umberto, è pazzesco… 3,6 miliardi di euro per diffondere il gender e l’agenda Lgbtqi. È questa la cifra prevista nella nuova “Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ 2026–2030” della Commissione Europea. Un testo presentato con il linguaggio dei diritti, ma che è in realtà un programma ideologico capace di toccare scuola, sanità, media e cultura. Il loro obiettivo è di inserire l’ideologia gender in tutte le politiche pubbliche, raddoppiare i fondi destinati all’Agenda Lgbt e allargare la definizione di “crimine d’odio”, con la conseguenza che chi difende la famiglia, la vita e le verità elementari sull’uomo possa essere messo a tacere. Lo abbiamo già visto in Italia con il DDL Zan, bloccato soltanto grazie alla mobilitazione popolare. Ora la spinta arriva da Bruxelles, con strumenti più forti e margini di dissenso più stretti… Ecco perché, prima che l'attacco arrivi dall’Europa, dobbiamo assicurare che l’Italia sia solidamente difesa da una normativa seria: il disegno di legge sul consenso informato dei genitori a scuola, attualmente in discussione alla Camera, deve essere esteso anche ai progetti che riguardano l’educazione “affettiva”, non solo l’educazione “sessuale”. Inoltre, ci deve essere un chiaro divieto di progetti e attività “gender”.
Abbiamo pochissimo tempo, umberto… Senza queste modifiche, la legge nazionale rischia di essere un guscio vuoto: basterà cambiare nome ai progetti per escludere i genitori e indottrinare i nostri figli… Con il tuo aiuto possiamo difendere i nostri figli e il diritto dei genitori di scegliere: dona oggi 5 euro o 10 euro per permettere a Pro Vita & Famiglia di continuare questa battaglia in difesa della libertà educativa DONA ORA Te lo dico con franchezza: questa battaglia la stiamo portando avanti spesso da soli. - In Parlamento, nelle riunioni decisive, ci siamo trovati davanti delegazioni Lgbt numerose e organizzate, mentre sul fronte della maggioranza abbiamo spesso visto silenzio e esitazioni. - Nel dibattito pubblico, chi prova a difendere la libertà educativa dei genitori viene censurato e accusato di “ostacolare il progresso”. Eppure abbiamo il dovere di tenere la posizione. Per questo Pro Vita & Famiglia non arretra: dobbiamo continuare a fare pressione sulle Istituzioni e sensibilizzare i parlamentari e i rappresentanti del Governo per migliorare il disegno di legge sul consenso informato prima che sia troppo tardi…. umberto, se oggi il tema del consenso informato è sul tavolo è perché abbiamo portato la voce dei genitori dove altri non hanno osato. E lo faremo anche adesso, in Parlamento e in sede europea. Difendere la libertà educativa dei genitori è urgente! Ma non possiamo fare quasi nulla contro i “miliardi di euro” previsti per la propaganda gender se non riusciamo a raccogliere ulteriori fondi per la nostra campagna contro il gender nelle scuole… Dona 5 euro o 10 euro adesso: ogni giorno perso è un vantaggio in più per chi vuole decidere al posto dei genitori DONA ORA Non cerchiamo scontri inutili: chiediamo libertà - per i genitori, per la scuola, per chi crede che educare significhi rispettare la realtà e la dignità dei minori. Non possiamo fermarci adesso: la fase degli emendamenti è il punto in cui una legge diventa utile o resta vuota. Grazie in anticipo per quello che puoi fare! In alto i cuori, | 
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