Intervista a Gianluigi Paragone: "Recovery fund? Ormai siamo nell'Unione germanica. DI Battista prova a redimere i 5 stelle, ma non ce la può fare, sono la più grande fake politica, dei poltronari. Mastella meglio di Di Maio".
- Pietro SalvatoriGiornalista politico, Huffpost
“Alessandro sta provando a redimere il Movimento, ma non ce la può fare, il Movimento è infetto”. Gianluigi Paragone tra treno e motorino sta arrivando a Roma quando risponde al telefono. Ne ha per tutti: “La proposta Merkel-Macron sul recovery fund? Ormai questa non è più l’Unione europea, è l’Unione germanica”. Il Mes? “E’ lo stesso meccanismo del casinò, quando entri ti regalano delle fiches per invogliarti a giocare e farti perdere tutto”. Ma le bordate vere sono contro i suoi ex compagni del M5s: “Sono la più grande fake politica in corso d’opera. Bonafede, come Conte e Di Maio, sono bambini prese a sberle”. Nessun rischio di caduta del governo, però, visto che Renzi “non avrà il coraggio di buttarlo giù, è come un bullo che non ha mai fatto a sberle”, e i 5 “sono poltronari, attaccati con il mastice alle poltrone”...
Senatore Paragone, Conte non ha mai chiuso del tutto ai soldi del Mes, lei ritiene che i 5 stelle alla fine dovranno ingoiare il sì?Conte ha bisogno di quei soldi. D’altronde quando chiedi un atto di amore alle banche si capisce bene qual è il tuo atteggiamento... I 5 stelle poi sono la più grande fake politica in corso d’opera. Non c’è più niente lì. Buona parte si ingoierà il Mes per tenersi il posto. Un pezzetto farà una battaglia simbolica e identitaria. Ma il grosso è tarato sulla linea poltronara.
Lei ha un ottimo rapporto con Di Battista, tra i più duri contro il MesIo e Ale abbiamo un buon rapporto personale, siamo amici. Alessandro sta provando a redimere il Movimento, ma non ce la può fare, il Movimento è infetto. Non ce la può fare perché quel sogno e quella voglia di cambiamento che ha mosso il 33% degli italiani è completamente andata a ramengo, su ogni cosa. Dalle nomine a Benetton, qualsiasi argomento caratterizzante si è polverizzato.
Ecco, i simboli. Bonafede, loro frontman, ha fatto un frontale con Di Matteo, icona per anni di quel partito.Mi arrivano notizie e sensazioni di forte delusione da parte della loro base, in parte anche nel gruppo. La politica è fatta di simboli. Di Matteo era simbolo di quella politica in particolare. Le tesi M5s sono sempre state deboli, fatte di sensazioni, emozioni e protesta. Avevano bisogno di figurine che addensassero protesta, come sono stato io per un periodo. Se proponi a Di Matteo un qualcosa di congruo al suo essere simbolo, e non sei in grado di sostenerla rimangiandotela, hai tradito lui e chi ti ha dato fiducia. Cosa poi abbia fatto cambiare idea a Bonafede nel giro di 48 ore, questo lui non lo ha mai spiegato.Il suo silenzio è lo stesso di Di Maio e di Conte, sono ormai dei bambini presi a sberle.
Lei con loro si è candidato non più di due anni fa.E’ un altro mondo. Quando Descalzi era indagato la Taverna faceva un post al giorno per chiederne la testa, ora che è imputato lo hanno riconfermato. Bonafede ha addosso i macigni Di Matteo e del suo capo di gabinetto, ma è anche capo delegazione dei 5 stelle, e non ha detto nulla su nomine, perché loro partecipano al banchetto. Me li ricordo quando puntavano il dito contro Mastella, ma Di Maio è peggio, Mastella almeno faceva politica, questi stanno semplicemente piazzando tutti. E’ umiliante per chi ci credeva, assistere oggi al poltronismo e al nepotismo del clan Di Maio.
Torniamo da dove siamo partiti.Cosa c’è di sbagliato nella proposta di Merkel e Macron?La cifra non è sufficiente, e vedremo presto che ci sarà un accartocciamento dell’economia del nostro paese.
