Un articolo chiarificatore di Thomas Fazi, pubblicato dall’amico Gianluigi Paragone, riferisce del recentissimo (dicembre 2020) rapporto sulle politiche post-COVID redatto dal G30 – un think tank fondato su iniziativa della Rockefeller Foundation nel 1978, “presieduto proprio da Draghi insieme a Raghuram Rajan, ex governatore della banca centrale indiana”.
“In esso si dice chiaramente che i governi non dovrebbero sprecare soldi per sostenere le aziende che purtroppo sono destinate al fallimento, definite nel rapporto “aziende zombie” – pensiamo per esempio, per quello che riguarda l’Italia, alle centinaia di migliaia di negozi e di esercizi pubblici messi in ginocchio dalla pandemia e dalle relative misure di contenimento della stessa e solo parzialmente puntellati dagli insufficienti “ristori” del governo –, ma dovrebbero piuttosto assecondare la “distruzione creativa” del libero mercato, lasciando queste aziende al loro destino e favorendo lo spostamento dei lavoratori verso le imprese virtuose che continueranno a essere redditizie e che si svilupperanno dopo la crisi.
[…]
“Nel documento del G30 ci si concentra anche sul mercato del lavoro, scrivendo che «i governi dovrebbero incoraggiare aggiustamenti nel mercato del lavoro […] che richiederanno che alcuni lavoratori dovranno cambiare azienda o settore, con appropriati percorsi di riqualificazione e assistenza economica».
Per Fazi, “Il messaggio è chiaro: i governi non dovrebbero cercare di impedire le espulsioni di forza-lavoro dalle aziende destinate al fallimento, come in Italia e in diversi altri paesi si è tentato finora di fare, in parte, con il blocco dei licenziamenti (in scadenza a marzo) e il largo ricorso alla cassa integrazione. Piuttosto, dovrebbero assecondare e agevolare questo processo per permettere al mercato di provvedere ad una “efficiente” allocazione di risorse (tra cui gli esseri umani)”.
Non so se Fazi, che accusa Draghi di “ideologia liberista degli albori” – abbia colto che la Rockefeller Foundation è quella che nell’ottobre 2019 , insieme alla Fondazione Gates, e alla “John Hopkins Bloomberg School of Public Health”,
cattedra “universitaria” privata pagata dal miliardario Bloomberg, organizzò a New York “Event 201”, la nota simulazione di una pandemia di coronavirus che avrebbe fatto 65 milioni di morti e indotto gli Stati ad assumere la sospensione delle libertà di movimento,commercio, vaccinazione universale ripetuta e permanente, eccetera.
Ricordo che l’interesse della Rockefeller Foundation per lo sfruttamento delle opportunità offerte da una pandemia risale al 2010: allora, nel maggio, editò “Scenarios for the Future of Technology and International Development”.
http://www.nommeraadio.ee/meedia/pdf/RRS/Rockefeller%20Foundation.pdf
Come rafforzare la globalizzazione anche dopo una pandemia globale?
In quella previsione, la Rockefeller Foundation simulò lo scenario chiamato “Lockstep” su come una Pandemia Globale avrebbe generato uno Stato di polizia globale iniziato dalla Cina, ma che dopo che la pandemia cessa “non solo resta in vigore , ma si intensifica”. Prendere esempio dal controllo totale cinese sulla popolazione veniva implicitamente (e nemmeno tanto implicitamente) raccomandato anche in Occidente.
