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Il primo elemento è questo post di Voce Ebraica per la pace.
Carissimi StilumCuriali, offriamo alla vostra attenzione un secondo articolo sul Medio Oriente, che ci sembra interessante perché aiuta a fare luce su una certa mens presente nella società e nel governo israeliani. Buona lettura e diffusione.
20 Ottobre 2025
Itamar Ben-Gvir, ministro della Sicurezza Nazionale di Israele, ha dichiarato a un’emittente israeliana che, dopo la recente restituzione degli ostaggi, Israele deve riprendere le operazioni militari su vasta scala a Gaza.
Secondo Ben-Gvir, la consegna degli ostaggi rimuove il principale freno alla campagna, e Israele dovrebbe “tornare in guerra” e “aprire le porte dell’inferno” su Gaza.
Le sue affermazioni parte di una più ampia spinta in senso duro da parte di ministri di estrema destra che chiedono azioni decise hanno alimentato il dibattito in Israele sulla ripresa di operazioni offensive su larga scala.
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E questo è l’articolo di Inside Over:
Dall’inizio del cessate il fuoco Israele ha ucciso almeno 97 palestinesi, feriti altri 230, violando l’accordo di tregua 80 volte.
Solo domenica 19 ottobre l’esercito israeliano ha ucciso 42 persone in oltre 20 attacchi aerei in diverse aree di Gaza comprese regioni lontane dalla “linea gialla” che segna il controllo israeliano. L’IDF ha colpito oltre 100 “obiettivi” bombardati da tra cui una scuola piena di rifugiati.
L’IDF ha dichiarato che gli attacchi erano una risposta alla violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas, cosa che il gruppo palestinese ha negato. Le Brigate Qassam hanno negato qualsiasi ruolo sottolineando di rimanere pienamente impegnati nel cessate il fuoco e di “non essere a conoscenza di incidenti o scontri a Rafah”.
In un post X il giornale americano DropSiteNews smentisce la versione dell’IDF: secondo il direttore della testata Ryan Grim “l’esplosione di Rafah – usata da Netanyahu per giustificare l’interruzione di tutti gli aiuti a Gaza e la ripresa dei raid aerei – era causata da un bulldozer di coloni israeliani che aveva investito ordigni inesplosi, non da un attacco di Hamas”.
La fonte riportata da Grim è il giornalista palestinese Younis Tirawi che dal suo account X ha scritto: “I media israeliani riferiscono che è stato imposto un ordine di silenzio sull’incidente di Rafah. Posso rivelare un dettaglio sul motivo per cui è stato emesso l’ordine di silenzio: i feriti non sono soldati israeliani ma coloni privati ingaggiati dall’esercito per demolire case a Rafah, un’operazione in corso dalla scorsa settimana. A quanto pare stavano distruggendo case quando hanno investito un ordigno esplosivo improvvisato.”
Già prima della presunta “violazione” del cessate il fuoco da parte di Hamas, l’esercito israeliano aveva continuato ad uccidere a Gaza. Venerdì 17 ottobre un attacco israeliano ha ucciso 11 membri della stessa famiglia a Gaza.
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