Valerio Malvezzi interviene a Roma, durante la presentazione del nuovo mensile “Sovranità Popolare”, per parlare di economia. Ma questa volta lo fa senza slides, senza numeri né grafici complicati. Perché l’economia, in fondo, è femmina, ma oggi il mondo finanziario-speculativo la usa in modo maschile, per penetrare, divaricare, come fa un cuneo. Non a caso chi ottiene risultati, oggi, viene definito “acuto”, come una punta che si pianta nel mondo circostante. Eppure, a ben pensarci, l’angolo acuto è molto più piccolo di quello ottuso. Essere “ottusi” allora forse non è un insulto, ma la maniera migliore di servire l’economia: per accogliere, accomodare, abbracciare i bisogno degli uomini, una qualità propria dell’universo femminile. Così dev’essere una nuova “economia umanistica“: farsi grembo e generare un domani migliore. L’Europa? Non si può trattare con uno squalo: va rasa a zero.---
Firma anche tu il manifesto per una nuova economia umanistica di Valerio Malvezzi:
Nessun commento:
Posta un commento