Oggi abbiamo avuto la dimostrazione più evidente del motivo per cui avere un Parlamento forte, per i cittadini, sia assolutamente fondamentale (casomai la Costituzione non valesse come prova). Il Parlamento è la casa del popolo: è in Parlamento che il popolo si esprime ed è in Parlamento che il popolo vota e decide. I parlamentari si organizzano in Commissioni, a seconda dell’ambito in cui sono chiamati a legiferare, e le commissioni chiamano esperti, ma anche cittadini qualunque, perché possano essere ascoltati. Si chiamano “audizioni”: attraverso le audizioni il popolo parla con i suoi rappresentanti i quali riferiscono in aula e dibattono. Questo è il modo in cui i nostri padri costituenti hanno deciso che lo Stato dovesse funzionare, e non a caso: si tratta di un meccanismo ben oliato e perfettamente funzionante. Il Parlamento è il centro vitale della nostra democrazia, perché l’Italia è una Repubblica Parlamentare...
E quando le cose funzionano come Costituzione comanda, ecco che si possono ascoltare pareri motivati come quello che oggi ha illustrato Alessandro Meluzzi, criminologo, psichiatra forense e psicoterapeuta, in audizione alla Commissione Igiene e Sanità, che in pochi minuti ha riassunto in maniera esemplare i problemi e le soluzioni del tempo paradossale che viviamo dalla fine di febbraio, scattando una foto impietosa e mettendo all’angolo gli esperti del nulla.
Le task force o “gruppi di lavoro” (anche se suona molto meno fico) esistono proprio per questo: per esautorare il Parlamento e la Costituzione, sottraendo al popolo il compito di valutare e decidere, per consegnare il potere nelle mani di sconosciuti non eletti, organici a quel sistema di poteri trasversale che, sfruttando risorse e denari illimitati, si compra la democrazia e decide al posto del Popolo.
Quando il popolo parla, lo fa usando le parole di Sara Cunial, le parole di Vittorio Sgarbi o le parole di Alessandro Meluzzi, lucido, conciso, coinvolgente in questa sua esposizione chiara e rigorosa, in cui si condensano tutte le contraddizioni e le incapacità emerse nelle autoproclamatesi classi dirigenti degli ultimi mesi.
“Questa audizione”, per usare le stesse parole dello psicoterapeuta, “è sommamente importante, anche perché ribadisce una centralità del parlamento e della sovranità rispetto alle questioni essenziali come quelle che saldano le questioni della salute, della sanità, con quelle della democrazia e della civiltà del diritto”.
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