RESPINTO A TEL AVIV SACERDOTE ITALIANO: AVEVA SCRITTO UN LIBRO SU GAZA
Dall’alba di oggi, 13 agosto, almeno 24 palestinesi sono stati uccisi nei raid condotti dalle forze armate israeliane nella Striscia di Gaza. Secondo Al Jazeera, tra le vittime ci sono cinque bambini e cinque persone in attesa di aiuti umanitari. Dodici morti in un attacco aereo hanno colpito una casa nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Altre sette vittime si registrano in un altro raid.
Intanto, il Capo di Stato Maggiore israeliano Eyal Zamir ha approvato il quadro generale del nuovo piano operativo dell’IDF nella Striscia. Durante la riunione sono state illustrate le operazioni già condotte, comprese quelle a Zeitoun, e definite le prossime fasi “in conformità con le direttive politiche” di B. Netanyiahu. L’obiettivo è aumentare la prontezza delle truppe, prepararsi al reclutamento delle riserve e garantire tempi di recupero in vista delle prossime missioni.
E sempre le autorità israeliane hanno negato l’ingresso nel Paese al sacerdote italiano Nandino Capovilla, parroco di Marghera. Diretto a Gerusalemme per un pellegrinaggio, è stato bloccato all’aeroporto di Tel Aviv e respinto per “motivi di sicurezza e ordine pubblico”. Dopo sette ore di fermo, è stato imbarcato su un volo per la Grecia. Aveva recentemente pubblicato un libro sulla situazione di Gaza.
Mentre dalla parrocchia di Gaza, padre Gabriel Romanelli ha provato a rassicurare via social: “Stiamo bene”, mentre alle sue spalle si alzavano colonne di fumo a poca distanza dalla chiesa, oggi rifugio per circa 500 persone.
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