Insomma la Rockefelelr Foundation e quindi le sue emanazioni come il G30 co-presieduto da Draghi, è una delle centrali strategiche che ha progettato il Grand Reset del World Economic Forum: approfittare della “rara opportunità” offerta dall’epidemia per “build back better” – ricostruire meglio, è lo slogan ripetutto da tutti i potenti in questi mesi – l’economia mondiale, correggendone gli incagli al capitalismo veramente liber0 (come la piccola proprietà privata immobiliare, da abolire), eliminando le emissioni nocive provocate da una popolazione ormai superflua che pretende di viaggiare, andare in vacanza, guadagnare un salario in lavori dove può essere sostituita con vantaggio da robot , e che devono sparire -. Insieme a turismo di massa, ristoranti, alberghi, agenzie di viaggio, compagnie aeree sovradimensionate…
Per cui, magari Draghi fosse un umano “liberista degli albori”. E’ colui che attuerà per l’Italia il Grand Reset. Le aziende zombi di cui ha parlato sono chiaramente i piccoli esercizi e tutte le attività di ospitalità , fino alle sfilate e alle fiere campionarie, di cui l’ideologia transumana del World Economic Forum ha decretato l’eliminazione perché “inquinanti” , ad effetto serra, produttrici di CO2.
Nel progetto ideologico-transumanista del Grand Reset , il DAD e lo smartworking di massa elimineranno gli spostamenti e la necessità degli incontri di persona, e la chiusura – sta già avvenendo – di bar e pizzerie; seguirà – apertamente annunciata – l’eliminazione di allevamenti di bovini, suini e pollame altamente inquinanti e la rieducazione delle bocche inutili all’apporto proteico ricavabile dagli insetti; mantenimento della popolazione superflua con reddito universale di base, in moneta digitale, che sarà elargito contro la cessione al governo di tutti gli immobili; il governo ” si offrirà di eliminare tutti i debiti delle persone (mutui, prestiti, carte di credito, ecc.) a cui verranno forniti tutti i finanziamenti dal FMI nell’ambito di quello che diventerà noto come il programma World Debt Reset.” Nel 2030 tutti noi “non avremo niente, nessuna privacy e saremo felici”.
Draghi lo farà, non c’è dubbio. Giorni orsono avevo messo un punto interrogativo alla fine della frase:
“Uomo di singolare doppiezza, senza scrupoli, sempre d’accordo con l’ideologia vigente dei miliardari, attuerà il Grand Reset del World Economic Forum, che è l’ortodossia del momento?”
Ora il punto interrrogativo va tolto. La certezza ultima me l’ha data Paolo Mieli, mellifluo, in un talk show, quando ha auspicato che Draghi non mantenga nessun ministro del precedente governo, “tranne Roberto Speranza, che è stato tanto bravo nella gestione della pandemia”: un padrone del discorso ci ha detto che la dittatura e impostura terapeutica deve continuare, con successivi lockdown sempre più spietati, come descritti nella roadmap uscita dal Canada.
Allora perché ho detto che è bene che la Lega abbia accettato di sostenere Draghi? Primo, perchè il Grand Reset fatto dai grillini-piddini, incapaci oltre che malvagi, sarebbe peggiore per crudeltà sulla popolazione; i e poi, perché la Lega ha preso in parola Draghi sulla sua conversione “keynesiana”, e può almeno mostrarne la doppiezza. Può anche fargli mancare l’appoggio; insomma può almeno minimamente condizionarlo.
Sarà poco. Certo, ma togliamoci ogni illusione. Angela Merkel in Germania, Macron in Francia, Boris Johnson in UK, persino Netanihu in Ieraele, stanno attuando il Gran Reset, esattamente come da noi, secondo lo stesso programma di “vaccinazioni totali” e la stessa distruzione programmata di attività economiche “superflue” “inquinanti”, non resilienti, non green ; la Commissione con la Van der Leyen deve assolutamente vaccinare l’intera popolazione (per una “malattia” trattabile con farmaci noti ed economici), perché evidentemente servono ad un altro scopo. E non ci sarà liberazione fino a quando i popoli non si rendano conto della dittatura inumana che li opprime, cosa improbabile. In questo quadro, ottima anche la scelta delal Meloni i restare fuori: come elettori avremi due forni (per quel che vale, dato che non credo voteremo mai più – o voteremo con il metodo rivelato dal Time per far vincere Biden )
(Ricordo di pregare perchè “li catturi la rete che hanno teso”: la liberazione verrà dall’Alto)
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