15 Ottobre 2025Andrea Murgia
Danneggiata dopo la vaccinazione anti Covid-19: il Tribunale civile di Asti condanna il Ministero della Salute a versare un indennizzo a vita nei confronti di una donna, oltre che a pagarle le spese legali.
E.G. – queste le iniziali della 52enne – ha riportato danni neurologici dopo la somministrazione del prodotto di Pfizer-Biontech (vaccino Comirnaty). La signora aveva effettuato due dosi (il 7 e 28 aprile 2021), manifestando una rara variante della sindrome di Guillain-Barré (atassia da poliradicolonevrite acuta tipo Miller Fisher), che causa difficoltà motorie. Dopo vari ricoveri nei mesi successivi, il medico non aveva escluso che il danno fosse stato causato dalla vaccinazione.
La donna aveva presentato domanda di indennizzo al Ministero della Salute, che in sede amministrativa l’aveva respinta, escludendo il nesso causale tra vaccinazione e patologia. Nesso causale che è stato però riconosciuto da due consulenti nominati dal Tribunale.
Così la giudice Ivana Lo Bello ha disposto l’indennizzo previsto dalla Legge 210/1992 sui danni causati da vaccinazione. Si tratta di un assegno bimestrale vitalizio che ammonta a quasi 2.000 euro ma che aumenta in caso di vaccinazione obbligatoria. Il Ministero deve anche pagare 4.700 euro di spese legali.
La sentenza risale allo scorso 26 settembre. La donna è stata assistita dallo studio legale Ambrosio & Commodo di Torino. Gli avvocati spiegano che la signora è stata infine colpita dalla mielite trasversa, una rara condizione neurologica caratterizzata da un’infiammazione dei del midollo spinale. Secondo i dati del programma statunitense VAERS, fino al 2022 erano stati registrati 593 casi di mielite trasversa post vaccinazione, con 280 casi associati al prodotto Comirnaty.
Nel procedimento legale favorevole alla donna, il Ministero della Salute e l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) erano rappresentati dall’Avvocatura dello Stato ed eventualmente possono ricorrere in appello.
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