domenica 29 marzo 2020

Huffington Post - No a prestito con Mes: ci consegna alla Troika e ci impone di versare fino a 111 miliardi

No a prestito con Mes: ci consegna alla Troika e ci impone di versare fino a 111

PS: Per la stragrande parte delle persone Italiane..."non introdotto in questa tipo di 
economia...e "siamo" oltre il 90%"...è difficile se non impossibile capire qual è la 
differenza tra un prestito tramite Corona Bond, ovvero obbligazioni pubbliche europee  un prestito tramite il Mes? ...in due righe cadauno...la risposta:
<< Nel primo caso l’Italia dovrebbe semplicemente pagare gli interessi, ovvero le cedole collegate alle obbligazioni...
 Al contrario, con il Mes, prima dovremmo contribuire al prestito che chiediamo e poi consegnarci alla Troika >>.
umberto marabese
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Huffington Post

Ora leggiamo per intero l'articolo  di Andrea Del Monaco Esperto Fondi Europei
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Nel Consiglio europeo la cancelliera tedesca Merkel, il cancelliere austriaco Kurz e il presidente olandese Rutte affondano la proposta degli Eurobond per fronteggiare la crisi creata dal Covid-19. Non risponderanno all’allarme lanciato dal presidente Mattarella. Si oppongono al debito pubblico europeo proposto dal presidente Conte, dal presidente Macron, dal premier spagnolo Sanchez ed altri 6 presidenti europei. Ignorano l’ipotesi di Mario Draghi di emettere debito per salvare l’economia europea. Perché?...
MERKEL NON VUOLE GLI EUROBOND PERCHÉ FINIREBBE LO SPREAD...