Ma è pur sempre un buon punto di partenza.Nel testo c’è scritto chiaramente che quei soldi sono legati al ripagare il piano. E’ del tutto assente un meccanismo di monetizzazione del debito. E’ strumento che tenta di salvare il salvabile, ma legandolo a un piano di risanamento, il tentativo di un qualcosa che vorrebbe essere ma che non è.
Scusi parliamo comunque di un’iniziativa che è andata incontro a quel che chiedeva l’Italia.Ma va... L’asse franco-tedesco non sarà mai il promotore del cambiamento che la situazione presupporrebbe. Si oppongono a un’unione politica, che oggi dovremmo già avere, siamo fuori tempo massimo. Non hanno saputo gestire l’emergenza sanitaria, figurati la crisi economica. E’ inutile tentare di rianimare un soggetto che si chiama Unione europea, ma è un’Unione germanica. Se va bene è in folle ritardo, se va male è un tentativo inutile.
Immagino dunque che le sue posizioni sul Mes rimangano immutate.
Facciamo finta che io prenda per buona la retorica sull’assenza di condizionalità. Rimane il fatto lo si lega a investimenti sulla spesa sanitaria, ma l’emergenza in sé è spesa corrente di Stato in quanto sanità. Non sono spese eccezionali, non dovremmo avere bisogno di rivolgerci a un meccanismo agevolato. E’ lo stesso meccanismo del casinò, quando entri ti regalano delle fiches per invogliarti a giocare e farti perdere tutto”.
Facciamo finta che io prenda per buona la retorica sull’assenza di condizionalità. Rimane il fatto lo si lega a investimenti sulla spesa sanitaria, ma l’emergenza in sé è spesa corrente di Stato in quanto sanità. Non sono spese eccezionali, non dovremmo avere bisogno di rivolgerci a un meccanismo agevolato. E’ lo stesso meccanismo del casinò, quando entri ti regalano delle fiches per invogliarti a giocare e farti perdere tutto”.
In che senso?Mi dai i soldi, li metto per costruire nuove strutture sanitarie, potenziare le esistenti e assumere personale, tutte cose che prima mi hai fatto tagliare. Quando sono finiti i soldi che fai, le ritagliamo?
Oltre alla grande partita del Mes, un altro forte elemento di instabilità come dicevamo è quello di Bonafede. Se cade lui cade il governo?Io voterò la sfiducia, ma il governo non cadrà perché salveranno Bonafede. Renzi alla fine è pavido, è il bullo che non ha mai fatto a cazzotti, al momento della conta scappa.
Ma supponiamo che passi.Vediamo che succede, ma tanto hanno il mastice sotto il cu.., si sono ingoiati di peggio. Il governo cadrà quando la folla ne avrà le scatole piene. Il paese è destinato a vedere una piazza forte mobilitarsi in autunno, chi pensa non sia così sbaglia. Che fanno, schierano l’esercito contro chi non avrà nulla da mangiare, contro chi avrà perso il posto di lavoro o chi sarà costretto a tagliarne?
Sta dicendo che senza una spinta popolare Conte finirà la legislatura?Senza la piazza rimane il mastice. Si stanno già acconciando il salvagente Berlusconi ha ottenuto uno sconto fiscale per la tv commerciale nazionale. Una cosa che non c’entrava nulla ma che è nel dl Rilancio.
Immagino che lei non andrà in piazza con il centrodestra.Non ci andrò. Andrò in tutte le piazze in cui si leverà una protesta sociale, quella del 2 giugno ha un imprinting politico.
Tra l’altro il giorno della festa della Repubblica.
Il politicamente corretto non mi è mai piaciuto. Non si fermano le piazze e la libera facoltà di critica, anche il 2 giugno. Poi liberi di farlo, quella del centrodestra non è la mia piazza.
Il politicamente corretto non mi è mai piaciuto. Non si fermano le piazze e la libera facoltà di critica, anche il 2 giugno. Poi liberi di farlo, quella del centrodestra non è la mia piazza.
Dunque lei non sosterrebbe un’ipotesi Draghi, un governo di unità nazionale.Non voterei mai Draghi, né l’unità nazionale. L’unico governo che avrà il mio voto sarà quello che proporrà l’uscita dall’Unione germanica.
- Pietro SalvatoriGiornalista politico, Huffpost
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