lunedì 9 marzo 2020

Maurizio Blondet - VANTAGGIO PER LA UE, SCOMPARSA DELLE DUE REGIONI D’OPPOSIZIONE

VANTAGGIO PER LA UE, SCOMPARSA DELLE DUE REGIONI D'OPPOSIZIONE

    


L’epidemia è reale. Ed è seria:  ricevo informazioni di medici, sulla prima linea, che  sono spaventati dall’altissimo  numero di polmoniti interstiziali bilaterali che richiedono respirazione assistita; e  angosciati dai respiratori che mancano per far fronte.
Ma il  beneficio politico che questa sciagura porta al governo meno legittimo della storia, ai grillini e ai piddini, e  anzi a tutto l’establishment “europeista”, è –   casualmente  – enorme.
Anzitutto ad essere colpite, messe in quarantena e segregate  sono   le 1) due  Regioni che  votano per l’opposizione  al  governo  illegittimo, sono contrarie  a tutte le politiche (accoglientiste, crescita-zeriste) della coalizione;  hanno espresso pulsioni euro critiche e  aspirazioni all’autonomia.
2) le due Regioni che, per  laboriosità,   varietà  delle sue  imprese e  competenze del personale,  avevano la prosperità economica su cui potevano concretamente  poggiare le loro aspirazioni autonomiste; tanto più  che erano abituate a fare da sé.  Adesso  la loro  solida compagine di attività (dall’agricoltura all’industria di nicchia, dalla logistica al turismo,  dagli alberghi alle fiere internazionali alla  moda)  sono devastate, io credo, irreversibilmente....
Complice  la recessione globale, l’economia lombarda e veneta non torneranno più quelle di prima. Soprattutto, nemmeno sopravviveranno in qualche modo,  senza forti iniezioni di denaro pubblico, miliardi per mantenere al suo posto il personale competente, miliardi per gli alberghi vuoti, miliardi per le  fiere rimandate,  e  la perdita di quote del mercato globale e  come subfornitore della Germania in crisi  altrettanto irrimediabile.
Quindi, le due sorelle  populiste-sovraniste del Nord diverranno simili a quelle del Sud:  bisognose di assistenzialismo, dipendenti da sussidi pubblici  permanenti, piene di disoccupati di lunga durata,  speranzosi  e desiderosi di assegni di cittadinanza e  di casse integrazione perpetue.
Fine di ogni aspirazione,anzi di ogni possibilità di autonomia.  Fine della base sociale del populismo-sovranismo, qualunque cosa ciò voglia dire.
E’ un regalo fenomenale che il coronavirus ha donato  al blocco  dello status quo eurocratico e che vuol proseguire la soggezione  (patologica) in cui l’Italia si trova verso gli altri  paesi UE, il parente povero indebitato che “non cresce” perché “non fa le riforme”.
Un vantaggio insperato (?) che è venuto dalla epidemia virale, che hanno gestito  nel modo più insipiente e allarmistico, palesemente senza la minima preoccupazione alla prospettiva di gettare sul lastrico milioni di lavoratori e imprenditori lombardi e veneti.  La sensazione è che siano indifferenti ai danni umani e sociali che portano a quelle due regioni che non li votano. Stanno chiedendo col cappello in mano ai “grigi Eichmann di Bruxelles”   l’elemosina di piccoli sforamenti in deficit, che non sono nemmeno lontanamente sufficienti nemmeno per la stretta emergenza,  senza nemmeno parlare di una ricostruzione.  E non possono non saperlo. Vuol dire che l’impoverimento delle due regioni ostili,  compreso  il collasso dell’introito fiscale  che danno al paese (e ai loro emolumenti e privilegi)  viene ritenuto  un prezzo politicamente accettabile, compensato dalla sparizione dell’opposizione  euro critica e sovranista, e della sua base sociale?   Vantaggio di cui possono vantarsi con i grigi Eichmann.
L’ipotesi sembra assurda. Ma lo sembra meno quando si apprende che, mentre chiudono al mondo e all’economia due regioni, e i malati italiani del Nord  affollano i reparti di emergenza, Emma Bonino di Più Europa chiede alla ministra dell’Interno di assicurare che  “gli immigrati ospitati nei CPR “ non prendano il coronavirus.


“Che non si ammalino i migranti!”

Un’assuefazione all’odio del “nemico  interno”, di insensibilità verso i destini degli italiani colpiti,  fino a questo punto, nemmeno da nasconderlo per tatto o ipocrisia, ci dice che questo è l’atteggiamento  generale dei circoli che oggi hanno il potere.  Da Dombrovski a Draghi, da Gualtieri  al Quirinale.  Possono davvero calcolare che la rovina di veneti e lombardi, in fondo, vale la candela: li si è assoggettati, e resi  dipendenti dai loro favori assistenziali.
Perché no?  Una mentalità perfettamente omogenea al disprezzo egoista espresso dai “governatori” meridionali: che dispongono l’isolamento e la quarantena dei “milanesi” che hanno affollato i treni l’altra notte . “Quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva e obbligo di comunicazione alle autorità competenti per tutti coloro che arriveranno in Calabria, Puglia, Basilicata e Campania, ma anche in Sardegna, Lazio e Toscana”.

“No all’epidemia lombarda”

Emiliano, della Regione Puglia, dispone arresti (è stato un giudice) e  proclama ai fuggitivi: “Non portate nella vostra Puglia l’epidemia lombarda, veneta ed emiliana”. E Cottarelli  schernisce le volontà autonomiste:


Cottarelli – quello che Mattarella voleva capo del governo – se la ride. Perché ha capito il beneficio per “loro”.

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