La consigliera M5s della Regione Lazio: "Usiamo Rousseau per davvero. Nel prossimo quesito chiediamo a emiliano-romagnoli e calabresi se dobbiamo andare al voto soli o in coalizione"
“Usiamo Rousseau per davvero, non come scudo dietro cui nascondersi!”, è l’appello di Roberta Lombardi che, in un lungo post su Facebook, dice la sua sull’ultima consultazione sulla piattaforma. E coglie l’occasione per mettere in discussione il ruolo attualmente ricoperto da Di Maio. Secondo la consigliera della regione Lazio Rousseau non va usata per “procrastinare la presa di coscienza dell’inevitabile, ovvero che il ruolo del Capo politico singolo ha fallito e che l’unica grande riappropriazione della propria identità è lavorare come intelligenza collettiva, riconoscendola e rispettandola”. Lo scrive Roberta Lombardi su Facebook, in un durissimo post in cui chiede che ora siano gli attivisti dell’Emilia Romagna e della Calabria a decidere se stringere alleanze e con chi....
Nel commento si legge ancora: “Mi aspetto ora che il prossimo imminente quesito su Rousseau sia dedicato ai soli cittadini emiliano-romagnoli e cittadini calabresi con una vera possibilità di scelta tra: andare al voto da soli, cercando di coinvolgere liste civiche vere, andare al voto in coalizione con il centro sinistra, andare in coalizione con il centro destra”.
Poi una citazione: “Il piccolo principe ricordava a se stesso che l”essenziale è invisibile agli occhi, perché non si vede che col cuore. Quello che abbiamo regalato e condiviso con il MoVimento fino ad oggi e che ci permette di vedere davvero se lo vogliamo!”.
Roberta Lombardi non è la sola a mettere in discussione la linea del capo politico unico: “Il voto di ieri su Rousseau dimostra che l’uomo solo al comando scoppia, c’è la necessità di gestire il Movimento in maniera più collegiale e plurale”, ha detto Nicola Morra a 24Mattino di Simone Spetia e Maria Latella su Radio 24. Il presidente della commissione parlamentare antimafia ha continuato: “Noi i voti li rispettiamo ma Emilia Romagna e Calabria sono realtà diverse. Le mele non si associano alle pere e per questo io ho deciso di non votare. Dobbiamo difendere la nostra identità, perché dovremmo sostenere Bonaccini? La richiesta degli attivisti è un’altra”.
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