Milena Gabanelli
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È noto: una parte delle bombe piovute in testa ai curdi siriani sono made in Italy. Negli ultimi quattro anni le forniture di armi ad Ankara sono state un crescendo: 128,8 milioni nel 2015; 133,4 nel 2016; 266,1 nel 2017 e 362,3 nel 2018. Elicotteri da guerra, sistemi di precisione, bombe, razzi, missili e armi da fuoco per un totale di 890,6 milioni. La Turchia è nella Nato, è un forte partner commerciale e politico dell’Europa, non è sottoposta ad alcun embargo e compra i nostri armamenti, tutto legale quindi?
Export armi: i vincoli di legge
Non proprio. La legge 185 del 9 luglio 1990 vieta l’esportazione e il transito di materiali di armamento verso Paesi in conflitto, a meno che non siano stati aggrediti da altri Paesi (come stabilisce l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite), verso Paesi la cui politica contrasti con i principi dell’articolo 11 della Costituzione e verso Paesi i cui governi siano responsabili di gravi violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti umani, accertate Onu, Ue o Consiglio d’Europa....
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