mercoledì 2 ottobre 2019

x IlSole24Ore di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi -- Wto, rischio recessione e Brexit affondano le Borse. Spread balza a 153

Gli istituti tedeschi tagliano le stime sulla crescita della Germania, dopo che ieri i dati sull’attività manifatturiera negli Stati Uniti scesi ai minimi da 10 anni hanno messo in allarme gli investitori. Male anche Wall Street. Occhi puntati sulla Gran Bretagna, con il premier Johnson ha presentato la sua ultima offerta per la Brexit. Spread sopra 150 punti, petrolio in forte calo dopo rialzo scorte Usa.

di Chiara Di Cristofaro e Stefania Arcudi
6' di lettura
Giornata da dimenticare per le Borse europee, messe in ginocchio dal fuoco incrociato di notizie allarmanti su manifatturiero e crescita, dal caos Brexit e da tensioni commerciali e geopolitiche e penalizzati anche dal ribasso di Wall Street, che ha chiuso la seduta in territorio negativo: il Dow Jones ha perso l'1,85% a 26.080,96 punti, il Nasdaq ha ceduto l'1,56% a 7.785,25 punti mentre lo S&P 500 ha lasciato sul terreno l'1,78% a 2.887,88 punti....

A Milano il FTSE MIB ha chiuso sui minimi di giornata a -2,87%, penalizzato anche dal rialzo dello spread a 153 punti, dai 143 di ieri, Parigi -3,12%, Francoforte -2,76%, Londra -3,23%, Madrid -2,6%. Dopo i dati negativi diffusi martedì pomeriggio negli Stati Uniti sul settore manifatturiero, è arrivata la decisione dei cinque principali istituti di ricerca tedeschi che hanno rivisto significativamente al ribasso le stime economiche per la Germania e hanno confermato che l'industria tedesca è in fase di recessione. Sul manifatturiero europeo potranno pesare anche le decisioni della Wto, che si è espressa in favore degli Stati Uniti nella disputa tra Boeing e Airbus, cosa che spiana la strada a dazi su prodotti europei per 7,5 miliardi di dollari. Questo potrà aprire un nuovo fronte tra Washington e l'Ue nella guerra commerciale.
Intanto, sul fronte della Brexit, Boris Johnson ha presentato all'Ue la sua offerta finale in vista della scadenza del 31 ottobre. Johnson ha detto che se Bruxelles non lo prenderà in considerazione Londra non proseguirà con i negoziati e lasceranno l’Ue senza accordo. La proposta non è piaciuta alla Ue e il cancelliere tedesco Angela Merkel ha chiesto unità tra i partner europei contro le posizioni di Londra.
In questo contesto, non hanno aiutato neanche le tensioni geopolitiche, con la ripresa delle proteste a Hong Kong e il lancio di un missile da parte della Corea del Nord. Tutto questo ha penalizzato gli indici europei, provocando cali generalizzati su tutti i settori, a partire da banche, tecnologici, costruzioni e finanza. Male anche gli energetici, con il petrolio in forte discesa dopo il rialzo delle scorte americane (il Wti a novembre perde l'1,7%, il Brent a dicembre l'1,8%).
ANDAMENTO DELLO SPREAD BTP / BUND

