L’Ucraina aumenta gli acquisti di gas russo. No, non c’è alcun errore in questa notizia.
Dal 2022 Mosca e Kiev combattono sul campo, oltre a lanciarsi droni. I russi sono avanzati territorialmente a fasi alterne, mentre l’Ucraina non è arrivata a soccombere soltanto per il sostegno economico e militare occidentale.
I finanziamenti dell’Occidente si stanno rivelando vitali per l’economia di Kiev, il cui debito pubblico – nelle mani dei soliti fondi speculativi – è aumentato del 30% in tre anni. Bene: parte dei tanti miliardi di euro versati nelle casse di Kiev vengono utilizzati per acquistare gas russo.
Ovviamente, l’acquisto avviene indirettamente: l’Ucraina compra gas da Slovacchia e Ungheria, che a loro volta ricevono il gas russo attraverso il TurkStream, gasdotto che collega Russia e Turchia.
A luglio 2025 le importazioni di gas dell’Ucraina hanno raggiunto il massimo in quasi due anni, raggiungendo 833 milioni di metri cubi. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, gli acquisti sono aumentati di 16 volte. Nel 2025, Slovacchia e Ungheria rappresentano i principali fornitori di Kiev con il 50% e 24%, insieme alla Polonia.
Il paradosso non è soltanto che l’Ucraina acquisti gas proveniente dal suo nemico con i soldi forniti dall’Occidente ma anche che la stessa Ucraina abbia chiuso da gennaio 2025 l’ultima rotta del gas con la Russia, colpendo proprio Paesi come Slovacchia e Ungheria.
Per aggirare il problema del rubinetto chiuso dagli ucraini, Bratislava e Budapest si riforniscono attraverso un’altra rotta, il già citato gasdotto TurkStream.
Un altro paradosso è dato dal fatto che l’Ucraina (ma anche l’UE) faccia la morale a Slovacchia e Ungheria, bacchettando i rispettivi governi perché non tagliano i ponti energetici con Mosca. Per acquistare poi il gas russo tramite quei due Stati.
Insomma: una vicenda che mette per l’ennesima volta a nudo tutta l’ipocrisia occidentale. Non c’è infatti soltanto la questione energetica ma anche quella politica. Da tempo l’UE descrive il presidente russo Putin come un tiranno. Eppure, dopo aver bandito i partiti di opposizione e impedendo ancora nuove elezioni, si scopre che l’ucraino Zelensky è contestato nel suo Paese per un eccessivo accentramento dei poteri.---
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