domenica 26 ottobre 2025

AntiDiplomatico - 26 Ottobre 2025 10:00 "Kit da cucito a 1 euro": a questo la Nato ha ridotto il popolo ucraino.

 


di Fabrizio Poggi per l'AntiDiplomatico

Nonostante la retorica pacifista, gli Stati Uniti stanno lavorando per aumentare le forniture di armi all'Ucraina: questo in sostanza quanto dichiarato dal Segretario generale della NATO Mark Rutte nel corso della conferenza della cosiddetta "coalizione dei volenterosi" a Londra.

L'America, ha detto Rutte, sta fornendo un vasto arsenale di armi all'Ucraina, tra cui Patriot, Himars e Atacms; nei mesi scorsi, «c'era il rischio che il flusso di armi dagli Stati Uniti diminuisse.

Fortunatamente, grazie agli sforzi di Trump, abbiamo organizzato il flusso di armi chiave, come i missili Patriot. Sono gli alleati che li stanno pagando; e ora promettono miliardi, così che le armi fluiscano verso l'Ucraina». Il punto chiave, ha osservato Rutte, è che solo gli USA possono fornire queste armi, di cui sono sprovvisti gli arsenali europei. Stiamo lavorando «per garantire che questo flusso continui, almeno al ritmo di un miliardo di dollari al mese. La questione dei Tomahawk è ancora all'esame del presidente», ha aggiunto Rutte.

Che il flusso di armi ed equipaggiamenti continui è del resto interesse precipuo degli ucraini: in certi casi, proprio il flusso di equipaggiamenti, su cui sta fiorendo un discreto, quanto misero mercato interno, in un paese in cui manca praticamente tutto e anche l'offerta di una semplice camicia può far gola negli acquisti sottobanco.

È così che, stando a RIA Novosti, gli ucraini starebbero vendendo equipaggiamento militare olandese su siti web di annunci, in cui si smerciano abbigliamento, set di borse e kit da cucito. Tra le offerte di vendita, una borsa per maschera antigas viene venduta a 150 grivne (circa 3 euro) e un set di borse a 140 grivne. In uno degli annunci, si specifica che l'articolo è «usato da personale militare olandese». In vendita anche un kit da cucito per la riparazione di indumenti a 60 grivne (poco più di 1 euro) e si evidenzia che l'articolo è originale, aggiungendo però che gli stemmi su tutti i foderi sono stati tagliati. In offerta anche un fodero per coltello a 150 grivne, compatibile con il sistema MOLLE (Modular Lightweight Load-carrying Equipment, in uso tra le forze USA, Gran Bretagna e altri paesi NATO).

Alla lettura di tali annunci, si rimane colpiti non solo dalla elementare constatazione di quale sia il “recapito” ultimo del sostegno europeista alla junta nazigolpista. Non è solo questo e non è tanto questo. Ben altre destinazioni, che non gli annunci web di magliette e tute militari, sono quelle prese dal contrabbando delle armi fornite a Kiev dai “volenterosi” e ben altre cifre, che non i miseri 3 euro di un “set di borse”, sono i 50 milioni di dollari che il nazigolpista-capo deposita mensilmente su uno dei propri conti negli Emirati Arabi, oppure i 5 miliardi di euro di aiuti militari che il suo clan tenta di riciclare attraverso l'acquisto di una banca francese.

No, è altro ciò che soprattutto colpisce alla lettura di tali annunci. Si rimane colpiti dal baratro di miseria in cui USA, UE, FMI, Banca Mondiale e loro simili, già a partire da ben prima del golpe del 2014, abbiano ridotto un intero popolo, costretto a mercanteggiare la propria dignità per 3 euro, 7 euro, dopo che, con l'obiettivo di farne una piazzaforte nella guerra alla Russia, gli si era promessa “l'Europa”, dopo che, a suon di miliardi stanziati ufficialmente da Washington, si erano pagati gli squadristi che avrebbero scatenato il sanguinario majdan, dopo che, con i nazigolpisti al potere, gli si era imposto di scegliere tra scaldarsi o mangiare, mendando alle stelle, su ordine dei tagliagole finanziari internazionali, tariffe e tasse.

7 euro per un paio di pantaloni termici dell'esercito olandese: questa è “l'Europa” che il povero popolo – non il «povero Zelenskij» dei giornalacci di regime quali il Corriere della Sera – ucraino si ritrova a oggi mendicare. Come in ogni “democrazia” osannata dai pennivendoli del liberal-europeismo, ben altre condizioni sono quelle che toccano ai ras golpisti al soldo della finanza internazionale, rispetto al tragico abisso di miseria delle masse ucraine

Che siano maledetti i guerrafondai di Bruxelles e i corifei che esaltano quella “democrazia” sotto il cui giogo i nazigolpisti di Kiev tengono in catene le masse popolari ucraine.

------------------------------------------------------------------------------------------

https://politnavigator.news/gosdep-blagodarya-trampu-potok-oruzhiya-prodolzhaet-idti-na-ukrainu-tomagavki-po-prezhnemu-vozmozhny.html

https://ria.ru/20251026/ukraina-2050649534.html

Fabrizio Poggi

Fabrizio Poggi

Ha collaborato con “Novoe Vremja” (“Tempi nuovi”), Radio Mosca, “il manifesto”, “Avvenimenti”, “Liberazione”. Oggi scrive per L’Antidiplomatico, Contropiano e la rivista Nuova Unità.  Autore di "Falsi storici" (L.A.D Gruppo editoriale)

Nessun commento:

Posta un commento