Umile supplica: il tracciante a luciferasi ci basta!
Non so se avete notato: prima, fabbricare il vaccino anti-covid mRNA era difficilissimo, raro e geniale, anzi unico, tanto che la donnetta Kommissaria s’era accaparrata a spese di tutti noi europei quello tedesco di Pfizer-Biontech, ancorché bisognasse trasportarlo a meno 80 in ghiaccio secco; e in centinaia di milioni di esemplari , ad altissimo prezzo che fu intascato lestamente dal CEO di Pfizer Bourla… Appena s’è cominciato a capire che il vaccino Pfizer era un disastro costosissimo accollato alla spesa pubblica, ecco apparire “offerte” di prodotti sempre più facili: Astrazeneca a -20, Sputnik che le autorità UE devono riconoscere molto migliore di quello che hanno comprato, il cinese Sinovac, quello italiano che sarà pronto presto… per finire al detersivo Johnson & Johnson che ne ha già centinaia di milioni di dosi da sperimentare sui bambini
; e adesso c’è addirittura u mercato nero dei vaccini anticovid: segno che vengono fabbricati senza problemi in qualche capannone dismesso in qualche parte del mondo da chimici dello stesso tipo e della stessa cosca , forse, di quelli che in Colombia usano etere etilico per raffinare la coca. E sempre a milioni di boccette, a prezzo sempre più basso. E nessuno parla più di temperature ultrabasse.Questa è la narrativa dei media. Che tacciono con ammirevole concordia gli scomodi effetti collaterali di quelle inoculazioni:
Vaccini terrificanti che peraltro, conferma la narrativa, non ci libereranno dalla “pandemia” di un virus continuamente mutante con sempre nuove “varianti” (che non ammazzano nessuno, ma questo i media non dicono) e aumenti di “casi” (che significa “sani” ma “positivi” a non si sa che, comunque condannati una quarantena che fa perdere loro il lavoro e il salario).
Beninteso, l’immensa campagna di vaccinazione di massa e obbligatoria a cui si vuol giungere, non serve nulla di terapeutico, come ammettono i media riportando per esempio le ingiunzioni seguenti:
Il virologo Pregliasco: «Le persone vaccinate rispettino la quarantena e tutte le altre misure di distanziamento come prima» E’ QUINDI OVVIO CHE LA VACCINAZIONE NON SERVE. a.msn.com/05/it-it/BB1dz
Ma no, serve ad altro.
Qui sotto vedrete che viene annunciato uno strumento che, grazie ai miracoli della Intelligenza Artificiale (a cui siamo invitati ad abituarci), addirittura può “sfornare” nuovi “modelli di vaccini” nel giro di “minuti, non mesi”: quindi siamo alla autoproduzione, u richiesta del cliente, sempre più economica e diffusa…
Ora, senza voler minimamente contrastare la narrativa mediatica verissima – onde scongiurare la condanna penale per negazionismo – umilmente chiediamo: perché non rompere il contratto con Pzizer (ormai ha lucrato tutto il possibile dal suo trucco) e far calare l’attenzione sullo mRNA ormai divenuto un genere di consumo insignificante, e limitarsi a iniettare in ciascuno di noi il tracciante con luciferase a tatuaggio di cui Bill Gates ha pagato la ricerca e detiene il brevetto? E’ relativamente innocuo, certo meno dannoso del mRNA, e di questo capiamo ed accettiamo lo scopo: renderci visibili a 6G e ai sensori cloud che devono sapere quanto ci spetta, a ciascuno di noi, in reddito universale di base digitale calcolato in base ai nostri “meriti” e “penalità” sociali alla cinese.
In ogni caso, riportiamo qui sotto l’articolo sul mirabolante sforna-vaccini:
L’IA ci salverà dal Covid-19? Il nuovo strumento può sfornare modelli di vaccini in pochi minuti, non mesi
Il nuovo processo, sviluppato presso la USC Viterbi School of Engineering, potrebbe segnare un importante punto di svolta nella guerra dell’informazione contro il coronavirus e le sue numerose mutazioni sempre più virulente che stanno tassando un lancio di vaccini già impegnativo a livello mondiale.
Il team dell’USC ha sfruttato l’intelligenza artificiale (AI) per accelerare l’analisi del vaccino che può essere adattata rapidamente e facilmente per analizzare le mutazioni virali stesse.
Utilizzando un algoritmo di apprendimento automatico, il modello può presumibilmente completare i cicli di progettazione del vaccino in pochi minuti, o addirittura secondi, in un’impresa che prima della pandemia richiedeva mesi se non anni, mostrando quanto lontano l’umanità è arrivata negli ultimi 12 mesi.
“Questo framework AI, applicato alle specifiche di questo virus, può fornire candidati vaccini in pochi secondi e spostarli rapidamente verso studi clinici per ottenere terapie mediche preventive senza compromettere la sicurezza”, ha affermato Paul Bogdan, professore associato di ingegneria elettrica e informatica presso l’USC Viterbi , aggiungendo che consentirebbe ai ricercatori medici di “stare al passo con il coronavirus mentre muta in tutto il mondo”.
Utilizzando un ceppo di SARS-CoV-2 da solo, il sistema ha predetto 26 potenziali vaccini che poi ha ridotto a soli 11, che attaccano le proteine del virus che utilizza per rompere ed entrare nelle cellule umane e iniziare l’auto replicando.
Il sistema basato sull’intelligenza artificiale può ideare nuovi vaccini in meno di un minuto e convalidarne la qualità in meno di un’ora, in una svolta davvero sbalorditiva e promettente, una volta verificata in modo indipendente e accuratamente testata, ovviamente.
Il motivo della nostra supplica:
L’agenzia francese del farmaco raccomanda di “sconcertare” la vaccinazione del personale sanitario a causa degli effetti collaterali dei vaccini Pfizer e AstraZeneca contro Covid-19.
“Al fine di limitare il potenziale rischio di interrompere il funzionamento dei servizi sanitari, si raccomanda di vaccinare il personale dello stesso servizio su base scaglionata”, raccomanda l’agenzia.
La vaccinazione di massa del personale infermieristico non tiene conto degli effetti collaterali, talvolta violenti, dei vari vaccini, con conseguente congedo per malattia.
L’ANSM ha registrato 2.140 casi di effetti avversi a seguito dell’iniezione del vaccino Pfizer / BioNTech, in particolare con la seconda dose, inclusi 73 casi di ipertensione arteriosa. “Questo non mette in discussione la sicurezza del vaccino ma costituisce un segnale che deve essere monitorato”, aggiunge l’agenzia.
Troppe reazioni avverse, rischiamo di perdere il personale
In Italia qui:
Prof.ssa Annamaria Colao, titolare della Cattedra UNESCO per l’Educazione alla Salute e Sviluppo Sostenibile dell’Università Federico II di Napoli : “Troppe reazioni avverse, stiamo sbagliando strategia”.
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