lunedì 12 ottobre 2020

x Byoblu Michele CRUDELINI - IL GOVERNO PREVEDE UNA CRESCITA SENZA PRECEDENTI MA VIENE SMENTITO DA TUTTII

 


PS: Benito Mussolini:<< Abbiamo occupato una posizione arretrata rispetto al nemico...>>.In tempo di guerra venivano chiamati “bollettini dal fronte”. Erano le notizie sull’andamento del conflitto che il più delle volte venivano ritoccate ad arte, evitando di menzionare le sconfitte per tenere alto il morale della popolazione. Oggi la guerra non c’è, ma ci sono lo stesso i bollettini dal fronte economico per dirci che andrà tutto bene e supereremo presto questa crisi.

umberto marabese

Le ingenue previsioni di crescita del Governo Conte

Tra i vari bollettini dal fronte un posto d’onore deve essere riservato all’ultimo NADEF, la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza approvata da poco dal Governo e oggetto di audizione al Parlamento. A leggere questo documento sembra infatti di entrare in un universo parallelo, dove le chiusure generalizzate imposte dal Governo non hanno avuto alcuni impatto sul livello di produttività del Paese. Non solo.

Dal documento, che intende dare una previsione sull’andamento dell’economia fino al 2026, si prevede un livello di crescita dal PIL che in Italia non si era visto nemmeno negli anni precedenti al 2020, con un contesto economico più che favorevole.
Nel dettaglio il NADEF stima che l’economia italiana tornerà a registrare un segno positivo già a partire dal 2021, con un tasso di crescita del PIL del +0.9%, mantenendo poi lo stesso ritmo per il 2022 e il 2023, rispettivamente con tassi dello 0.8% e del 0.7%.

Insomma secondo il Ministro Gualtieri la crisi dovuta alle restrizioni contro la diffusione del Covid è già alle spalle e i cittadini italiani possono aspettare serenamente l’avverarsi delle previsioni governative.

Perfino Fubini ha seri dubbi sulla narrativa del Governo

Questo scenario idilliaco ha però fatto scattare l’allarme perfino tra le penne del giornalismo mainstream. Il vicedirettore del Corriere della Sera Federico Fubini ha per esempio scritto un lungo editoriale dal titolo piuttosto evocativo: “Le allegre stime sul debito”.

Un effetto moltiplicatore così alto della spesa pubblica o del taglio delle tasse, come quello che prevede il governo nei prossimi tre anni, probabilmente non si è mai visto in Italia nemmeno durante il boom dei nostri padri e dei nostri nonni

Questo il commento di Fubini.

Scetticismo legittimo che viene rafforzato dai capisaldi su cui si basa questo ingenuo ottimismo del Governo Conte.

Anche in Europa smentiscono le previsioni di Gualtieri

L’effetto crescita previsto nel NADEF sarebbe infatti il risultato di due principali fattori: i soldi del Recovery Fund e l’andamento dell’inflazione. Eppure proprio venerdì scorso arrivava la notizia da Bruxelles sul mancato accordo tra Parlamento e Consiglio europeo sul pacchetto di prestiti e sussidi previsti con il Recovery Fund, con il rischio di rimandare il tutto di un anno. Le previsioni di crescita del NADEF si basano quindi su un accordo che ancora non c’è.

Anche per quel che riguarda l’inflazione, le stime sembrano prive di riscontri nella realtà. A confermarlo è Philip Lane, capo economista della Banca Centrale Europea, che in una recente intervista al Wall Street Journal ha dichiarato che “l’attuale livello di inflazione rimane lontano dal nostro obiettivo”.

Per intenderci l’obiettivo della BCE è appena sotto il 2%, mentre oggi l’inflazione arriva a malapena allo 0.3%. A tutto questo bisogna aggiungere gli ormai probabili provvedimenti restrittivi che lo stesso Governo Conte intende adottare nei prossimi giorni e che colpiranno nuovamente numerose attività commerciali.

Dunque nonostante sia uno storico di formazione, il Ministro Gualtieri sembra in questo caso avere una visione piuttosto discutibile dell’andamento degli avvenimenti storici, perché nel NADEF ha descritto come una trionfale vittoria quella che in realtà sarà la nuova disfatta di Caporetto.

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