Paolo Becchi e Giovanni Zibordi pubblicano un articolo sul Sole24Ore online e si scatena l’inferno: i giornalisti del Sole si sentono in dovere non di replicare ai dati riportati nell’articolo con una lettura diversa o con altri dati, ma di fare un comunicato e prendere le distanze, scusandosi addirittura con i lettori. Becchi e Zibordi chiedevano “un dibattito libero come negli altri paesi”. Ma in questa Italia che assomiglia sempre di più ad un Tempio, dove si celebrano riti più che dibattiti, il pensiero critico è ostaggio di una mentalità fanatico-religiosa tipica dei periodi più bui della storia, dove la ragione soccombe a chi grida al sacrilegio....
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