martedì 12 novembre 2019

Ex Ilva, Arcelor Mittal deposita l'atto per il recesso. Conte-M5s, scontro sullo scudo

Ex Ilva, ArcelorMittal va allo scontro col governo: depositato il recesso dal contratto

Sale la tensione nel governo sulla reintroduzione dello scudo. L'azienda ferma la produzione a Cracovia.

MILANO - 
Arcelor Mittal tira dritto sul suo disimpegno dall'ex Ilva. I legali della società hanno depositato all'iscrizione a ruolo in Tribunale a Milano l'atto di citazione per il recesso del contratto di affitto, preliminare all'acquisto, dell'ex Ilva. Il documento è già sul tavolo del presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi. Con il deposito, la causa è stata iscritta a ruolo e ora il presidente Bichi dovrà assegnare il procedimento, in base a rigidi criteri tabellari, a una delle due sezioni specializzate in materia di imprese.

L'atto è il documento con cui l'azienda formalizza la volontà di recedere dal contratto di affitto che, secondo l'accordo, avrebbe portato all'acquisto il primo maggio 2021..
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Rep

Bagarre politica, scintille Conte-M5s

Sarebbe stato incandescente l'incontro di oggi tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e i parlamentari pugliesi M5s. Il presidente del Consiglio ha tentato di ragionare sulla possibilità di reinserire lo scudo penale, "così da togliere ogni alibi - avrebbe spiegato il premier ai presenti - ad AncelorMittal, anche in vista della battaglia legale che ci attende". Ma Barbara Lezzi, già ministra nel primo governo Conte, sarebbe stata fermissima sul punto: "Non lo voterò mai, puoi scordartelo", avrebbe detto l'ex ministro.

Silvio Berlusconi, alla registrazione del Maurizio Costanzo Show, ha parlato del futuro dell'ex Ilva. Quale futuro? "Non lo so, francamente. Purtroppo penso che sull'Ilva e probabilmente anche su Alitalia ci dovrà essere un intervento con i nostri soldi, con i soldi pubblici. Questo per l'incapacità di questi signori al Governo di risolvere i problemi e le situazioni. Ma noi siamo contrari".

Un richiamo all'unità dell'esecutivo è arrivato dal capogruppo Pd alla Camera, Graziano Delrio, a Sky TG24: "Attenzione: ci vogliono nervi saldi" e "il governo deve parlare con una voce sola". Per il Dem, "non è possibile che non è un ministro dica una cosa, un altro ministro ne dica un'altra".

Sul tema è tornato poi il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, che in commissione Bilancio ha spiegato che il tema all'ordine del giorno per il gruppo dell'acciaio non è la nazionalizzazione, ma "il rispetto degli accordi e l'individuazione di una soluzione sostenibile di mercato e di rilancio, anche per il conseguimento degli obiettivi di bonifica". "Piano industriale e ambientale sono strettamente collegati, si deve puntare al ripristino degli approvigionamenti e che l'Ilva continui a produrre. Il governo è impegnato collettivamente e collegialmente a questo obiettivo".
 

Stop alla produzione a Cracovia

Nel frattempo l'azienda ha fermato la produzione anche nel proprio impianto di Cracovia, spiegando che la decisione era stata già presa a maggio che lo stop avrebbe dovuto avvenire già a settembre, salvo poi essere stato rinviato.  ArcelorMittal Polonia, si legge nella nota, "è costretta a interrompere temporaneamente le operazioni primarie a Cracovia il 23 novembre". Si ripartirà, prosegue la nota, "quando le condizioni del mercato miglioreranno" a sufficienza.---
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https://www.repubblica.it/economia/2019/11/12/news/ex_ilva_arcelor_mittal_desposita_atto_di_citazione_su_recesso-240927679/?ref=RHPPLF-BH-I240896793-C8-P5-S1.8-T1

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