domenica 12 ottobre 2025

BYOBLU24 - TEL AVIV IN PIAZZA: NETANYAHU CONTESTATO DAVANTI AGLI AMERICANi.

 


Oltre 100.000 persone, riunite per chiedere il ritorno dei prigionieri e un accordo di pace. I cittadini israeliani scendono ancora una volta in piazza a Tel Aviv. E il nome non è casuale: piazza degli Ostaggi, intitolata così dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023.

Alla manifestazione c’è anche la delegazione statunitense: l’inviato speciale Steve Witkoff, insieme a Ivanka Trump e Jared Kushner. La figlia e il genero del presidente degli Stati Uniti hanno un legame stretto con Israele, essendo entrambi di religione ebraica.

Probabilmente ancora più di Donald Trump, che è atteso in Israele lunedì, dove rimarrà per 4 ore per incontrare il primo ministro Benjamin Netanyahu e per tenere un discorso alla Knesset, il parlamento israeliano.

È atteso anche un incontro tra il presidente americano e le famiglie degli ostaggi di Hamas: lo hanno chiesto i parenti, che insieme alla gente scesa in piazza ha applaudito quando Witkoff ha nominato Trump.

Al contrario, è stato ancora una volta contestato Netanyahu, come avviene ormai da tre anni: il primo ministro è stato accusato di aver sacrificato la liberazione dei prigionieri perché troppo concentrato a tenere in piedi il suo governo.

Un esecutivo formato da ministri estremisti che si dicono contrari all’accordo sul cessate il fuoco con Hamas: questi ministri minacciano la tenuta del governo e infatti Netanyahu, accusato di immobilismo politico dalle famiglie dei prigionieri, non è stato di certo immobile sul fronte delle operazioni militari nella Striscia di Gaza.

Dopo la visita in IsraeleDonald Trump volerà in Egitto, dove si attende la firma dell’accordo tra Israele Hamas. Saranno presenti anche altri esponenti politici come Giorgia Meloni.

Nell’intesa, si parte con una prima fase, che prevede la tregua e lo scambio dei rispettivi prigionieri. Se quelli israeliani ancora vivi sono 20, mentre 28 risultano morti, i palestinesi sono quasi 2.000.

Hamas ha annunciato che il rilascio degli ostaggi israeliani inizierà lunedì mattina, mentre Israele ha già fatto sapere che non concederà tra gli altri la liberazione di Marwan Barghouti, un esponente dell’organizzazione palestinese Fatah, detenuto in Israele dal 2002, con una condanna di cinque ergastoli per il suo ruolo nella Seconda Intifada.

L’esercito israeliano ha intanto avviato un ritiro parziale da Gaza ma, anche in questo caso, fa sapere che il ritiro completo verrà concesso soltanto con il disarmo di Hamas. Così Israele manterrà ancora il 53% del controllo della Striscia di Gaza.

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