Wall Street in territorio negativo
, dopo il sell off di ieri . Nel primo giorno del quarto trimestre dell’anno, dopo la pubblicazione di dati deludenti sull’attività manifatturiera in Usa e nell’Eurozona, gli indici statunitensi hanno cancellato quasi tutti i guadagni messi a segno dal Dow Jones e dall’S&P 500 nei precedenti tre mesi. I dati negativi hanno infatti ravvivato i timori per una recessione globale. A essere maggiormente penalizzati sono il settore tecnologico e il comparto industriale. A limitare i cali è il dato sull’occupazione nel settore privato che è stato lievemente migliore delle stime e precede l’atteso rapporto sull’occupazione statunitense che dovrebbe essere pubblicato venerdì. L'attenzione resta rivolta anche alla prolungata guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, che pone il maggior rischio alla crescita globale.
Tensione sui BTp, spread torna sopra 150
Sul fronte obbligazionario lo spread Italia-Germania ha chiuso la seduta in netto rialzo, sopra la soglia dei 150 punti base. A pesare oggi è soprattutto una motivazione tecnica: il passaggio della piattaforma Mts a un nuovo BTp benchmark di riferimento, quello scadenza aprile 2030, in sostituzione del precedente scadenza agosto 2029. Il differenziale di rendimento tra il nuovo BTp decennale benchmark (Isin IT0005383309) e il pari scadenza tedesco ha chiuso la giornata a 153 punti base, 10 pb in più rispetto al closing di ieri (riferito pero' al vecchio benchmark). In rialzo anche il rendimento del decennale italiano allo 0,99% dallo 0,87% della vigilia.
ANDAMENTO PIAZZA AFFARI FTSE MIB
A Milano regge Banco Bpm, a fondo Telecom e BuzziA Piazza Affari si è in parte salvato solo Banco Bpm (-0,24%), con il mercato che scommette su un'aggregazione con Ubi Banca (-1,54%). Le utility hanno perso attorno all'1,5%. In coda al listino Telecom (-5,38%), ai minimi da inizio settembre, Buzzi Unicem (-4,92%), che oltre al calo del comparto costruzioni risente di prese di beneficio dopo il rialzo superiore al 6% dell'ultima settimana di settembre, e ancora Atlantia (-4,34%), dopo le parole di Di Maio sulla revoca delle concessioni. L'andamento generale del FTSE MIB ha penalizzato anche la Juventus (-1,36%), nonostante la vittoria in Champions League contro il Bayer Leverkusen. Sono andati molto male gli industriali, con Tenaris (-4,17%) rallentata anche dal fatto che Goldman Sachs ha confermato il rating "sell", vendere, e ha tagliato l'obiettivo di prezzo da 13,4 a 13 euro per azione (attualmente il titolo si trova a 9,154 euro). Gli analisti dell'istituto americano hanno invece ritoccato al rialzo il target price di Saipem (-1,45%) da 6,5 a 6,6 euro per azione, cosa che ha consentito al titolo di non affondare insieme agli altri energetici (Eni -3,03%, Prysmian -3,69%) sulla scia del calo del greggio. Anche Fiat Chrysler Automobiles (-2,7%), che pure in settembre ha visto salire le immatricolazioni dell'11,43%, ha risentito del generale contesto negativo dell'automotive europeo, così come è successo a Pirelli (-3,21%). Nella galassia Agnelli-Elkann in forte ribasso anche Exor (-3,47%) e Ferrari (-3,93%), quest'ultima ulteriormente rallentata dalla performance negativa del settore lusso, a cui è spesso associata. Infatti, sul Ftse Mib, sono andate male anche Salvatore Ferragamo(-3,35%, ai minimi dal 2012) e Moncler (-2,32%, ai minimi da gennaio), che risentono delle nuove tensioni a Hong Kong dove ieri un poliziotto ha aperto il fuoco su un manifestante.
Accelerata per Safilo e Portobello, a fondo Bio-On
Fuori dal listino principale, in controtendenza rispetto al mercato, Safilo Group (+11,68%), sulla scia dei rumor su un possibile interesse del colosso francese del lusso Kering, che sarebbe allettata dal miglioramento dei conti e dal rinnovo della licenza con Hugo Boss. A passo rapido anche Confinvest (+27,24%) e Portobello (+5,46%), dopo che la catena retail di prodotti di qualità a prezzi accessibili ha scelto l'ex capitano della Roma Francesco Totti come testimonial. Tra i peggiori Bio-On (-10%, non ha fatto prezzo per ampia parte della seduta), che ieri aveva già lasciato sul parterre il 38% del loro valore, dopo aver diffuso una semestrale con un crollo dei ricavi dell'85% e una perdita più che triplicata di oltre 10 milioni di euro.
A zionario europeo sui minimi da un meseI listini europei hanno chiuso in forte ribasso, con cali generalizzati in tutti i settori, a partire dagli energetici (-3,34% l'Euro Stoxx 600), tecnologia (-3,01%), costruzioni (-3,29%) e auto (-2,74%). Per quanto riguarda i titoli, da segnalare che Suez Environment (-7,01%) è stata uno dei peggiori tra i titoli-guida alla Borsa di Parigi in una giornata già difficile per il listino e sulla scia dell'annuncio del piano industriale a 4 anni, che ha deluso le aspettative degli investitori. A picco anche Arcelormittal (-6,21%; il titolo è quotato anche a Madrid, dove ha perso il 5,87%). A Francoforte brusco calo per il gruppo dell'abbigliamento e delle calzature sportive Adidas (-4,77%) e delle auto, a partire da Volkswagen (-3,03%) e Daimler (-2,46%). A Madrid in forte discesa soprattutto le banche, con Banco Santander (-4,29%) e Banco Bilbao (-3,51%) a guidare i ribassi.
Petrolio in forte calo, dopo il nuovo rialzo delle scorte UsaNella settimana conclusa il 28 settembre, le scorte di petrolio negli Stati Uniti sono salite per la terza volta di fila dopo 5 settimane in calo. Il dato è aumentato di 3,104 milioni di barili a 422,642 milioni di unità, contro attese degli analisti per un aumento decisamente più contenuto, di 1,2 milioni di barili. Secondo i dati diffusi dal dipartimento dell'Energia, gli stock di benzina sono diminuiti di 0,228 milioni di barili a 229,976 milioni di barili, contro previsioni per un calo di 0,0 milioni di unità.
Sterlina in rialzo dopo la presentazione del piano per la Brexit
Sul mercato valutario, l'euro si risolleva dai minimi in 28 mesi e vale 1,0949 dollari (1,0925 in avvio e ieri), mentre contro yen vale a 117,51 (da 107,79 all'apertura e ieri). Il dollaro/yen è a 107,345. Sterlina in rialzo dopo la proposta di Johnson sulla Brexit. La valuta inglese è trattata a 1,2309 dollari per un pound (1,2231 in avvio e 1,2294 ieri sera) e a 0,89 sterline per un euro (0,8923 in avvio, da 0,8895 ieri).

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