giovedì 25 febbraio 2021

Maurizio Blondet - Il primo Great Reset...ora arriva il "secondo"...?

 


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“Nell’agosto 1918 venne deciso di istituire una vera e propria “dittatura alimentare”. Lo Stato ebbe il monopolio completo degli approvvigionamenti […]  introdusse un sistema di tessere alimentari con cui decideva cosa e  in quale misura ciascuno poteva mangiare… noti scrittori, studiosi ed esponenti della società civile sgraditi  ne furono vittime.  […] Successivamente vennero proibite, senza eccezioni, tutte le attività economiche,  perfino i più piccoli negozi di sarto, calzolaio o gelataio”

“Rispetto al 1913, tra il 1920 e il 21 la produzione industriale era calata dell’82 per cento e la produzione di cereali del  40 per cento. Le città si svuotarono   perché i loro abitanti scapparono in campagna alla disperata ricerca di cibo.  La popolazione di Pietrogrado  da quasi due milioni e mezzo di abitanti si ridusse a circa 740 mila,  con un salto in meno pari ai due terzi della popolazione; nello stesso periodo Mosca perdette circa la metà dei suoi abitanti, mentre il totale della popolazione in Russia diminuì di circa un terzo”  (statistiche di Krasnaia Gazeta 9  febbraio 1921).

Per quanto riguarda la forza lavoro  quella non impiegata in agricoltura  si ridusse a  meno della metà  rispetto a quando i bolscevichi avevano preso il potere: da 3milioni e  600 mila a 1  milione 500 mila persone”.Il  potere d’acquisto dei salari operai calò i due terzi rispetto al livello del 1913-14. La politica economica comunista era riuscita in brevissimo tempo la quinta economia del mondo”.

Riprendo  la magistrale prefazione di Paolo Sensini al “Il Terrore Rosso  in Russia, 1918-1923   di  Sergei Mel’gunov,  il primo che  documentò  come fosse stato Lenin e non Stalin, a inaugurare il Terrore come metodo di governo – con la forte sensazione che questo passato sia il futuro che ci prepara  il Gran Reset di Davos come da tabella di marcia esfiltrata dal Canada (rileggetela). L’analogia fra il “comunismo di guerra” e la dittatura sanitaria  con gulaghizzazione (lockdown)   delle popolazioni superflue e  inquinatrici, sono  abbacinanti.

Il nuovo lockdown decretato da Speranza con la firma di Draghi (in posizione di subalterno al primo) ci dice che non si fermeranno davanti a nulla, fino a che avranno raggiunto i loro scopi.

Lenin e il suo stato maggiore non si fecero fermare né convincere dalla palese distruzione  non solo di vite umane, ma di  tragico arretramento economico che la loro ricetta aveva provocato  – al punto  alienarsi la stessa  classe sociale che pretendevano di favorire e  metter in pericolo il  regime stesso:   perché contrariamente alla nostra passività di oggi, “nei primi tre mesi de 1920  furono toccate dagli scioperi tre quarti delle fabbriche. A dispetto delle minacce di arresto e fucilazione gli operai  sfilavano al grido di ‘Abbasso i commissari!”.

Avevano  “la scienza”

“La loro intenzione era di fare del 25 ottobre 1917 la data di inizio di una nuova civiltà,  il punto di ripartenza della storia del mondo”, hanno scritto i Medvedev.  “Ripartenza”   è letteralmente quello che intende il Forum di Davos per  Gran Reset. Lenin e il Comitato Centrale bolscevico facevano proprio lo slogan dei globalisti miliardari ed ecologici:  “build back better”, ricostruire meglio una società  sbagliata.

Come Bill Gates e Schwab, Lenin credeva di  applicare “una verità scientifica”. Lui gli insegnamenti del marx-leninismo: “arrogandosi la facoltà di conoscere le “specie” sociali, Lenin decise quali dovevano  scomparire perché condannate dalla storia”; esattamente come i miliardari globali,  e i loro servi politici  messi al governo dovunque in occidente, hanno (con l’impostura  della pandemia)  abolito intere categorie sociali che ritengono dannose  (gli occupati in turismo  accoglienza  e tempo libero, fino alle compagnie aeree low  cost e agli attori) e  smantellato  interi servizi sociali  destinati ai superflui, dalla Sanita Pubblica universale  alla Pubblica Istruzione alla previdenza sociale.