Secondo l’editoriale del Wall Street Journal dal titolo The Corona Virus Euro, Merkel, Kurz e Rutte non vogliono Eurobond perché non vogliono trasferimenti fiscali dal Nord al Sud Europa. Non vogliono caricarsi parte del debito italiano attuale e futuro. Formalmente non si fidano di Conte malgrado abbia assicurato che l’Italia risponderebbe dell’eventuale quota italiana di Eurobond. La verità è un’altra. Oggi abbiamo Btp, Bund (titoli di stato tedeschi e austriaci), Bonos (titoli di stato spagnoli) con rendimenti e tassi di interesse diversi. Alcuni Bund hanno rendimenti negativi, ovvero chi li compra non riceve interessi, ma paga interessi per conservarli. In questo modo la Germania si finanzia a tassi nulli o addirittura negativi. Che significa? L’Italia (e la Spagna) paga interessi a chi compra il suo debito. Al contrario, con la stessa moneta, la Germania riceve interessi da chi compra il suo debito. Attenzione! Qualora la Bce emettesse Eurobond per il Coronavirus, ovvero obbligazioni europee garantite a tasso di interesse bassissimo se non nullo, anche l’Italia e la Spagna potrebbero finanziare il loro debito a tassi quasi nulli. Sarebbe l’inizio della fine dello spread Btp-Bund. La Germania, l’Austria e l’Olanda perderebbero il privilegio esclusivo di finanziare il proprio debito a tassi zero. I loro sistemi produttivi perderebbero competitività. Per questa ragione si oppongono agli Eurobond.
FINALMENTE CONTE SI OPPONE AL MES
Il comunicato del Consiglio europeo del 26 marzo riflette il conflitto in atto. Tedeschi, olandesi e austriaci hanno proposto di usare il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) per dare un prestito agli Stati più in difficoltà per il Covid 19. Finalmente il Presidente Conte ha espresso un no al Mes. Alla fine nel comunicato del Consiglio Europeo si scrive: “Prendiamo atto dei progressi compiuti dall’Eurogruppo. In questa fase, lo invitiamo a presentarci proposte entro due settimane”. L’uso del termine “proposte” al plurale e non il singolare “proposta” implica una sola cosa: poiché Merkel, Rutte e Kurz si sono opposti agli Eurobond, Conte, Macron e Sanchez si sono rifiutati di inserire come unica soluzione il Mes. Occorre una precisazione. Negli ultimi mesi Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Matteo Salvini (Lega) hanno attaccato Conte e il ministro dell’Economia Gualtieri (Pd) perché non si sono opposti alla riforma peggiorativa del Mes proposta dall’Ecofin: tale riforma imporrebbe una ristrutturazione del debito italiano qualora l’Italia chiedesse aiuto al Mes. Finora per Gualtieri e Conte la riforma del Mes non era pericolosa perché l’Italia non avrebbe mai chiesto prestiti al Mes perché il suo debito era sostenibile. Attenzione! Causa emergenza Coronavirus, il Pil italiano crollerà e il rapporto Debito/Pil sfonderà probabilmente la soglia del 140% nel 2020. Poiché è a rischio la sostenibilità del debito, per Conte è diventata pericolosa la proposta di riforma del Mes: per avere assistenza finanziaria dal Mes eventualmente riformato dovremmo ristrutturare il debito.
NO A DEBITO CON MES, PUÓ IMPORCI VERSAMENTI FINO A 111 MILIARDI
Purtroppo anche il testo vigente del Mes è rischioso per l’Italia. Il trattato internazionale che regola il Mes è stato firmato nel 2012 e coinvolge tutti i 19 Stati dell’area Euro. Il Mes è il terzo degli strumenti salva-Stati creati nella crisi post 2008 e ha “aiutato” Cipro, Grecia e Spagna. Come evidenziato in tabella, il capitale sottoscritto totale è pari a 704,8 miliardi di euro, il capitale versato è pari a 80,5 miliardi. 
Mes, contributi degli Stati membri
 La ripartizione delle quote di ciascuno Stato membro al capitale sottoscritto totale è basata sulla partecipazione al capitale versato della Bce, modificata secondo una chiave di conversione. Importante è la differenza tra capitale sottoscritto e capitale versato. In merito al capitale sottoscritto, l’Italia è il terzo contributore con 125,4 miliardi di euro (17,7%), dopo la Germania (190 miliardi) e la Francia (142 miliardi). In merito al capitale versato, noi abbiamo versato 14,3 miliardi di euro, la Germania 21,7 miliardi, la Francia 16,3 miliardi. E qui arriviamo al problema dei problemi. Secondo l’articolo 8 dell’attuale Trattato del Mes “l’obbligo di un membro del Mes di contribuire al capitale autorizzato in conformità al presente trattato non decade allorquando detto membro divenga beneficiario oppure riceva assistenza finanziaria dal Mes”.
Quindi se l’Italia chiede un prestito al Mes deve contribuire allo stesso Mes. Inoltre, secondo l’articolo 9 “il consiglio dei governatori può richiedere il versamento in qualsiasi momento del capitale autorizzato non versato e fissare un congruo termine per il relativo pagamento da parte dei membri del Mes”. Ergo in qualunque momento il Consiglio dei Governatori può chiedere all’Italia la differenza tra il capitale autorizzato e quello versato, ovvero fino a 111 miliardi (125,4 -14,3= 111,1). In base alla versione vigente del Mes, secondo Merkel, l’Italia dovrebbe chiedere un prestito al Mes per fronteggiare l’emergenza economica; nel contempo l’Italia dovrebbe contribuire al capitale del Mes che ci presta i soldi.
SÌ A DEBITO CON CORONABOND, NO CON MES CHE IMPONE LA TROIKA
Secondo l’art. 12 del Mes “ove indispensabile per salvaguardare la stabilità finanziaria della zona euro nel suo complesso e dei suoi Stati membri, il Mes può fornire a un proprio membro un sostegno alla stabilità, sulla base di condizioni rigorose commisurate allo strumento di assistenza finanziaria scelto. Tali condizioni possono spaziare da un programma di correzioni macroeconomiche al rispetto costante di condizioni di ammissibilità predefinite”.
Cos’è il programma di correzioni macroeconomiche? Un Memorandum, ovvero un piano di riduzione del debito nei prossimi anni. Concretamente ulteriori tagli a welfare, sanità e infrastrutture e ulteriori privatizzazioni. Sostanzialmente la Troika in Italia in modo non così diverso da come la Troika è arrivata in Grecia. Sono queste le condizionalità che Merkel, Rutte e Kurz chiedono per concederci un prestito tramite il Mes. Per tale ragione Giuseppe Conte ha risposto che “se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l’Italia non ne ha bisogno”.
Qual è la differenza tra un prestito tramite Corona Bond, ovvero obbligazioni pubbliche europee e un prestito tramite il Mes? Nel primo caso l’Italia dovrebbe semplicemente pagare gli interessi, ovvero le cedole collegate alle obbligazioni. Al contrario, con il Mes, prima dovremmo contribuire al prestito che chiediamo e poi consegnarci alla Troika.

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