La visita di Pompeo preceduta da articoli di Wp e Nyt sui sospetti americani verso l'Italia e sugli incontri a Roma di Barr con i Servizi per chiedere aiuto a "screditare" il Russiagate. Uno scenario reso più inquietante dai silenzi e dagli imbarazzi italiani.
Preparata prima dell’estate, la visita di Mike Pompeo a Roma si tinge di giallo fin dal mattino, preceduta da due articoli del Washington Post e del New York Times che chiamano in causa i Servizi italiani addirittura
nel Russiagate per cui i Dem americani hanno chiesto l’impeachment contro
Donald Trump. Una spy-story in piena regola, che i due quotidiani statunitensi chiamano
‘Spygate’. Ma non sembra roba leggera da film di 007, a giudicare anche dalla coltre di
silenzio da parte delle istituzioni e dei partiti italiani che, di fronte ai dubbi e agli
interrogativi sollevati, hanno preferito non proferire verbo.....
nel Russiagate per cui i Dem americani hanno chiesto l’impeachment contro
Donald Trump. Una spy-story in piena regola, che i due quotidiani statunitensi chiamano
‘Spygate’. Ma non sembra roba leggera da film di 007, a giudicare anche dalla coltre di
silenzio da parte delle istituzioni e dei partiti italiani che, di fronte ai dubbi e agli
interrogativi sollevati, hanno preferito non proferire verbo.....
Il segretario di Stato Usa Pompeo ha avuto colloqui con il capo dello Stato Sergio Mattarella
e con il premier Giuseppe Conte. Domani l’incontro con il suo omologo italiano, il ministro
degli Esteri Luigi Di Maio. Nessuna delle forze politiche ha voluto commentare le notizie
arrivate da oltreoceano, notizie di cui ha scritto anche il sito americano politico.com,
notizie a dir poco inquietanti. Perché se il fatto che il Ministero della Giustizia di Washington, su insistenza di Trump, avesse avviato una controinchiesta interna sulla genesi del Russiagate e sull’operato dell’intelligence
americana era noto, ora emerge che The Donald abbia schierato due big come l’attorney
general William Barr e il segretario di Stato Mike Pompeo per fare pressioni anche su Paese.
e con il premier Giuseppe Conte. Domani l’incontro con il suo omologo italiano, il ministro
degli Esteri Luigi Di Maio. Nessuna delle forze politiche ha voluto commentare le notizie
arrivate da oltreoceano, notizie di cui ha scritto anche il sito americano politico.com,
notizie a dir poco inquietanti. Perché se il fatto che il Ministero della Giustizia di Washington, su insistenza di Trump, avesse avviato una controinchiesta interna sulla genesi del Russiagate e sull’operato dell’intelligence
americana era noto, ora emerge che The Donald abbia schierato due big come l’attorney
general William Barr e il segretario di Stato Mike Pompeo per fare pressioni anche su Paese.
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