domenica 3 novembre 2019

M5S, il senatore Giarrusso:<<“Di Maio non è lucido e manda a picco il M5S, ora si riposi”. “La nostra squadra al governo è la selezione del peggio.

Mario Giarrusso ape

PS: Dedico questo post a "tutti, e sono tantissimi", amici del M5S. Il Senatore dice molte cose non fatte o fatte male...secondo Voi con torto o ragione. Grazie, buona domenica.

umberto marabese
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Giarrusso: “Di Maio non è lucido e manda a picco il M5S, ora si riposi”i

E’ stata sbagliata l’alleanza a Roma con il Pd? “Il governo con il Partito Democratico era l’unica alternativa per non mandare a picco l’economia del Paese e per evitare l’innalzamento dell’Iva. Un passaggio necessario per proseguire la legislatura”, argomenta.
Giarrusso indica la soluzione per far ripartire i 5 Stelle: “Dobbiamo tornare alle vere origini del Movimento, che non aveva capi, capetti e ducetti. Serve una gestione collegiale e democratica con il pieno coinvolgimento dei portavoce e degli attivisti. In Umbria tutti erano contrari all’accordo con il Pd, è stato un suicidio giocato sulla pella degli umbri. Non dico che da soli avremmo vinto, ma sicuramente avremmo fatto una figura migliore. Invece il M5S ha preso a pesci in faccia gli elettori e gli attivisti”. Quanto alle prossime Regionali in Emilia Romagna e in Calabria, il senatore pentastellato osserva: “Ogni questione va valutata con il Movimento locale e nazionale e quindi con i portavoce e gli attivisti dell’Emilia e della Calabria”.
Mario Giarrusso ape
Giarrusso non risparmia nemmeno Davide Casaleggio. “Ha anche lui le sue responsabilità, visto che con Rousseau ha avallato il voto sull’alleanza in Umbria con esiti nefasti. E’ certamente corresponsabile del disastro”. E Beppe Grillo? “Che cosa vuole che dica…”, risponde il senatore M5S. “Sono anni che chiedo un suo maggiore impegno ma evidentemente non se la sente. Dobbiamo raccogliere quello che ci ha insegnato e non disperdere tutto come sta facendo Luigi (Di Maio, ndr) che ormai ha perso lucidità e sta sbagliando troppo. E’ ora che passi la mano e si riposi”.
Di Maio dovrebbe dimettersi anche da ministro degli Esteri? “Per il Movimento la composizione del governo è un danno enorme, soprattutto la nostra squadra che è la selezione del peggio che c’era. E anche di questo è responsabile Luigi, un altro motivo dietro il crollo nei sondaggi”. A chi si riferisce in particolare? “Ad esempio Castelli e Spadafora”. Di Stefano (sottosegretario agli Esteri)? “Perché è al governo? Non me ne sono accorto”, replica Giarrusso. Che aggiunge: “Lo stimo e lo apprezzo come persona, siciliano come me, ma la sua posizione viene oscurata dal ‘faccio tutto io’ che sta mandando a picco il Movimento”.
E il premier Giuseppe Conte? Qualcuno dice che si sia spostato troppo verso le posizioni di Nicola Zingaretti… “Non so di chi sia amico Conte e non mi interessa. Ma ci sono stati passaggi in cui non mi è piaciuto e si sta assumendo grandi responsabilità. Una delle principali è quella di non essere intervenuto per salvare il carcere ostativo buttando così al vento 27 anni di lotta alla Mafia”, attacca Giarrusso. “Conte ha voluto aspettare la decisione della Corte Costituzionale invece di intervenire prima, come molti di noi avevano chiesto. E’ stata la Caporetto della lotta alla Mafia e la colpa è sua, di Di Maio e di Bonafede. Anche le sentenze bolognesi e liguri della Cassazione mostrano un gravissimo arretramento nella lotta alla Mafia che ormai è scomparsa dai radar, sono i segnali che giudici pavidi colgono dalla politica. Non solo il contrasto alla Mafia non è una priorità di questo governo, non è nemmeno in agenda. Conte ha sbagliato tantissimo e in particolare nel non aver difeso il 4bis. La più grande sconfitta nella lotta alla Mafia ha come padri Conte, Di Maio e Bonafede”.
Dopo la Legge di Bilancio, nel 2020, il governo deve andare avanti o meglio chiudere questa esperienza? “Bisogna sicuramente fare una profonda revisione perché con quest’andazzo non si può proseguire. Da un lato Conte sta dimostrando tutti i suoi limiti, dall’altro proprio per la compagine governativa del Movimento, che non è rappresentato come dovrebbe. Non è possibile che con il 38% dei parlamentari siamo minoranza nel Consiglio dei ministri, una composizione non rispettosa della forza del M5S figlia di cedimenti e tradimenti gravissimi”. Il messaggio finale di Giarrusso è chiarissimo: “Non possiamo andare avanti così erodendo continuamente il consenso del Movimento”.

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