“Un ospedale con 100 malati di Covid-19 in reparto riceve dalla propria Regione 200 mila euro al giorno”. Lo rivela Guido Bertolaso, ex capo della Protezione Civile, un uomo che il sistema lo conosce bene. Nascono così tanti dubbi e sorgono mille domande sulla gestione di tutta questa emergenza, sul colossale business, sui conflitti di interesse. “Come si può pensare che spontaneamente i vari ospedali si privino di malati Covid per mandarli altrove?”, si chiede ancora Bertolaso. Insomma, detta così può sembrare fin troppo cinico, ma rappresentano una vera e propria risorsa economica per gli ospedali e un importante esborso per lo Stato che, tramite le Regioni, eroga ai nosocomi ben 2mila euro al giorno per ogni paziente ricoverato.
L’ex capo della Protezione Civile critica anche le misure introdotte da questo governo che, dice, “sforna Dpcm sempre più restrittivi, un segnale di resa, imponendo chiusure progressive con pesantissime conseguenze sull’economia. E poi – continua Bertolaso – mancano le contromisure propositive: “Dov’è la soluzione se mi chiudi dentro casa ma poi mi costringi a dieci ore di fila per fare un tampone?”I MEDICI NON POSSONO FORNIRE DATI SULLE TERAPIE INTENSIVE
Intanto si cerca di fare chiarezza sui dati che arrivano dalle terapie intensive, che secondo gli ultimi aggiornamenti sarebbero sature al 14%, media nazionale, con punte che non superano il 22%, come accade in Campania. Non è però facile conoscere la reale situazione interna agli ospedali, i dati vengono forniti solo dalla direzione sanitaria. Abbiamo chiesto al professore Pietro Luigi Garavelli, primario di malattie infettive presso l’ospedale di Novara, quali fossero le condizioni della terapia intensiva: “A questa domanda non posso rispondere perché esiste un disposto regionale secondo il quale posso parlare di Covid dal punto di vista scientifico e divulgativo, ma per parlare di dati relativi all’ospedale dove lavoro la competenza è della direzione sanitaria!”
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