Polonia sono dislocati un radar e sistema di controllo del fuoco AN/SPY-1D (V), insieme a tre lanciatori MK-41 VLS equipaggiati con otto contenitori che trasportano 24 missili antimissile SM-3 IIA (38 milioni di dollari l'uno), versione di terra del RIM-161 della US Navy, con cui è equipaggiato il cacciatorpediniere “Arleigh Burke”, il vascello USA maggiormente dotato di difesa missilistica.

Il sistema Aegis Ashore può intercettare missili balistici intercontinentali a velocità ipersonica entro un raggio di 1.200 km e fino a 500 km di altitudine; può abbattere obiettivi più “modesti” a 2.600 km e secondo alcune stime, fino a 5.500 km: in pratica: copre l'intera Bielorussia e il territorio europeo della Russia fino agli Urali.

Ora, nota Sergej Ishchenko su Svobodnaja Pressa, supponendo che il sistema yankee serva contro un attacco di missili balistici intercontinentali russi, è molto probabile che, in quel caso, Mosca lanci simultaneamente diverse centinaia di “Jars”, “Topol-M” o “Voevoda”, contro i quali un paio di dozzine di SM-3 IIA potrebbero fare ben poco.

Ma anche nell'ipotesi di voler contrastare un attacco portato con complessi tattici “Iskander” o missili alati a lungo raggio “X-101”, c'è da dire che il SM-3 IIA è progettato per distruggere missili balistici di raggio intermedio e intercontinentale a grandi altezze e, come vediamo oggi in Ucraina, “Iskander” e “X-101” volano a quote più basse possibili, per evitare di essere intercettati. Semplicemente, il sistema USA, per i suoi parametri tecnici, non è in grado di intercettare i russi “Geran” o i missili da crociera X-55 o X-101.

Al momento e ufficialmente, Redzikowo e Deveselu sono state attivate con funzioni “intermedia”, di difesa; ma le loro potenzialità, come detto all'inizio, comportano anche funzioni di attacco contro bersagli: dove? In profondità sul territorio russo. Gli stessi lanciatori oggi dislocati in Romania e Polonia, possono essere utilizzati per lanciare sistemi ipersonici a medio raggio LRHW (Long Range Hypersonic Weapon, alias Dark Eagle) basati a terra, con una gittata dichiarata di oltre 2.775 km, da poter essere impiegati contro il territorio russo.

Del resto, lo ha messo nero su bianco la polacca Gazeta.pl: «Nella sua configurazione attuale, “Aegis Ashore” ha capacità molto limitate di difesa contro la Russia... Tuttavia, Redzikowo non è destinata a rimanere per sempre nella sua forma attuale. Aegis Ashore può essere agevolmente ampliato. Ad esempio, aggiungendo missili SM-6 più piccoli, ideali per abbattere gli “Iskander”. Per non parlare degli aerei o dei missili da crociera. Si tratta principalmente di aggiornare il software».

Stando così le cose e come Mosca ha più volte ufficialmente ammonito, molto probabilmente gli “SM-3 IIA” non saranno sostituiti solo da “SM-6”; è quasi certo che gli USA adatteranno i lanciatori universali “Mk 70 Aegis Ashore” per missili da crociera “Tomahawk”, con gittata fino a 2.500 km e in grado di raggiungere Mosca in poche decine di minuti.

E come potrebbe rispondere il Cremlino nel caso “Aegis Ashore” venisse adattato per i “Tomahawk”? Con missili a Cuba o in Venezuela? Con sommergibili multiruolo a propulsione nucleare armati di missili da crociera ipersonici che incrociano nelle acque antistanti gli USA? Con lo sviluppo accelerato del missile da crociera intercontinentale “Burevestnik” a propulsione nucleare con gittata globale?

In generale, scrive la rivista Vzgljad, è il caso di ricordare i concetti di guerra sviluppati dalla NATO, come ad esempio il “Prompt Global Strike”, che presuppone che gli USA siano in grado di lanciare un potente attacco non nucleare in qualsiasi parte del mondo entro un'ora dal ricevimento dell'ordine. Questo è possibile solo con missili balistici intercontinentali o missili balistici lanciati da sottomarini, poiché i bombardieri e i missili da crociera sono troppo lenti. È però possibile accelerare l'operazione dislocando missili da crociera in prossimità dei potenziali obiettivi. Meglio ancora, utilizzare missili balistici a corto o medio raggio, di cui Washington dispone.

Ad esempio, il cosiddetto Precision Strike Missile (PrSM), un sistema destinato a sostituire il missile ATACMS. Ufficialmente, il raggio d'azione della sua quarta modifica Increment 4 (ancora in fase di sviluppo) è di 1000 km; ma, aggiungendo un semplice motore di lancio, è possibile aumentarlo di 500 chilometri. E a distanza tra Redzikowo e Mosca è di soli 1325 chilometri: dal momento del lancio all'impatto con il bersaglio, un simile missile sarebbe sulla capitale russa in 5-7 minuti.

La guerra tanto bramata dai vampiri di Bruxelles è servita.--

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