giovedì 16 ottobre 2025

BYOBLU24 - NORD STREAM, L’UCRAINO RESTA IN ITALIA: CLAMOROSO STOP ALL’ESTRADIZIONE IN GERMANIA !

 


16 Ottobre 2025Andrea Murgia

Colpo di scena nel caso Nord Stream. La Corte di Cassazione ha annullato la decisione di estradare in Germania Serhii Kuznietsov. L’ex capitano dell’esercito ucraino era stato arrestato lo scorso 21 agosto a Rimini. L’accusa è quella di aver partecipato al sabotaggio dei gasdotti nel settembre 2022.

Il procedimento torna ora davanti a un nuovo collegio della Corte d’Appello di Bologna. Era stata la stessa Corte d’Appello a ordinare l’estradizione in Germania. Il mandato di arresto europeo per l’ucraino è infatti stato emesso dai tedeschi. Ma la Cassazione ha annullato la decisione per “erronea qualificazione giuridica dei fatti contestati”.

I giudici avevano assimilato l’accusa tedesca a un reato italiano che non era perfettamente sovrapponibile. In pratica: un errore procedurale.

I gasdotti Nord Stream erano stati danneggiati da un’esplosione, avvenuta ormai più di tre anni fa. Il collegamento energetico consentiva il flusso di gas dalla Russia alla Germania. Il sabotaggio era avvenuto sette mesi dopo l’operazione militare russa in Ucraina. Due settimane prima, l’allora presidente statunitense Joe Biden aveva dichiarato: “Se la Russia invade, il Nord Stream finirà”. Una frase che fece discutere. Alcuni mesi dopo il danneggiamento, alcune inchieste giornalistiche avevano parlato di un commando ucraino legato alla CIA.

Secondo l’accusa tedesca, Kuznietsov ne avrebbe fatto parte. L’ucraino però passava le vacanze in Italia. Il procedimento a suo carico non è comunque chiuso e la richiesta andrà riesaminata. Per ora Kuznietsov resta in custodia nel nostro Paese. Il suo avvocato esprime soddisfazione dicendo che “nessuna pressione politica può giustificare la compressione del diritto a un giusto processo“.

Intanto, a fine settembre è stato arrestato in Polonia tal Volodymyr Z. (da non confondere con Zelensky), anche lui su mandato di arresto della Germania, con l’accusa di aver fatto parte del commando ucraino che ha danneggiato il Nord Stream. Pure in questo caso, spetta alla Corte distrettuale di Varsavia valutare se consegnarlo alla Germania.

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