Intervista alla leader di Fdi. "Giusto riportare a casa i connazionali ma il pagamento del riscatto è un segnale pericoloso". "Abbiamo dato un'immagine di sottomissione all'Islam.
Giuseppe Alberto FalciGiornalista politico
“Silvia Romano è una vittima, dei suoi rapitori e anche di un governo che ha spettacolarizzato la sua tragedia, invece di provare pietà per una giovane donna alla quale sono stati rubati due anni di vita”. A questo punto della conversazione Giorgia Meloni, leader di fratelli d’Italia, si ferma, fa un sospiro lungo e riparte come un treno: “E’ giusto mobilitarsi per riportare a casa i connazionali rapiti. Ma è stato gravissimo dare apertamente il segnale che l’Italia paga i riscatti per i sequestri, perché questo espone al pericolo tutti gli italiani che sono all’estero. Silvia andava riportata a casa in silenzio, ma il bisogno di Conte e Di Maio di raccontare la loro presunta vittoria ha in realtà regalato all’Italia una tremenda sconfitta al cospetto del mondo”....
Onorevole Meloni, perché dice così?
Ho letto questa mattina una agghiacciante intervista nella quale il portavoce di Al Shabaab, organizzazione terroristica, si vantava del fatto che “i soldi del riscatto di Silvia andranno a finanziare la jihad”. Cioè altri attentati contro i cristiani. Sono rimasta di sasso. Poi dopo poco ho letto che il ministro degli Esteri Di Maio smentiva un articolo apparso su quel giornale. Quello in cui i terroristi si vantano di comprare armi con i nostri soldi? No, Di Maio ci teneva a smentire un articolo sulle presunte fronde nel M5s. Ci rendiamo conto chi sono i nostri governanti?
La fermo: a proposito del riscatto c’è una polemica tra chi sostiene che non si sarebbe dovuto pagare e chi, come Andrea Purgatori, su queste colonne ha spiegato che non siamo i soli a pagarlo. Insomma, così fan tutti.
Pagare il riscatto è una sconfitta. Punto. Se lo fai non lo racconti. Altrimenti è una cosa idiota. A questo punto il governo ha una sola strada.
Quale?
L’esecutivo italiano deve dare al mondo il segnale chiaro che non è vantaggioso rapire i nostri connazionali. I terroristi e i rapitori di Silvia Romano devono essere stanati casa per casa . Ecco, spero che l’esecutivo si stia muovendo in questa direzione. Ho già chiesto ad Adolfo Urso, vicepresidente del Copasir, di attivarsi per convocare Conte e tutti coloro che devono dare risposte precise in merito. Altrimenti abbiamo un problema serio.
Altre critiche si addensano sulla conversione della ragazza. “Abbiamo liberato una islamica”, è il refrain di una parte della destra italiana.
Ho sentito dire che Silvia Romano ha avuto una conversione libera. Ma segnalo che le scelte libere le possono fare persone libere. Una persona in catene costretta a leggere un unico libro e rimessa in libertà quando dichiara di condividerlo, sta facendo una scelta libera? A casa mia si chiama rieducazione, e se noi lo accettiamo siamo finiti. Anche perché tutti sanno che la pratica di rapire giovani donne ai fini della loro conversione è un modus operandi tipico degli integralisti islamici. E vorrei che la comunità islamica avesse il coraggio di condannare apertamente una conversione avvenuta durante un sequestro. A me ha fatto male confrontare le foto di una ragazza spensierata che andava in Kenya con quelle della stessa ragazza di ritorno dopo 18 mesi di prigionia e con la divisa islamista che Al Shaabab impone alle donne.
La interrompo ancora: all’interno del suo partito è scaturito un dibattito. Basti pensare alle parole di Francesco Storace, direttore del Secolo, che dice così sulla ragazza milanese: “Facile darle addosso, lei ha visione e coraggio”. Oppure Fabio Rampelli, capogruppo di fratelli d’italia: “Silvia è una bella persona, un esempio. Basta ironia sulla conversione”. Non sembra che lei abbia la stessa posizione.
Non ci sono posizioni divergenti. umanamente tutti proviamo solidarietà per una vittima, ma la questione politica è tutt’altra. Lasciamo al buonismo della sinistra la superficialità di vedere solo il lato umano della vicenda.
Da quel che sembra ci sono molte perplessità su questa onlus che ha mandato Silvia Romano con tutte le cautela del caso. Andrebbe vietato ai nostri ragazzi di andare lì?
No, a mio avviso bisogna fare tutto il possibile per responsabilizzare queste onlus, perché mandare una ragazza sola in una zona dove imperversa il terrorismo islamico non è né una mossa intelligente né un gesto di solidarietà. E’ solo un gesto irresponsabile.
E come si può risolvere?
È doveroso l’obbligo di assicurazione in modo che le onlus si assumano le responsabilità delle loro scelte improbabili per poter risarcire.
Onorevole Meloni, è ancora arrabbiata?
Sono arrabbiata per le violenze subite da questa ragazza, per il fatto che i suoi aguzzini oggi festeggino, e per la superficialità di una sinistra che vede come una cosa positiva l’immagine di sottomissione all’Islam che l’Italia ha subito in questa vicenda.---
È doveroso l’obbligo di assicurazione in modo che le onlus si assumano le responsabilità delle loro scelte improbabili per poter risarcire.
Onorevole Meloni, è ancora arrabbiata?
Sono arrabbiata per le violenze subite da questa ragazza, per il fatto che i suoi aguzzini oggi festeggino, e per la superficialità di una sinistra che vede come una cosa positiva l’immagine di sottomissione all’Islam che l’Italia ha subito in questa vicenda.---
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