C’è dell’altro. L’82% dei morti con Coronavirus era già affetto da due o tre gravi malattie.
di Luca Rossi
Secondo l’Istat, quando un italiano nasce ha davanti a sé la prospettiva di vivere 59,2 anni in buona salute. Se è maschio. Se è femmina 56,4.
Mi dispiace per le signore, ma è così.
Cosa significa?
Che intorno ai sessant’anni cominciano i problemi.
Grazie tante, avevamo bisogno dell’Istat?
No, ma è sempre meglio avere tre ferri dietro la porta, anche perché servono a capire quel che ci dicono altri dati, quelli dell’Istituto Superiore di Sanità sul Coronavirus.
Le persone della mia età, tra i 60 e i 69 anni, morte con Covid-19 sono 2.284 (505 donne, 1.779 uomini).
Cioè siamo l’11,4% dei morti totali con Coronavirus.
Undici virgola quattro. La percentuale comincia a salire.
Paura?
Dipende. Non siamo pochi, in soli tre mesi. Certo, bisogna fare la tara: gran parte di questi morti sono dovuti alla gestione approssimativa dell’epidemia, all’ospedalizzazione selvaggia, all’assenza di protocolli, procedure, prevenzione e di dispositivi sanitari. Basti dire che i soli sessantenni morti con Covid-19 in Italia sono la metà di tutti, e dico tutti, i morti in Germania. E da questo numero andrebbero sottratti quelli che sarebbero comunque morti per altre patologie negli stessi mesi.
Numero che non conosceremo mai.
Ma resta che siamo tanti.
Dipende.
Perché se si confronta con il numero dei morti complessivi in un anno in Italia, siamo solo lo 0,3%.
Lo 0,003% degli italiani....
.Mi dispiace per le signore, ma è così.
Cosa significa?
Che intorno ai sessant’anni cominciano i problemi.
Grazie tante, avevamo bisogno dell’Istat?
No, ma è sempre meglio avere tre ferri dietro la porta, anche perché servono a capire quel che ci dicono altri dati, quelli dell’Istituto Superiore di Sanità sul Coronavirus.
Le persone della mia età, tra i 60 e i 69 anni, morte con Covid-19 sono 2.284 (505 donne, 1.779 uomini).
Cioè siamo l’11,4% dei morti totali con Coronavirus.
Undici virgola quattro. La percentuale comincia a salire.
Paura?
Dipende. Non siamo pochi, in soli tre mesi. Certo, bisogna fare la tara: gran parte di questi morti sono dovuti alla gestione approssimativa dell’epidemia, all’ospedalizzazione selvaggia, all’assenza di protocolli, procedure, prevenzione e di dispositivi sanitari. Basti dire che i soli sessantenni morti con Covid-19 in Italia sono la metà di tutti, e dico tutti, i morti in Germania. E da questo numero andrebbero sottratti quelli che sarebbero comunque morti per altre patologie negli stessi mesi.
Numero che non conosceremo mai.
Ma resta che siamo tanti.
Dipende.
Perché se si confronta con il numero dei morti complessivi in un anno in Italia, siamo solo lo 0,3%.
Lo 0,003% degli italiani....
Che da un certo punto di vista è confortante. Non lo dico per sminuire il problema, ma solo per mettere in prospettiva la paura, per tenere sotto controllo l’amigdala e il serpente e prendere tempo per ragionare. Perché adesso arrivano i dati seri.
Quelli dei vecchi veri. Più vecchi anche di me.
Nella fascia tra i 70 e i 79 i morti sono 6.203 (1.665 donne, 4.538 uomini). Il 31% dei morti complessivi con Coronavirus in Italia.
Nella fascia tra gli 80 e gli 89 sono 8.070 (3.072 donne, 4.998 uomini). Il 40%.
Nella fascia dai 90 in su sono 2.455 (1.483 donne, 972) uomini. Il 12%.
Vale a dire che complessivamente le persone dai 70 anni in su sono l’83% dei morti con Coronavirus in Italia. Se aggiungiamo anche quelli della mia età, i sessantenni, arriviamo al 95% dei morti.
Il che ci dice una cosa, per cominciare.
Il Covid-19 uccide noi vecchi.
Qualcuno dirà: vabbè, lo sapevamo. Qualcun altro dirà: non è vero, c’è sempre quel 5% sotto ai 60 anni. Va bene, ne abbiamo già parlato. Ma anche il più stolido degli ipocondriaci, anche la Vicina Con I Cani Al Canile, ammetterà che gran parte della popolazione italiana è sotto ai 60 anni: se fosse solo per quei 983 morti tra 0 e 59 anni, lo 0,1% di tutti i morti in un anno, lo 0,001% degli italiani, di quest’epidemia non si sarebbe accorto nessuno.
Anche perché c’è dell’altro.
I morti di Coronavirus sono tutti gente sana improvvisamente fulminata dalla peste?
No.
O almeno, solo il 3,6% potrebbe esserlo. Che sono quelli morti senza patologie pregresse nel campione di 1.738 deceduti analizzato dall’Istituto Superiore di Sanità. Tutti gli altri, il 96,4%, avevano una o più malattie gravi oltre al virus. In particolare, il 14,4% ne aveva una, il 20,7% ne aveva due, il 61,3% ne aveva tre.
Che significa: l’ottantadue per cento dei morti aveva già due o tre gravi malattie.
Vi dice qualcosa?
19/continua nella prossima puntata
22 aprile 2020 (modifica il 22 aprile 2020 | 08:51)
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