mercoledì 11 marzo 2020

x Hffington Post - Il rappresentante dell'Italia in Ue: "Abbiamo chiesto aiuto per le mascherine agli altri Paesi, nessuno ha risposto"

massari

Huffington Post


Il rappresentante dell'Italia in Ue, Maurizio Massari scrive a Politico: "La nostra richiesta di attivare il meccanismo di protezione civile europeo per le forniture di attrezzature mediche è caduto nel vuoto. La Cina invece ha risposto".

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“La crisi del Coronavirus non è solo una crisi nazionale. E’ una crisi europea e deve essere trattata come tale. Ma Roma non dovrebbe essere lasciata a gestire da sola questa crisi: oltre alle misure nazionali, questa è una crisi che richiede una risposta globale e, soprattutto, europea”....
Lo scrive il rappresentante dell’Italia presso la Ue, Maurizio Massari, in una lettera pubblicata su Politico. “Siamo grati alla Commissione europea per il suo impegno positivo e al presidente del Consiglio europeo per aver promosso una consultazione tra i leader dell’Unione europea al fine di discutere di un ulteriore coordinamento e di possibili azioni comuni - aggiunge l’ambasciatore italiano - ma è ora che l’UE vada oltre l’impegno e le consultazioni, con azioni di emergenza rapide, concrete ed efficaci”. “Innanzi tutto, dobbiamo garantire, sotto il coordinamento dell’UE, la fornitura delle attrezzature mediche necessarie e la sua ridistribuzione tra i paesi e le regioni più bisognosi. Oggi questo significa Italia; domani, il bisogno potrebbe essere altrove - prosegue Massari - L’Italia ha già chiesto di attivare il meccanismo di protezione civile dell’Unione europea per la fornitura di attrezzature mediche per la protezione individuale. Ma, sfortunatamente, non un solo paese dell’UE ha risposto all’appello della Commissione. Solo la Cina ha risposto bilateralmente. Certamente, questo non è un buon segno di solidarietà europea”.

“Oltre alla necessità di una maggiore flessibilità nell’ambito del patto di stabilità e crescita, l’UE può fare molto con fondi e meccanismi esistenti - continua Massari - questi includono la creazione di un nuovo strumento per supportare i costi sanitari e contribuire a ridurre le conseguenze economiche della quarantena. Ciò potrebbe essere finanziato mediante gli strumenti speciali già previsti nel bilancio dell’UE”. Secondo il rappresentante italiano presso la Ue, “la crisi del coronavirus è un test per la coesione e la credibilità dell’UE - una questione che può essere superata solo attraverso una reale, concreta solidarietà. L’Europa deve agire secondo il principio della difesa reciproca e aiutare i membri la cui sicurezza è minacciata. Se siamo coraggiosi e uniti, vinceremo. Se siamo egoisti e divisi, perderemo”, conclude.------


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