Grandi inchieste. “L’auto in doppia fila è reato. A Roma in dieci già a processo. La Procura: interruzione di pubblico servizio” (Corriere della sera, 15.3). Ecco perchè Renzi e De Benedetti non furono indagati per la soffiata del primo sul decreto banche popolari che fruttò al secondo 600mila euro in un minuto in Borsa: perchè hanno l’autista.
Giri. “Dopo una serata ad Arcore le dissi di non finire in giri strani” (Emilio fede sulla morte di Imane Fadil, Corriere della sera, 16.3). Più di quelli di Arcore?
Facce. “Gli imprenditori negli spot a favore della Torino-Lione. E Confindustria ci mette la faccia” (Corriere della sera, 12.3). Avendola già persa da un pezzo, non rischia più nulla.
Madrelingua. “Ho sbagliato con l’italiano, forse” (Antonio Tajani, FI, presidente Parlamento europeo, a proposito delle sue frasi pro Mussolini, Repubblica, 15.3). Prossima volta, prova col sanscrito.
Verde-marron. “La difesa dai cambiamenti climatici spiega la necessità di nuove infrastrutture sul territorio” (Maurizio Molinari, La Stampa, 16.3). Giusto, per difendere la Val di Susa dall’inquinamento, inquiniamola col cantiere del Tav e i suoi 12 milioni di tonnellate di Co2 in 15 anni. Forza Gretav!....
Strage, governo killer. “Il silenzio del governo italiano sulla strage in Nuova Zelanda è assordante” (Alessia Morani, deputata Pd, 15.3). Io darei una controllatina all’alibi di Giuseppe Conte.
Ingrato. “I numeri dei sondaggi mi mandano fuori di testa. Italiani, svegliatevi e guardatevi allo specchio e domandatevi: sono un coglione o sono intelligente? La risposta è: sono un coglione!” (Silvio B., presidente FI, in campagna elettorale a Metaponto, 15.3). Non si dà pace del fatto che qualcuno voti ancora per lui.
Sempre lucido. “Aspettiamo le sentenze, quelle dei tribunali. Per adesso ce sono solo due: tutte e due condannano Marco Travaglio” (Matteo Renzi, senatore Pd, parla di cause per diffamazione mentre i suoi genitori passano dagli arresti all’interdizione per bancarotta fraudolenta, 8.3). La famosa giustizia a orologeria ferma.
Gnamm. “Zingaretti incassa il sì di Pisapia: ‘Se è una lista aperta, mi candido’” (Corriere della sera, 15.3). Soprattutto se è aperta a lui.
Slurp. “Senatore Renzi, Lei (sic, ndr) è il politico italiano più amato in libreria: perchè le piace così tanto scrivere?”, “Il primo libro letto da bambino?”, “Il libro più amato della sua vita?”, “Quale eroe di romanzi le sarebbe piaciuto essere?”, “Il momento migliore della giornata per leggere?”, “La posizione preferita per leggere?”, “Come tiene in ordine i libri in casa?”, “Ha regalato un libro per sedurre?”, “Come tiene il segno della lettura?”, “Se passa davanti alla vetrina e vede la copertina del suo libro che sentimento prova?”, “Il fiorentino Machiavelli le ha insegnato qualcosa?”, “Che libro regalerebbe a Salvini e Di Maio?”, “Che libri tiene sul comodino da notte?”, “Qual è il primo libro che sua moglie Agnese le ha regalato?”, “Leggeva ad alta voce ai suoi figli piccioli?” (Bruno Ventavoli “intervista” Matteo Renzi, Tuttolibri-La Stampa, 16.3). Ma soprattutto: grandissimo Renzi, Lei come fa a essere così bravo?
Colta, sul fatto. “Non è una svastica nazista ma la conclusione del ciclo delle Rune del canto di Odino, per la precisione la diciottesima. Ne ho altre dodici da un’altra parte e 24 da un’altra ancora. Sono una cultrice della cultura popolare e quella è una simbologia millenaria” (Marika Poletti, Ex An e Fdi, capo di gabinetto dell’assessore provinciale agli enti locali a Trento, a proposito della svastica tatuata sul suo polpaccio, Repubblica.it, 6.3). Del resto, chi non ha il ciclo delle rune da un’altra parte e da un’altra ancora?
Ritenta, sarai più fortunato. “L’uomo giusto per battere Salvini sono io. Se vinco le primarie mi faccio i capelli giallorossi con lo spray temporaneo, lo faccio, aggiudicato. Mi faccio una foto e la twitto” (Roberto Giachetti, già candidato alle primarie Pd, Un Giorno da Pecora, Radio1, 27.2). Robbe’, magna tranquillo.
Il titolo della settimana/1. “I 5Stelle svendono l’Italia ai comunisti” (Libero, 10.3). Uahahahahah.
Il titolo della settimana/2. “Sull’olgettina morta finora soltanto balle” (Libero, 17.3). Infatti Imane Fadil non era un’olgettina.
Il titolo della settimana/3. “Rai, tg militarizzati. Se lo avesse fatto Renzi…” (Il Dubbio, 8.3). Se?
Il titolo della settimana/4. “Caso Sarti, si muove il Parlamento” (Corriere della sera, 15.3). Càpita, quando sbirciano video porno.
MA MI FACCIA IL PIACERE di Marco Travaglio sul Fatto Quotidiano del 18 Marzo 2019
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