venerdì 29 agosto 2025

BYOBLU24 - Epidemia colposa per omissioni. Avvocato milanese a ByoBlu: (continua a leggere sotto...).

 

...“CITTADINO CHE RIFIUTI VACCINO SARÀ PERSEGUIBILE PENALMENTE”...!

La sentenza depositata il 28 luglio dalle Sezioni Unite, modifica il reato di epidemia: basta violare la quarantena o non fare un tampone e il cittadino potrà essere perseguito penalmente per reato di “epidemia colposa in forma omissiva”.

Lo scorso 10 aprile le Sezioni avevano infatti risposto affermativamente alla questione di diritto “se il delitto di epidemia colposa possa essere integrato anche da una condotta omissiva”L’avvocato del Foro di Salerno, Olga Milanese, offre una sua consulenza critica a questa estensione del reato di epidemia colposa, in esclusiva per Byoblu.

“Come sappiamo, con la sentenza di fine luglio di quest’anno 2025, le sezioni della Cassazione Penale hanno introdotto delle importanti novità. Innanzitutto, hanno previsto che il reato di epidemia in forma colposa si può configurare non soltanto tramite l’azione positiva di spargimento di germi patogeni da parte del soggetto agente, ma anche quando il soggetto sia egli stesso portatore di germi patogeni e quindi sia in grado di poter provocare un’epidemia tramite il contagio di altre persone. Già questa precisazione è molto importante.

A ciò è seguita un ulteriore riconoscimento che è quello appunto della configurabilità del reato di epidemia colposa in forma omissiva. Che cosa significa questo? Significa fornire al futuro legislatore delle emergenze degli strumenti coercitivi molto, molto importanti. Perché? Perché il futuro legislatore che voglia imporre qualsiasi tipo di obbligazione sanitaria o diagnostica ai cittadini potrà accompagnare questo obbligo con la possibilità della configurabilità di un reato, quindi con l’applicazione di una sanzione penale in caso di inosservanza di queste obbligazioni imposte.

Facciamo un esempio molto semplice come nel caso dei lockdown, mascherine, quarantene, obbligo di tampone o obbligo vaccinale, che abbiamo imparato a conoscere, quando si asserisca che il vaccino è in grado di prevenire e impedire il contagio.

Ebbene, il cittadino che non voglia ottemperare a queste obbligazioni, quindi magari si rechi imposti aperti al pubblico, esca semplicemente fuori di casa senza aver fatto un tampone o senza essersi vaccinato, ebbene, se si trova a contatto con altre persone ed è positivo, risulta essere positivo, le altre persone a loro volta risultano essere positive, potrebbe essere accusato del reato di epidemia colposa. Ed è evidente come questo spiani anche la strada ad una repressione totale dei diritti e delle libertà dei cittadini e soprattutto ad una soppressione del loro diritto di sentire rispetto alle scelte del legislatore, soprattutto quando si tratta di scelte che hanno un impatto sul proprio corpo e sui propri diritti fondamentali”.

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