Lo studio condotto dal professore di medicina forense Pasquale Mario Bacco insieme alla sua equipe è arrivato a conclusioni capaci di mettere in discussione molte delle verità assolute urlate finora a reti unificate. La conclusione più scioccante è che in Italia il virus già da ottobre 2019 aveva infettato più del 35% della popolazione, mentre a febbraio 2020 c’era ancora chi dai salotti televisivi tranquillizzava istituzioni e cittadini spiegando che per l’Italia il rischio fosse zero. La ricerca, condotta su di 7 mila persone in tutta Italia e finanziata da Meleam SpA fa chiarezza anche sul numero dei morti: “I numeri della Protezione civile sono fasulli – spiega Bacco – il virus non ha possibilità di uccidere una persona sana, il rischio c’è solo per chi ha una risposta immunitaria bassa”. E per quanto riguarda le cure: “Se il virus si ripresenterà a ottobre sarà molto diverso da quello di adesso, per questa ragione il vaccino non servirà a risolvere nulla, la soluzione c’è e si chiama farmaco”. ---
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