Marco Tosatti
Cari amici e nemici di Stilum Curiae, offriamo alla vostra attenzione questo articolo pubblicato da Professione Reporter, che testimonia del grado servilismo e di censura presente nella stampa italiana. Buona lettura e diffusione.
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Cdr Repubblica solidale con Flotilla. Corriere, la Direzione blocca il comunicato
Sullo sciopero generale per il blocco della Flotilla in acque internazionali e per fermare il massacro di Gaza, il Comitato di redazione de la Repubblica pubblica un comunicato a pagina 5 dell’edizione di venerdì 3 ottobre.
Il Cdr del Corriere non pubblica niente. In realtà avrebbe voluto. Il comunicato era già pronto, ma da una parte la Direzione del Corriere ha bloccato il comunicato, dall’altra alcuni redattrici e redattori hanno protestato nella mail aziendale (“non in mio nome”). La Federazione della Stampa ha scritto al Direttore Luciano Fontana contestandogli violazioni dell’articolo 34 del Contratto di lavoro, che prevede appunto la pubblicazione di comunicati sindacali.
azione pacifica
Con ordine. Il 3 ottobre su Repubblica si può leggere il comunicato con cui il Cdr “appoggia idealmente le ragioni dello sciopero generale indetto per oggi da Cgil, Usb e altre sigle. Come giornaliste e giornalisti saremo impegnati a raccontare con passione e cura sia le proteste sia l’evoluzione dell’azione pacifica e non violenta della Global Sumud Flottilla… I media internazionali non possono entrare nella Striscia per poter raccontare in presa diretta e con indipendenza il dramma in corso… Attorno a questo conflitto si sta consumando lo sgretolamento di tutti i principi e valori basilari della democrazia, del rispetto del diritto internazionale, dell’umanità. Non solo come professionisti, ma anche come cittadine e cittadini, restiamo stupefatti nel registrare la criminalizzazione di chi opera concretamente per la solidarietà con coraggio e determinazione…”.
Prima di sottoporre il testo alla Direzione per la pubblicazione il Cdr di Repubblica l’ha discusso con i delegati dei vari servizi.
visibilità alle manifestazioni
Il comunicato del Cdr del Corriere invece diceva: “Il Comitato di Redazione del Corriere della Sera esprime il proprio sostegno alla mobilitazione in favore della popolazione palestinese ed esprime la propria solidarietà ai componenti della Global Sumud Flotilla, che hanno tentato in queste ore di aprire un corridoio umanitario per Gaza. La scelta di lavorare in questa giornata di sciopero generale è dovuta alla necessità di dare visibilità alle manifestazioni in corso, nate dal basso e senza precedenti nella storia recente. Ci impegniamo così a tutelare il diritto dei cittadini ad essere informati. Il Cdr si unisce poi all’appello lanciato da Fnsi al governo di Israele per il rilascio immediato dei colleghi giornalisti che sono stati arrestati assieme agli attivisti in missione”. Il Cdr informava inoltre la redazione di voler devolvere una cifra prelevata dal conto Cdr a un’associazione che si occupa dei bambini di Gaza. Non c’era stato un passaggio con i delegati di settore.
articolo 34
La Direzione ha bloccato il comunicato perché “di contenuto politico”.
L’articolo 34 del Contratto di lavoro (scaduto da 9 anni, ma in vigore) dice che “i Cdr possono chiedere almeno tre ore avanti la chiusure della prima edizione al Direttore l’inserimento dei loro comunicati sulle pubblicazioni dell’azienda. Tali comunicati dovranno contenersi in limiti ragionevoli di spazio e riferirsi ai problemi sindacali del giornalisti. Il sindacato del Direttore sul contenuto dovrà limitarsi agli aspetti che investono la sua responsabilità di fronte alla legge”.
il caso recoletos
La segretaria Fnsi Alessandra Costante ha scritto a Fontana per ricordare la sostanza dell’articolo 34, dove si dice anche che l’eventuale dissenso sull’opportunità della pubblicazione sarà risolto dal rappresentante statutario dell’Associazione regionale della stampa. Questo passaggio però non è stato compiuto, Costante contesta le violazioni dell’articolo 34 e ricorda che nel 2003 il Tribunale di Milano ha stabilito che il divieto di pubblicare i comunicati sindacali è qualificabile come comportamento antisindacale, sanzionato dall’articolo 38 dello Statuto dei lavoratori.
Al Corriere il rifiuto di pubblicare un comunicato sindacale è inedito. Va ricordato che nell’anno 2013 il direttore De Bortoli non si oppose alla pubblicazione da parte del Cdr di una ricostruzione lunga e puntuale, a puntate, del “caso Recoletos”, che aveva portato a un enorme indebitamento della società editrice e coinvolgeva direttamente gli azionisti di allora di Rcs editore.
Professione Reporter
(nella foto, Global Sumud Flotilla)
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