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È come se avessimo perso una guerra: il 25% delle nostre industrie sono andate, grazie all’Euro e all’Europa. Ogni italiano ha perso 73 mila euro in opere pubbliche, cioè in mancate modernizzazioni del Paese. Ma non è finita qui: i grani che arrivano per nave sono pieni di muffe, ciononostante lo compriamo e lo consumiamo. Siamo autosufficienti dal punto di vista alimentare? E da quello industriale? Per Maurizio Blondet siamo in guerra: in caso di conflitto, i rubinetti degli approvvigionamenti per noi si chiuderebbero, perché siamo in fase di de-globalizzazione: non c’è più il liberismo, quel che ne resta serve solo a saccheggiarci. Di questo, di Ilva, di Tav, di elezioni europee, di scuola, di informazione, di Maduro e di molto altro vi parla in questa intervista Maurizio Blondet, giornalista indipendente e decisamente un outsider tra gli intellettuali italiani. Per lui viviamo oggi in una dittatura, nella quale il dittatore non ha la divisa militare ma veste in giacca e cravatta, frequenta i salotti televisivi, sorride, appare un sincero democratico, e questo è un problema, perché non permette al popolo di rendersi conto delle condizioni in cui si trova. Siamo amministrati da un lupo travestito da agnello.----
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