Il commento di Giorgio Melon.
Sulla situazione è intervenuta nelle scorse ore il presidente del Consigliere italiano, secondo cui l’ok degli Stati Uniti all’uso di missili Atacams è una “risposta all’aggressività senza precedenti da parte della Russia. L’Italia ha fatto un’altra scelta – ha affermato Giorgio Melon – siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni. Il capò ha ribadito che l’Italia sarà al fianco di Kiev “finché ci sarà una guerra”.
PS: Puoi sempre aggregarti e distruggere la città Russa che più ti attira.
U. M.
All’indomani dell’autorizzazione degli Stati Uniti all’utilizzo di missili a lungo raggio nel conflitto russo-ucraino, è partito il primo attacco, con armi di questo tipo, diretto alla regione di Bryansk.
Il ministero della difesa di Mosca ha confermato che nella notte sono stati lanciati sei missili Atacms, destinati a colpire una struttura militare della regione russa, a circa 130 chilometri dal confine con l’Ucraina.L’esito dell’attacco
«Il bersaglio è stato colpito con successo» ha riportato l’agenzia stampa ucraina Rbc citando una fonte informata delle Forze di difesa di Kiev.
Gli esiti dell’attacco sono stati chiariti dal Ministero della Difesa russo: cinque missili sono stati abbattuti, uno è stato danneggiato, ha sottolineato il dipartimento, puntualizzando che frammenti del missile danneggiato sono caduti sul territorio tecnico di una struttura militare nella regione di Bryansk provocando lo scoppio di un incendio che è stato prontamente spento. Un’azione che, secondo quanto riferito da Mosca, non ha provocato vittime o distruzioni.
La nuova dottrina nucleare russa
Nelle scorse ore il Cremlino ha preparato il terreno per una risposta aggiornando la dottrina nucleare della Federazione russa. Secondo il decreto, firmato dal presidente Vladimir Putin e in vigore dal 19 novembre, Mosca si riserva il diritto di impiegare armi nucleari in risposta all’uso di armi dello stesso o di altro tipo contro il proprio territorio o i paesi alleati. Inoltre, l’aggressione da parte di qualsiasi stato non nucleare con la partecipazione o il sostegno di uno stato nucleare è considerata un loro attacco congiunto.
In sostanza, secondo quanto dichiarato dal portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov, “L’uso di missili occidentali da parte delle forze ucraine contro la Russia potrebbe portare a una risposta nucleare”. Ancora più esplicito il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca Medvedev, secondo cui:
“La nuova dottrina nucleare russa comporta che i missili Nato lanciati sul nostro paese sono considerati un attacco del blocco alla Russia. La Russia può vendicarsi con armi di distruzione di massa contro Kiev e contro le strutture chiave della Nato, ovunque siano situate. Questo significa la terza guerra mondiale”.
Il commento di Giorgia Meloni
Sulla situazione è intervenuta nelle scorse ore il presidente del Consiglio italiano, secondo cui l’ok degli Stati Uniti all’uso di missili Atacams è una “risposta all’aggressività senza precedenti da parte della Russia. L’Italia ha fatto un’altra scelta – ha affermato Giorgia Meloni – siamo concentrati da sempre sul tema della difesa antiaerea, ovviamente comprendo il punto di vista di altre nazioni. Il capo del governo ha ribadito che l’Italia sarà al fianco di Kiev “finché ci sarà una guerra”.
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