Matteo Salvini risponde alle "sardine" della sinistra con la campagna "gattini per Salvini": "Cosa c'è di più dolce e bello dei gattini?".
Mentre continuano a esserci parecchi dubbi sulla spontaneità delle "sardine", il movimento anti-Lega nato dal basso - almeno in apparenza, visto che sembra essere telecomandato (o quantomeno influenzato) dal Pd - Matteo Salvini non sta a guardare.
Dopo avere annunciato di essere disposto a "scendere in piazza con loro", il leader del Carroccio ha avviato una campagna social all'insegna dei "gattini per Salvini". Un modo ironico per ridimensionare la portata del movimento "sardiniano", pronto ad allargare il suo raggio dall'Emilia-Romagna - sede il 26 gennaio delle elezioni regionali che vedranno la sfida tra il dem Stefano Bonaccini e la leghista Lucia Borgonzoni - a tutta l'Italia.
"Cosa c'è di più dolce e bello dei gattini? P.s. Ai vostri bambini felini piacciono sardine e pesciolini? Mettete la foto nei commenti! Miao!", il commento apparso martedì sera sui canali social dell'ex ministro dell'Interno, con tanto di simbolo della Lega "rivisitato" per l'occasione. Come? Con la scritta "Gattini con Salvini" e la silhouette di un felino che tiene con la zampa una sardina. Con il chiaro obiettivo di mangiarsela, come la Lega vuol fare con il movimento messo su da alcuni giovani elettori di sinistra....
Ancora più eloquente la foto pubblicata sul web, dove si vede un gattino intento a divorare una sardina. Una palese dichiarazione di guerra all'omonimo movimento.
L'iniziativa lanciata da Salvini ha riscosso grande successo: quasi 5mila condivisioni e più di 10mila commenti al post, molti dei quali con allegata l'immagine di un gatto o di un animale domestico. Una vera e propria armata di padroni e "pelosetti" contro l'odio di una certa sinistra.
Numeri importanti che hanno convinto Salvini a proseguire la sua campagna contro le "sardine". E infatti, mercoledì mattina, sui profili social del leader leghista è apparsa la foto di un altro gatto, seduto a tavola davanti a un piatto a base di... indovinato, sardine. Per la precisione, un pesciolino già tagliato e pronto per essere mangiato. Come Salvini vuol fare con le "finte" sardine.
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