Bill Gates sta applicando   al mondo la “scienza” del riscaldamento globale  causato dall’uomo,  l’oligarchia dei miliardari punta ad “aumentare” l’uomo con inserzioni tecnologiche, facendone il  cyborg transumano.

Analogamente, “il Partito e i suoi ingegneri delle anime umane non si sarebbero più fermati fino a quando gli individui sotto il suo imperio  non si fossero trasformati in rotelle (vintiki) sostituibili di un “ingranaggio tecnico” oppure una sorta di robot umani”.

Con queste premesse, stupirà apprendere che come i miliardari d’oggi puntano alla moneta digitale e al reddito universale di sussistenza  digitale, anche i bolscevichi  puntavano  alla “completa abolizione della moneta”?

E come   la Opendemocracy di  Soros proclama che  approfittando del virus  “è ora dia bolire la famiglia”,   così  i  rossi  si adoperavano  a “far esplodere il guscio della vita privata”, perché, come predicava la Krupskaia (la donna di Lenin) gli spazi privati  al difuori dello Stato erano “un pericoloso brodo di coltura per controrivoluzionari”?

 

Nel 2030 non possederai niente e sarai felice,  proclama il Forum. I bolscevichi, “per costringere le  masse russe sull’altare di una “società futura”  che esse dovevano preparare ma non godere  non c’era altro mezzo che  il Terrore, ricetta che  fu subito messa  in opera sotto Lenin” (R. Mondolfo).

Da noi il terrore mediatico non  basta, già si  minacciano licenziamenti di medici e infermieri che cercano di sottrarsi al vaccino dagli imponenti effetti avversi; in Israele già  non si possono fare acquisti al supermercato senza presentare la tessera di vaccinazione,;  l’obbligatorietà  viene imposta sempre più duramente.

Secondo  le ultime informazioni in applicazione al  lockdown Speranza,

A Merano istituiscono *l’obbligo di tampone* per entrare e uscire, coi *POSTI DI BLOCCO*.

Nel Comune di Bollate (MI) non si puo transitare, usano le telecamere per controllare chi non è residente, e se tu entri nel Comune in auto ti fermano prendono la targa e ti avvisano, la seconda volta incappi nella multa, 400Euro”

Anche l’iconoclastia dei Black Lives Matter ha il suo originale nel bolscevismo reale. “In nome del nostro  domani metteremo al rogo Raffaello,  distruggeremo i musei, schiacceremo i fiori dell’arte”, urlò  il movimento Proletkul’t (Cultura proletaria). Giustappunto la Krupskaia, nominata dal marito direttrice del Comitato generale per l’istruzione politica, epurò le biblioteche sovietiche di 94 autori, fra cui Platone, Dante, Cartesio, Jules Verne, Ernst Mach, Fedor Dostojevski,  Kropotkin al pari di Solo’vev –   e furono vietati il Requiem di Mozart,  quasi tutto Bach, e i Vespri di Rachmaninov”.

Impoverirono anche le menti

A giudicare dalla  monocorde uniformità  propagandistica di giornali e tv, con la demonizzazione di ogni deviazione dal pensiero unico, non siamo lontani dal momento che viene così descritto: a forza di “demagogia, di coercizione e di repressione, il governo statizzò, monopolizzò tutto, assolutamente tutto,  perfino   la parola, perfino il pensiero.  Esso divenne il solo detentore di tutte le verità, il solo proprietario di tutti i beni materiali e spirituali”.

Il  successo del Gran Reset 1920 è testimoniato  da queste cifre ufficiali:

[…] Secondo l’Ufficio centrale di Statistica , in seguito alla carestia del 1921-22, morirono 5.053.000 abitanti. A  queste vanno aggiunte quelle della guerra civile:  el 1918-20 il paese perse 10 milioni  di persone. Dunque tra il 1918 e il ‘22 le perdite salirebbero a  circa 15 milioni, il 10%  della popolazione”.    Per confronto in Spagna le perdite durante la guerra civile (1936-39) rispetto all’insieme della popolazione furono l’1,8%,  nella Guerra di Secessione in Usa, l’1,6”.

Bill  Gates si è lasciato sfuggre che a forza  di vaccinare il mondo, si può ridurre la popolazione globale di un dieci per cento. Dati i mezzi  più  mpderni, non dubitiamo farà meglio di Lenin.

(In Italia si è comnciato col distruggere il motore…)



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