PS: Il ringraziamento della "u.......-bis" a chi l'ha votata.
umberto marabese
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Il varo della Commissione “Ursula-bis” avviene all’insegna della guerra: appena due giorni dopo aver ottenuto la fiducia dall’Europarlamento, la Von der Leyen ha presentato una risoluzione che invita gli stati europei ad adottare la “dottrina Biden”, ossia a permettere l’utilizzo delle armi europee sul territorio russo.
Come l’analoga risoluzione approvata lo scorso settembre a Strasburgo, il documento non ha potere vincolante sugli Stati, ma il segnale politico c’è ed è tutt’altro che rassicurante. Articolata in più punti, la risoluzione invita alla fornitura di aerei, missili a lungo raggio, compresi i Taurus, moderni sistemi di difesa aerea, fra cui i Patriot e i Samp/T, sistemi di difesa antiaerea portatile (Manpads), munizioni e programmi di addestramento. Inoltre ciascuno Stato membro viene invitato a devolvere lo 0,25% del proprio PIL a Kiev.
Passata con 390 voti favorevoli, 135 contrari e 52 astenuti, la risoluzione ha spaccato i gruppi parlamentari italiani di maggioranza e opposizione. Nella coalizione di Governo, Fratelli d’Italia si è astenuta, la Lega ha votato contro e Forza Italia a favore. Nell’opposizione è stato il Movimento 5 Stelle ad esprimersi per il no, mentre PD è andato in ordine sparso, dividendosi su ogni punto della risoluzione.
Tra i diversi passaggi vi si legge nientemeno che una condanna verso la telefonata che il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha fatto a Vladimir Putin nei giorni scorsi e poi l’invito a prolungare le sanzioni alla Russia, rafforzare ulteriormente quelle contro Bielorussia, Iran e Corea del Nord oltre che la richiesta a Pechino di “porre fine all’assistenza militare verso la Russia”, pena il rischio di “compromettere seriamente le relazioni bilaterali UE-Cina”.
SI legge nella parte finale comunicato dell’Europarlamento: “I deputati accolgono con favore la decisione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di consentire all’Ucraina di utilizzare sistemi missilistici avanzati su obiettivi militari all’interno del territorio russo e chiedono ai Paesi UE di fare altrettanto”. Una posizione tanto pericolosa quanto già superata dalla storia e dalle intenzioni del nuovo inquilino della Casa Bianca.
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