Andriy Parubiy, 54 anni, ex presidente della Verkhovna Rada ed esponente di spicco della politica ucraina, è stato ucciso a Leopoli in una sparatoria avvenuta nel quartiere Frankivskyi.
Secondo le prime ricostruzioni, un uomo travestito da corriere, a bordo di una bicicletta elettrica e con indosso un caso nero, si è avvicinato a Parubiy e ha aperto il fuoco, colpendolo con almeno sette proiettili. Il politico è morto sul colpo.
Volodymyr Zelensky ha confermato la notizia parlando di “terribile omicidio” e che “tutte le forze e i mezzi necessari sono impegnati nelle indagini e nella ricerca del killer”. È stata avviata l’operazione Siren per rintracciare il sospettato e aperta un’indagine per omicidio.
Chi era Parubiv...(da leggere assolutamente)...
Abbiamo chiesto una ricostruzione della storia politica di Parubiy al giornalista esperto di esteri Alberto Fazolo:
“Andreij Parubij, è stato uno degli uomini chiave del nuovo corso ucraino. Negli anni ’90 muove i primi passi politici negli ambienti eversivi neonazisti. È tra i fondatori del partito social nazionale ucraino, organizzazione che si richiamava direttamente al quasi omonimo partito di Adolf Hitler.
Il partito di Parubij favorisce la penetrazione occidentale in Ucraina e riceve ingenti fondi dalla galassia di organizzazioni riconducibili agli Stati Uniti. Il fatto di finanziare dei nazisti dichiarati crea non pochi imbarazzi e malcontenti tra i contribuenti statunitensi, per questo il partito cambia nome in Svoboda (Libertà), ma la sostanza rimane immutata.
Durante le proteste di Euro Maidan, Parubij diviene comandante dell’ala militare dei manifestanti. Ci sono sue foto accanto ai cecchini che sparano sui manifestanti e sulla polizia, ragion per cui è indicato come il padre della strategia della tensione Ucraina: lo stragismo che porta alla definizione di un nuovo assetto politico. Dopo il colpo di stato a Kiev, diventa Presidente del Parlamento, veste in cui incontra numerosi esponenti politici occidentali. Politici che magari si riempiono la bocca di antifascismo, ma che poi vanno a braccetto con i nazisti.
Ora è stato ucciso a Leopoli, città culla del nazionalismo ucraino. Al momento è troppo presto per dire se l’azione sia opera della Resistenza ucraina che lotta contro il Governo golpista di Kiev, oppure se si tratti di un regolamento di conti interno.
Il processo di denazificazione dell’Ucraina proposto da Putin non è stato definito nei dettagli, ma è evidente che per arrivare ad una pace nel Paese, non si possano lasciare impuniti certi criminali.”
Le autorità ucraine non hanno ancora fornito dettagli sui possibili mandanti dell’agguato, mentre le indagini proseguono....----
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