sabato 3 ottobre 2020

HuffigtonPost - Un caffè (blindato) prima del processo Gregoretti. Salvini: "A testa alta"

 


Il leader leghista raggiunto in hotel a Catania da Giorgia Meloni e Antonio Tajani per una breve colazione.


Caffè a 3 fra i big del centrodestra poco prima dell’udienza preliminare prevista oggi nel tribunale di Catania nei confronti di Matteo Salvini per il caso dei migranti della nave Gregoretti. Il leghista, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani e la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni si sono incontrati per una breve colazione in un hotel sul lungomare della città siciliana. L’incontro fra i tre era stato previsto in piazza Duomo, poi rinviato per motivi di sicurezza. Catania è blindata e l’udienza si svolge a porte chiuse.

 

“Grazie a tutti coloro che sono venuti a Catania anche da molto lontano per dimostrarmi la loro vicinanza” scrive Matteo Salvini su Facebook, “e grazie a tutti coloro che me l’hanno dimostrata anche da casa. È per me motivo di orgoglio, onore, forza. Avanti a testa alta, con fiducia, certo di aver sempre agito per la difesa della Patria e la sicurezza degli italiani”. 

L’ex ministro dell’Interno rischia fino a un massimo di 15 anni per sequestro di persona nei confronti dei 131 migranti che rimasero quatto giorni sulla nave militare italiana Gregoretti, prima di poter sbarcare il 31 luglio 2019. Ma rispetto all’ipotesi di chiedere il giudizio abbreviato, nega categoricamente e anzi, a margine del palco, sentenzia: “Non ci sarà proprio un processo”.

Nello stesso giorno in cui Lampedusa ricorderà le 368 persone affondate nel Mediterraneo nel più tragico naufragio del 2013, a Catania il giudice per le indagini preliminari dovrà decidere se prosciogliere o rinviare a giudizio l’ex vicepremier per un’accusa che la procura catanese ha chiesto di archiviare ma che il tribunale dei ministri ha sostenuto. Fino al sigillo finale messo dal Senato il 12 febbraio scorso, chiedendo che il ‘capitano’ della Lega andasse a processo. Gli viene contestata la gestione degli sbarchi dalla Gregoretti a una ventina di giorni dai “pieni poteri” chiesti agli italiani come uno tsunami, la sera del 9 agosto. Salvini sottolinea anche che la sua vicenda potrebbe essere un brutto precedente: “Non so se è la prima volta che in Europa che un ex ministro è processo non per reati economici, ma per un’azione di governo”.

Appare probabile che, sarà con la richiesta di acquisizione di nuovo consistente materiale probatorio su diversi altri sbarchi in cui i migranti sono stati trattenuti e sulle eventuali responsabilità di governo e, se riterrà, (solo dopo lo studio delle carte) con nuove testimonianze che si concluderà oggi l’udienza preliminare.

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